Sono stati scoperti casualmente campioni di “assegni bancari” a taglio fisso emessi in Torino per le banche Credito Italiano, Banco di Roma e Banca Commerciale Italiana nei tagli da 100 e da 500 lire rispettivamente in data 10 ottobre 1944 e 10 novembre 1944. (collezione I.B.)
Molti degli “assegni” rinvenuti sono ancora in blocchi, non sono stati numerati né tagliati e naturalmente non messi in circolazione, probabilmente per cause relative al precario momento storico. Molti hanno ancora integra la matrice con la stampa della banca emittente.
Gli assegni da £ 100 e 500 semiritagliati
Gli “assegni” sopradescritti sono stampati con il sistema del riporto litografico a più colori su pietra calcarea di Solnhofen. Tale stampa fu effettuata presso lo stabilimento grafico Roggero di Torino, riportando tutti i “grafismi” sulle matrici calcaree in modo speculare. La stampa veniva effettuata manualmente inchiostrando le pietre, preventivamente bagnate, con un rullo di caucciù e la carta veniva pressata in un torchio litografico e successivamente messa ad asciugare.
La carta presenta filigrana simile a petali di fiori in negativo/positivo per il taglio da 100 lire e da linee ondulate per il taglio da 500 lire. La carta è assente da fibrille particolari.
Ogni campione reca in stampa la firma del presidente della Fiat spa Giovanni Agnelli. Le banconote che avrebbero dovuto sopperire alla carenza di denaro circolante durante la Repubblica Sociale Italiana, furono emesse con decreto n° 38 del 21/09/1943 pubblicato sul Gazzettino Ufficiale del 24/11/1943 al n° 2/B e potevano essere emesse nei tagli da lire 5 fino a lire 50.000 (massimale consentito).
La scoperta di questo insieme di fogli, incluse le pietre litografiche, rappresenta un caso unico e spettacolare di grandissima importanza storica; questo “gruppo” ci regala un tassello finora sconosciuto ed inedito di come anche alla Fiat si pensasse a creare valore tramite l’emissione di questi “assegni banconota”.
La pietra di Solnhofen utilizzata per la stampa litografia con l’impronta speculare degli assegni da £ 500
L’elemento che ogni pezzo sia firmato dal senatore avv. Giovanni Agnelli accresce l’appetibilità commerciale di tali oggetti, data la grande importanza e notorietà di questa figura lungo tutto l’arco del Primo Novecento.
Indubbiamente trattasi di un bel ritrovamento inedito ed allo stesso tempo importante sia dal punto di vista storico che collezionistico. Nell’ultimo catalogo “Alfa” sono segnalate erroneamente: sia la firma con una “U” (Umberto Agnelli) anziché con la “G” (Giovanni) che le filigrane che invece sono diverse. Sicuramente verranno catalogati correttamente nei vari mercuriali specializzati in materia.
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La firma di Giovanni Agnelli erroneamente scambiata per quella di Umberto Agnelli |
L'
assegno da £ 500 rifilato
Franco Moscadelli (USFI-CIFO)
www.francomoscadelli.it
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