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Introduzione
L'inizio della Rivoluzione industriale nel XVIII secolo segnò una svolta importante nella storia dell'uomo.
Spinta dall'energia ricavata dai combustibili fossili (prima il carbone, poi il petrolio e infine il gas naturale), diede il via a un mutamento culturale globale che continua ancora oggi anche se il 25% della popolazione mondiale non ha ancora accesso ai moderni servizi energetici.
Formazione dei combustibili
Petrolio e gas si sviluppano da resti vegetali e animali, che nel corso degli anni sono stati pressati fra strati di roccia. L'ubicazione continentale di molti giacimenti è dovuta ai mutamenti del livello del mare nelle ere geologiche.
- I microorganismi morti si adagiano sul fondo marino, dove vengono ricoperti da strati di fango e limo che poi diventano rocce.
- Gli strati di roccia si impilano uno sull'altro e, a seguito della pressione che esercitano, i resti organici si trasformano in petrolio e gas.
- Petrolio e gas risalgono, filtrando attraverso gli strati inferiori, più porosi, ma rimangono intrappolati in quelli superiori e impermeabili.
- Con le giuste condizioni, gas e petrolio si accumulano in giacimenti, che vengono poi scavati tramite trivellazioni.
Giacimento petrolifero |
Libia 1968 - Scott 338 |
Libia 1968 - Scott 339 |
Il petrolio
Petrolio deriva dalla parola araba nafata, che significa eiettare.
Questo liquido scuro (nero o marrone) è costituito da idrocarburi con aggiunta di zolfo, azoto, ossigeno, alcuni metalli, e altri elementi. Bruciando, rilascia una grande quantità di calore.
Non é redditizio utilizzare il petrolio greggio, ma i prodotti della distillazione e separazione in frazioni. La benzina è stato estratta dal petrolio alla fine del 19° secolo, dopo l'invenzione del motore a scoppio.
Estrazione, distillazione, raffinazione, stoccaggio |
Indonesia,1974 – Scott 930 |
Indonesia,1974 – Scott 933 |
Indonesia,1974 – Scott 935 |
Risorse limitate
Oggi oltre l'80% della produzione mondiale di energia si basa sui combustibili fossili, ma queste risorse, formatesi in milioni di anni, sono state quasi consumate nell'arco di qualche secolo. Inevitabilmente, ben presto le scorte si esauriranno; secondo alcune stime, ci sarà petrolio ancora per 50 anni, gas per 70, e carbone per poco più di 250.
Crisi del petrolio del 2008
Guinea Rep., 2008 – Scott 8106a |
Giacimenti
Nel 1938 la scoperta della presenza di petrolio nel giacimento di Burgan, in Kuwait, fece di questo Paese del Medio Oriente uno dei più ricchi della zona. Qui si trovano circa il 10% dei giacimenti petroliferi mondiali e I'1,1 % delle riserve di gas naturale.
13° della scoperta del giacimento di Burgan |
Kuwait, 1961 - Scott 166 |
Kuwait, 1961 - Scott 167 |
Più di 27.000 depositi di petrolio sono attualmente noti, ma il 75 per cento delle riserve è ospitato solamente nell'1 % dei depositi. Una metà delle riserve di petrolio si accumula in soli 33 depositi supergiganti. Si tratta per lo più dell'arco Vicino e Medio Oriente, Siberia occidentale e Kazakistan.
Ci sono molti depositi di petrolio in America, Nord Africa e nel Mare del Nord in Europa.
Giacimento nellla Terra del Fuoco
Argentina, 1970 - Scott 883 |
Petrolio del Messico
Messico, 1988 - Scott 1135 |
Giacimento nellla Terra del Fuoco
Argentina, 1970 - Scott 925 |
La corsa all'oro nero ci porta a esplorare, per estrarre petrolio, non solo sulla terra, ma anche in mare utilizzando piattaforme di perforazione appositamente progettate.
Costruzione della prima piattaforma marina
a Beamont, Texas (1934)
Romania 1999 - Scott 4315 |
Petrolio e francobolli
Sarebbe difficile citare due voci che si sono intrecciate nel tessuto della vita quotidiana più di francobolli e di petrolio.
Eppure, entrambe, non esistevano in qualsiasi forma riconoscibile prima della metà del 19° secolo: il primo francobollo non è comparso in Inghilterra fino al 1840, e la prima torre non ha emesso olio fino al 1852.
Oggi, tuttavia, i due prodotti non sono solo comuni, ma si sono fusi in una serie di francobolli raffiguranti l'industria del petrolio in tutti i suoi aspetti. In particolare, la scoperta del petrolio in Medio Oriente, che rappresenta il 40 % della produzione di petrolio del mondo libero, e il 68 % delle sue riserve, ha portato ricchezze inaspettate anche per i collezionisti.
Pozzi di petroli ed eliporto
Sharjah & Dep., U.A.E. , 1964 - Scott C24 |
I filatelisti hanno collezionato francobolli del petrolio a partire dai primi francobolli emessi nel 1919 da un paese chiamato Azerbaijan, che all'epoca ha goduto di una breve esistenza come nazione indipendente prima di diventare una delle repubbliche sovietiche.
Tra il 1919 e il 1922 l'Azerbaigian ha emesso una serie di francobolli con scene dell'importante giacimento di petrolio di Baku, uno dei quali, un 2 rubli del 1922, mostra il petrolio che sgorga da una torre di legno.
Torre e giacimento di Bacu Bibi-eibat |
Azerbaijan, 1922 - Scott 16 |
Azerbaijan, 1922 - Scott 17 |
125° dell'estrazione di petrolio
Azerbaijan, 1977 - Scott 659 |
In Medio Oriente, i primi francobolli a tema olio si sono resi disponibili per venditori e collezionisti, circa 30 anni fa, e da allora hanno offerto ai designer ampi margini artistici che hanno rappresentato quasi ogni fase della produzione e spedizione di petrolio.
Impianti di perforazione, onshore e offshore, oleodotti, impianti di lavorazione e raffinerie, serbatoi e cisterne, tutti raffigurati con grande chiarezza.
Piattaforme offshore e raffinerie
Cile, 1995 – Scott 1158 |
Raffineria e Oleodotto
DDR, 1976 Scott 871 |
Raffineria e Oleodotto
DDR, 1976 Scott 872 |
Piattaforme offshore, onshore e raffinerie
Indonesia, 1997 – Scott 1744 a-d |
Spesso entra a far parte del progetto una testa di sovrano di una nazione, con indosso la tradizionale kufiya e l'agal, contribuendo a dare colore e carattere al timbro e non lascia dubbi da quale parte del mondo proviene.
29° anniversario dell'indipendenza del Qatar
Qatar, 2000 - Scott 840 |
Derrick e sultano
Brunei, 1969 - Scott 153 |
Derrick, dhow e Sceicco Abdullah
Kuwait, 1959 - Scott 150 |
Derrick e sultano
Brunei, 1969 - Scott 155 |
Spesso, inoltre, un evento collegato al petrolio è una ragione sufficiente per le autorità postali di rilasciare un altro francobollo a tema petrolio.
L'anniversario di una scoperta importante, la messa in funzione di un nuovo impianto, l'organizzazione di una conferenza regionale o mondiale sul petrolio – OPEC o OPEP ad esempio - sono state tutte occasioni per la stampa di commemorativi con il simbolo inconfondibile del petrolio su di loro.
50° - Organization of the Petroleum Exporting Countries
Angola, 2010 - Scott n.c. |
Nigeria, 2010 - Scott n.c. |
Nigeria, 2010 - Scott n.c. |
Disastri petroliferi
Per disastri petroliferi si intendono i disastri ambientali causati dal petrolio.
Ne sono successi molti, ma i peggiori sono: quello di Lakeview Gusher in California nel 1911, seguito da quello della piattaforma Deepwater Horizon e conseguente perdita del Pozzo Macondo del 2010 (nel Golfo del Messico) e dal disastro della Guerra del Golfo (nel Golfo Persico nel 1991). Vi sono poi, sempre per importanza del tonnellaggio di petrolio disperso, quello causato dalla la piattaforma petrolifera Ixtoc 1 (nel Golfo del Messico nel 1979-1980) e il naufragio dell'Amoco Cadiz (in Bretagna) nel 1978.
Catastrofe del Golfo del Messico
St Tomè & Principe, 2010 - Scott n.c. |
Catastrofi Petrolifere
St Tomè & Principe, 2010 - Scott n.c. |
Conclusioni
Potete vedere innumerevoli francobolli sul petrolio nel mio sito www.geostamps.eu. Mancano ancora molti, ma é una raccolta difficile e costosa, perché di solito i francobolli con il petrolio o con la raffineria sono inseriti in serie molto lunghe.
Io ho diviso gli impianti di perforazione dalle raffinerie, ma, come al solito, ognuno sceglie il suo percorso. Le immagini sono ingrandite per apprezzare meglio i particolari. Buon divertimento.
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