Dai tesori della Terra a quelli della filatelia Rubrica tematica a cura di Odino Grubessi
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viaggio filatelico tra i vulcani del mondo v - l'america del sud e centrale |
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La parte sud-americana a est dell'Anello di Fuoco inizia a est, nei pressi delle Isole Zavodovski e Bristol, appartenenti all'arcipelago delle South Sandwich. Queste piccole isole vulcaniche, che emergono solo poche centinaia di metri dal livello del mare (solo Bristol raggiunge 1.097 m), iniziano alla profondità di 3 km. Tutti i vulcani sono attivi. Essi eruttano gas e producono sorgenti di acqua calda. Ma le cime dei vulcani e spesso i loro pendii sono ricoperti di neve e ghiaccio perché l'Antartide è vicina.
Sul territorio del Sud America, i vulcani sono localizzati sul margine occidentale del continente, dove la placca Nazca subduce sotto il continente da ovest ed i coni vulcanici dominano per 1.500 km lungo tutto il sistema montagnoso andino. Tutti i vulcani andini sono strato-vulcani, costituiti da lava sandwich e letti tufo. Cile - Ecuador - Colombia
In Ecuador, citiamo il Cotopaxi (5.896 m) ed in Colombia, il Galeras ed il Ruiz, che non sono così alti (4.100 metri e 5.400 m rispettivamente), ma sono molto attivi e pericolosi.
Nel 1983, l'eruzione dal cratere Olette, parassita di Ruiz, ha prodotto una gigantesca nube di cenere e detriti che ha girato attorno alla Terra intera. Nicaragua Il lago di Managua contiene più di quattrocento tra isole ed isolette, tra cui ricordiamo le due maggiori che sono la Ometepe e Zapatera. La prima contiene a sua volta due vulcani: il Mombacio (1363 m) e il Concepcion (1.544 m). Sulla riva del Lago Managua si ergono invece il vulcano Momotombo (1.368 m), il Telika e altri, tutti attivi e pericolosi.
In Salvador, il vulcano San Miguel (2.110 m), strato vulcano molto attivo, è un simbolo nazionale, al punto che questi francobolli del 1867 sono la prima emissione del Salvador.
In Guatemala, tra i tanti strato-vulcani, ricordiamo San Pedro (3.024 m). Si trova sulle rive del lago Atitlan, e occupa una parte di una vecchia caldera.
Messico
Ma in Messico, c'è un vulcano molto più giovane, nato sotto gli occhi della gente: è il Paricutin, che èemerso il 20 febbraio 1943, mentre il contadino Dionisio Pulido stava lavorando sul suo campo. Egli ha notato del fumo, proveniente da una piccola frattura, e ha tentato di spegnerlo pensando che fosse un suo fuoco spento male! La frattura ha prodotto una forte colonna di fumo e un'esplosione insolitamente forte e le persone nei pressi sono dovute fuggire!
Il mattino seguente, nel campo c'era un cono di 10 m di altezza. In una settimana, era di 110 m. Nelle prime due settimane, il vulcano ha eruttato 10 milioni di tonnellate di detriti e fino a 650 mila tonnellate di lava tutti i giorni. Durante 9 anni, i flussi di basalto liquido hanno seppellito diversi villaggi. Il cono è diventato 420 m di altezza con base 900x600 m di diametro e cratere 270 m di diametro. Poi, improvvisamente, ha cessato la sua attività ed è ora inattivo. |
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