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I francobolli e il cinema:
"Tre lire primo giorno" di Andrea Pellizzer

Vinicio Sesso
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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In una città del nord Italia un novantenne viene ricoverato privo di conoscenza. Lunghi capelli bianchi come neve, nessun vestito nessun documento. In ospedale lavorano quattro infermieri trentenni che non hanno ancora deciso chi essere.

Una notte il vecchio si risveglia. Trova i quattro infermieri in un una stanza impegnati in una partita a poker. Sembra uno spettro uscito dalla notte, dice di chiamarsi Carlo, parla in dialetto.
Non c’è più tempo, domani potrebbe ricadere in coma, si deve partire: in una piazza sul mare, sotto una piastrella, è seppellito un cofanetto. Dentro c’è una lettera. Sulla lettera timbrata c’è il francobollo più prezioso che si conosca: il Tre Lire Toscano del primo gennaio 1860.

In questa notte estiva di promesse e incertezze una vecchia ambulanza abbandonata è in fuga.

Inizia un viaggio che presto deraglia tra inseguimenti e imprevisti. Attraverso un'Italia fuori rotta fatta di grandi spazi deserti e piccoli incontri, volti raccontano storie taciute aspettando qualcuno che le ascolti.
Un viaggio di scoperte e di risposte in compagnia di un uomo che dietro la sua fragilità nasconde una disperata e insaziabile voglia di vita (incipit dalla locandina del film)

Tre lire primo giorno è un film indipendente del 2008, opera prima del regista Andrea Pellizzer.
Narra le vicende di quattro infermieri che insieme a un anziano paziente intraprendono un viaggio picaresco nel centro-nord dell'Italia alla ricerca di un mitico e prezioso francobollo a cui allude anche il nome del film: il Tre Lire toscano.

È stato presentato a diversi festival del cinema nazionali e internazionali, come il Cairo International Film Festival, il Festival Cinematogràfico Internacional del Uruguay, l'Indianapolis International Film Festival, l'Ischia Film Festival, il Gallio Festival, il Mantova Film Festival.
Nell'aprile del 2009 partecipa alla nona edizione dell'International Beverly Hills Film Festival, vincendo la Palma d'Oro e il premio come miglior film straniero.

La serie del Governo Provvisorio fu emessa nel 1860 in centesimi di lira. Di seguito si indicano i valori emessi nelle colorazioni più comuni:

1c. violetto bruno
5c. verde
10c. bruno
20c. azzurro
40c. carminio
80c. carnicino
3 Lire ocra giallo

Il valore da 3 lire che terminava la serie emessa dal Governo provvisorio di Toscana è molto elevato nella considerazione che era pari a 30 volte il costo di una lettera semplice in Toscana.

Ma era, in effetti, necessario in quanto in Toscana erano fiorenti moltissime attività commerciali che avevano rapporti con l'estero, anche oltreoceano, e ciò a differenza di quando succedeva negli altri governi dell'epoca e persino nel Regno di Sardegna. Già nel 1852 il governo granducale aveva emesso un francobollo da 60 crazie, equivalenti a più di 4 lire italiane.

Sono giunti fin o a noi solo 54 esemplari nuovi di questo francobollo, e 271 usati e ciò a causa sia del ridotto periodo d'uso oltre che dell'alto valore.

Il 3 lire di Toscana è sicuramente uno dei francobolli più importanti e famosi della filatelia classica sia italiana che internazionale.

Le lettere affrancate con il 3 lire di Toscana attualmente note sono solo due:


7 Gennaio 1860 – Lettera da Livorno ad Alessandria d’Egitto, trasportata dal vapore postale francese, affrancata con i francobolli da 20 c., da 40 c. e da 3 lire. Prima data nota d’uso del 3 lire. La lettera è appartenuta alla collezione di Re Farouk d’Egitto

18 Dicembre 1860 – Lettera raccomandata (per consegna nella terminologia toscana) da Firenze a Parigi, affrancata con il solo francobollo da 3 lire. La lettera è appartenuta alla collezione del Barone Alphonse Rotschild, banchiere austriaco.

Informazioni tratte da Wikipedia


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