Anche lettere precursorie e prefilateliche a Rocca Borromeo
Sabato
16 aprile si è aperta nelle Sale storiche della Rocca Borromeo la
mostra “La libraria delli magnifici signori Borromei”, mostra di
libri antichi, manoscritti rari, codici, disegni e miniature provenienti
dalle collezioni, dall’archivio e dalla biblioteca dell’Isola Bella.
Che resterà aperta dal 17 aprile al 22 maggio. Il conte Federico III
Borromeo, manzonianamente noto come cardinal Federigo, fu uno tra i
tanti collezionisti di cose belle che segnarono la lunga storia di
secoli di una famiglia: quella dei Borromeo, divenuta poi Borromeo Arese
con il conte Carlo IV. Sei secoli di nobili esponenti, a partire da quel
giovane Vitaliano I che venendo da Padova nella metropoli lombarda a
fine Trecento, ben fondò le fortune della casata, hanno saputo
raccogliere di tutto: quadri, statue, argenti, mobili, arazzi, avori,
vetri... e libri, carte, manoscritti: tanti, tanti libri, belle e
venerande carte, importanti e preziosi manoscritti. Gli inventari
conservatisi negli archivi di casa Borromeo dell'Isola Bella datano tra
il secolo XV e il XIX; essi gettano luce sulla composizione della
biblioteca borromea o delle piccole biblioteche private di vari
esponenti (laici o religiosi) della casata; inventari che possono solo
far rimpiangere le tante perdite occorse, specie per quanto è andato
smarrito o sottratto durante guerre e rivoluzioni. Ma non tutto, di ciò,
è andato perso. Dopo i grossi danni subiti durante i bombardamenti di
Milano del 1943, l¹intero patrimonio librario della famiglia è
radunato all’Isola Bella. Alla biblioteca isolana fa da pendant
d’eccezione la raccolta che il finissimo cultore di cose d’arte
conte Giberto VI Borromeo Arese (1815-1885) costituì con acquisti
condotti in ogni parte d'Europa. Da tali raccolte vengono esposti in
queste sale della rocca libri, nuptalia, testi di storia locale,
manoscritti, disegni, miniature: un piccolo campionario di mirabilia
borromaica che stupiranno il visitatore. Anche il collezionista di
storia postale troverà certamente qualche piccola chicca che potrà
interessarlo. Si tratta della terza sezione, quella il cui livello
qualitativo è dei più alti in assoluto. Lettere precursorie e
prefilateliche, autografi, disegni, documenti tutti originali di
Michelangelo, Machiavelli, Lorenzo il Magnifico, Alessandro Manzoni, Ugo
Foscolo, Antonio Canova, Giacomo Casanova, San Carlo Borromeo,
Pellegrino Pellegrini, Filippo Palazzi, Napoleone Bonaparte, Luigi XIV
di Francia (il Re Sole) e per ultimo un codice scoperto un quarto di
secolo fa con il commento autografo sull’Infermo di Dante Alighieri di
Guglielmo Maramauro, mai prima d’ora esposto al pubblico
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