Su una nota piattaforma di vendite online è stata recentemente vista una lettera (figg.1-2) che ha suscitato interesse e curiosità per la presenza di bolli postali non perfettamente aderenti al percorso che avrebbe dovuto fare per giungere a destinazione.
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figg.1-2
Lettera da Livorno (7 ottobre 1808) a Borgo a Buggiano |
Trattasi di lettera scritta il 7 ottobre 1808 dal Prefetto del Dipartimento del Mediterraneo da Livorno e diretta al Cancelliere di Borgo a Buggiano.
Non sono presenti segni di tassa postale e si può presumere che la lettera abbia viaggiato in franchigia.
Al recto è stato apposto il bollo francese corsivo su due righe del Prefetto (Prefet du Dep.t de la Mediterranee, fig.3) e al verso, a sigillare la lettera, il bollo ovale con aquila coronata della prefettura (PREFECTURE DU DEP: DE LA MEDITERRANEE, fig.4).
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figg.3-4 |
Come indicato anche nell'intestazione della lettera (fig.5) siamo già nel periodo dipartimentale (24.5.1808-31.1.1814) dell'amministrazione francese.
La prefettura affidò la lettera all'uffizio di posta di Livorno che ne curò l'inoltro. Appose al recto il bollo LIVORNO in cartella il cui utilizzo è noto dal marzo al novembre 1808. Si può dire che questa è una delle ultime impronte conosciute, prima dell'utilizzo dei bolli con numero dipartimentale (113).
Al recto sono presenti anche due identiche impronte del bollo postale LUCCA utilizzato nell'uffizio di posta della capitale del Principato di Lucca e Piombino nel periodo agosto 1808 - marzo 1814.
Infine, sempre al recto, è presente l'impronta del bollo di entrata di Genova ETRURIE ET LUCQUES PAR GENES utilizzato, nel periodo dicembre 1806 - ottobre 1809, per la corrispondenza proveniente dal Regno di Etruria (poi dipartimenti 112, 113 e 114) e dal Principato di Lucca e Piombino.
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fig.5 |
Le città di Livorno, Lucca e Borgo a Buggiano sono tutte ubicate entro i confini dell'attuale Toscana e questo evidenzia l'anomalia della presenza del bollo di entrata genovese usato in un luogo decisamente fuori degli itinerari postali normalmente utilizzati per il collegamento delle città sopra citate.
Borgo a Buggiano (nella cartina evidenziato dal punto rosso, fig.6), attualmente in provincia di Pistoia, si trova ad est di Pescia compreso nel dipartimento dell'Arno (112), di poco fuori del territorio del Principato di Lucca e Piombino.
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fig.6 |
Per compiere un tragitto postale completamente all'interno dell'Impero francese (dipartimenti di Toscana) la lettera doveva essere affidata ai corrieri che collegavano Livorno a Firenze, in transito per Pontedera ed Empoli. Da Firenze doveva essere successivamente inoltrata sulla strada postale lucchese per Borgo a Buggiano, transitando per Prato e Pistoia. Un tragitto questo più lungo rispetto a quello più diretto passante per Lucca. In questo secondo caso la lettera da Livorno veniva inoltrata a Lucca e da qui, per mezzo del corriere che collegava le due capitali (Lucca e Firenze), poteva giungere a Borgo a Buggiano .
L'intenzione dell'uffizio di posta di Livorno (prassi?) è stata probabilmente proprio quella di far passare la lettera per Lucca. La direzione postale di Lucca deve aver tuttavia sbagliato sacca postale inserendo la nostra lettera in quella diretta a Genova dove, all'arrivo è stata timbrata con il bollo di entrata ETRURIE ET LUCQUES PAR GENES. Accortisi dell'errore di instradamento Genova ha rimandato a Lucca la lettera e da qui è stata correttamente inoltrata alla destinazione finale di Borgo a Buggiano.
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fig.7 |
La presenza di due impronte del bollo LUCCA può essere spiegata con l'apposizione sia alla ricezione della lettera da Livorno che alla ricezione da Genova. Osservando attentamente le due impronte (fig.7) si possono riconoscere caratteristiche che inducono a pensare proprio all'apposizione in tempi diversi (grumi di inchiostro non presenti nella medesima posizione delle impronte).
La doppia bollatura di Lucca potrebbe rafforzare la versione di un errato instradamento avvenuto a Lucca nei confronti di un analogo errato instradamento avvenuto all'origine da parte dell'uffizio di posta di Livorno per aver inserito la lettera nella sacca diretta a Genova.
Ricapitolando si può ragionevolmente ipotizzare che la lettera abbia fatto il seguente percorso:
LIVORNO–LUCCA–GENOVA–LUCCA–BORGO A BUGGIANO.
L'analisi delle immagini escluderebbe elementi apposti in maniera fraudolenta in tempi successivi alla data del documento. Tutti gli elementi postali presenti trovano giustificazione plausibile della loro presenza.
NOTE:
1) -
Strada_Regia_Postale_Lucchese_da_Firenze_a_Lucca._La_stazione_di_posta_di_Pescia._Appunti |