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REPLICA A GIANNI CARRARO
riferimenti:
Caro Gianni, 2) “Avvocati,
medici, professori, politici, industriali e uomini di finanza”, non
necessariamente hanno tale e tanta competenza in un settore lontano anni
luce dalla loro professione quotidiana, quale è la Filatelia (oltre tutto
Specializzata), da poter giudicare l’operato e le proposte dei “soliti
furbetti”, come li chiama il tuo Garagnani, che in filatelia si incontrano
purtroppo con una certa frequenza. 3) e a proposito del “Circolo amici della specializzazione” di Firenze: a) “rilevato da Sirotti/Ghisolfi, (pagandolo)” ? !: Sirotti non mi risulta che avesse particolari cariche, era socio come lo eravamo molti di noi a quel tempo, mentre Ghisolfi aveva traghettato il Circolo, dopo la morte di Verzocchi, affidandone la Segretaria a Stefano Pigazza; … ma poi PAGANDOLO ??? e a che titolo qualcuno avrebbe potuto “vendere” un Circolo di cui non era “proprietario”, ma solo Segretario, a parte, quelli sì, ridicoli “problemi fiscali” che sarebbero subentrati (sarebbe interessante conoscere le versioni di Ghisolfi e Sirotti che coinvolgi in questa, resa intricata, vicenda). In realtà: - Giuseppe Verzocchi muore a metà maggio del 1977; - Stefano Pigazza, in collaborazione con Vittorio Ghisolfi e Carlo Sterpone, provvedono a rilevare le carte del Circolo e a portarne avanti l’attività; - a fine 1980 Vittorio Ghisolfi invia una lettera a tutti i soci con la quale presenta “il Signor Gianni Carraro che si avvicenda al Signor Stefano Pigazza nella funzione di Segretario Generale del nostro Circolo” - dalle carte quindi non risulta nessuna vendita. b) e comunque, nel caso non si fosse trattato di vendita, visti gli “inconciliabili problemi fiscali” subentrati alla tua nuova attività commerciale, non sarebbe stato più giusto e corretto passare la palla e lasciare la Segreteria a qualcun altro, anziché chiudere con un “colpo di stato e di spugna” un circolo che aveva iniziato e fatto la storia della Filatelia Specializzata in Italia con personaggi del calibro di Giuseppe Verzocchi, Lucio Gambelli, Gianni Remoti e Mario Ferialdi ? che, sono sicuro, non avrebbero approvato un’iniziativa del genere, ma, visto che erano morti o almeno così sembrava (vedi Lucio Gambelli)…… e d’altra parte lo Statuto del Circolo (Firenze, 18 gennaio 1960), all’ art. 5 cita: “Il Comitato Organizzatore potrà essere variato di anno in anno o quando se ne riscontri la necessità per motivi personali dei componenti”. Nessun articolo prevedendo invece la chiusura per chissà quale motivo, men che meno fiscale, tant’è che nell’art. 2 è precisato: “Il Circolo non ha assolutamente carattere speculativo né commerciale e pertanto la quota associativa annua dovrà essere limitata al minimo indispensabile per far fronte alle spese postali”. 4) Solite chiacchiere e cifre a vanvera sul nulla per arrivare, oggi come allora, a niente. Pubblicherò senz’altro su “L’Odontometro” e nel sito dell’ A.I.F.S. (www.aifs2010.eu) il nostro carteggio. Stammi bene. Bologna, 27.01.2011
DOTT. MARCELLO MANELLI
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