Dai tesori della Terra a quelli della filatelia Rubrica tematica a cura di Odino Grubessi
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LE GEMME IL DIAMANTE
Il diamante è la forma cristallina del carbonio, usata sia come pietra preziosa in gioielleria sia per varie applicazioni industriali. Ha una grande varietà di forme e di colori
Oltre al diamante propriamente detto, si distinguono il bort, un tipo di diamante cristallizzato in modo imperfetto, estremamente duro e di colore scuro; il ballas, una massa compatta e sferica di minuti cristalli di diamante; e il carbonado, talvolta chiamato diamante nero, una forma opaca grigiastra o nera, priva di sfaldature. Carbonado, ballas e bort sono impiegati per il taglio e la levigatura della pietra, per le corone di taglio delle aste di perforazione petrolifera e nella fabbricazione di utensili particolari. I diamanti conosciuti dai romani provenivano senza dubbio dall'India che, fino al XVIII secolo, era il solo paese esportatore di queste pietre. Come si forma Gli studiosi però sono d'accordo solo nelle linee generali sul processo. Le ipotesi più accreditate affermano che la maggior parte dei diamanti si formarono più di 990 milioni di anni fa, nelle viscere della terra, da due tipi di rocce: peridotiti ed eclogiti. Furono accumulati alla base dei cratoni per vari periodi di tempo - taluni anche per 3200 milioni di anni - prima di essere trasportati in superficie. Le due rocce, usualmente associate ai diamanti, kimberlite e lamproite, sono solo il meccanismo che portarono i diamanti in superficie e non sono in alcun modo relazionate alla formazione dei diamanti. La Kimberlite, roccia ignea ultrabasica, ha una struttura inequigranulare derivante dalla presenza di macrocristalli in una matrice porfirica. Può eccezionalmente contenere i diamanti.
La filatelia Nei prossimi articoli riporteremo, a titolo esemplificativo, una selezione dei francobolli più significativi che illustrano, il diamante dalla Nascita al Mercato. |
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