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Storia postale della
Venezia Giulia


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I chiudilettere da 1 e 2 Lire del PNOO per Trieste
di Veselko GUŠTIN

INTRODUZIONE

Dopo la liberazione di Trieste e del Litorale Sloveno il 1° maggio 1945, uno dei compiti fondamentali del PNOO (slov. Pokrajinski narodno-osvobodilni Odbor, in italiano: Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale) fu quello di riorganizzare i servizi pubblici, come il servizio postale. La Direzione dell'ufficio postale italiano per la Venezia Giulia aveva sede in Trieste, nel centro della città, al secondo piano dell'ufficio postale. Il direttore Vincenzo Greco fu confermato nella sua posizione di servizio, mentre suo assistente fu lo sloveno Josip Ferluga. Non fu più consentito l'uso dei francobolli italiani (emissione della RSI), ma non erano ancora disponibili i nuovi, quindi l’affrancatura veniva fatta per contanti. Per indicare che la spedizione era stata pagata, veniva usato il timbro italiano "R.P. Pagato" in ovale, o la variante con “P. Pagato" (con la R scalpellata), o solo "Pagato" (Regie Poste Pagato), oppure veniva manoscritta la tariffa pagata [1].

Fig. 1. (tratta da: R.S.I. 1943-1945 di Antonio Piga)

Il segretariato del PNOO, con decreto del 4 giugno 1945, istituì un Dipartimento di Posta, Telegrafo e Telefono, competente per il Litorale sloveno. Milan Lenassi fu nominato capo del personale. Il decreto porta la firma del Presidente del PNOO France Bevk e del Segretario del PNOO, Dr. Bogdan Brecelj. La sezione di posta, telegrafo e servizio telefonico dipendeva dal Dipartimento della Comunicazione e, tra le altre cose, era anche responsabile dell'emissione dei francobolli.

IL "FRANCOBOLLO" DA 1 E 2 LIRE

Così, nel 1945, subito dopo la liberazione, fu emesso un "francobollo" (chiudilettere) da 1 lira, in un formato piuttosto originale. A questo, però, non è stato riconosciuto lo status di francobollo, perché non è annoverato in catalogo e non si conosce il numero di esemplari stampati; poco se ne può dire e scrivere perché è molto raro a trovarsi.

Fig. 2. Chiudilettere per 1 Lira emesso dal PNOO.

Come mostrato in Fig. 2, il “francobollo” è disegnato su sfondo bianco, al centro un cerchio blu che racchiude una stella con disegnata un’auto anche essa blu. Sopra, in lettere maiuscole, “Odsek za zveze” (Dipartimento delle Comunicazioni), sotto la scritta “pri PNOO Trst/ Lir 1.-” (presso PNOO Trieste/Lire 1).

Branko Marušič tratta del “francobollo” da 1 e 2 lire, in occasione del Primorski dnevnik nel 1967, durante la presentazione del libro del dr. France Juriševič, Primorska pošta skozi zgodovino (La posta del Litorale attraverso la storia), dove asserisce che la posta aveva carattere interno anche per il PNOO di Trieste e che, nel periodo immediatamente dopo la liberazione, la sezione (Odsek za zveze) aveva emesso i due francobolli.

La notizia del “francobollo” da 1 lira è stata anche annotata presso il Centro del Collezionismo di Muggia. La nota parla della lettera del PNOO inviata da Postojna/Postumia a Ajdovščina/Aidussina. Il “francobollo” fu usato sul retro della busta come chiudilettera. La lettera arrivò a Ajdovščina l’11 giugno 1946. Anche se l'uso di questo “francobollo” non è corretto, gli esperti fanno notare che è stato usato fuori dal territorio di Trieste, un anno dopo la sua emissione ed apposto sul retro, anche se, risulta utilizzato dalla medesima sezione delle comunicazioni che l’ha emesso.

Fig. 3. Fronte /retro della busta partita da Trieste con corriere privato o militari fino a Postojna/Postumia 5.6.46, poi con posta regolare giunge a Maribor l’8.7.46.


L'UFFICIO POSTALE, TELEGRAFICO E DEL TELEFONO DEL PNOO

La direzione occupò il secondo piano del palazzo della posta, telegrafo e telefono a Trieste, dal 4 giugno 1945 fino al 25 luglio 1945, quando, intorno alle ore 11, tre ufficiali alleati dettero ordine ai funzionari Jugoslavi di lasciare immediatamente i locali e proibirono loro di portare via file, documenti, archivi e tutta l’oggettistica dell’ufficio, bolli compresi, nonchè gli oggetti personali [2].

CONSIDERAZIONI FINALI

Quale collezionista di storia postale, devo dire che ho visto un solo esemplare di questo “francobollo”, quello di Fig. 3! Il venditore di Ljubljana mi aveva mostrato un articolo in cui c'erano anche coppie di buste diverse. Come detto il "francobollo" è incollato sul retro di una busta spedita dal PNOO di Trieste. Gli esemplari conosciuti sono stati usati su busta dal personale che lavorava al PNOO di Trieste!

Gli esemplari finora noti, da 1 o 2 lire, sono sempre stati incollati sul retro della busta e non se ne conosocno di annullati. Il loro uso fu rilevato nel settembre 1946, quando furono emessi i francobolli regolari del Litorale sloveno regolarmente applicati sulla parte anteriore della busta. Quindi, con certezza, possiamo dire, che questi “francobolli” erano solo “stiker” (chiudilettere) usati internamente per la posta ufficiale. Si può anche presumere che si trattasse proprio di chiudilettere, il cui ricavato andava a beneficio delle vittime della guerra. Con un obiettivo simile, il PNOO aveva emesso un decreto per soprastampare i francobolli confiscati alla RSI, con la scritta in tre tipi di Trst/ Trieste/ 1.V.1945 / stella a cinque punte in mezzo. Sono conosciuti 11 valori da 0,20 a 20 Lire, con valori incrementali da 1 Lira fino a 20 Lire, andati a favore degli orfani partigiani.

 

Leteratura:

[1]. Branko Morenčič, Pošte, poštni promet in znamke v Slovenskem Primorju od leta 1945 do 1954, in Veselko Güstin, Branko Morenčič, Poštna zgodovina in filatelija na Primorskem, Koper 1997
[2]. Metka Gombač, Telegraf in telefon pri PNOO za Slovesnko Primorje in Trst, Kronika: Časopis za slovensko krajevno zgodovino, št. 3, let. 34/1986.

Dr. Veselko GUŠTIN
24-08-2020