Posta Aerea

 

 



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CENTO ANNI FA IL VOLO TORINO – ROMA – TORINO
LE CARTOLINE SPECIALI

di Alfredo BESSONE (A.I.D.A.)

 

Famoso per essere stato il volo per cui venne emesso il primo francobollo ufficiale di posta aerea del mondo (maggio 1917), lo è presso gli aerofilatelisti anche per la ricchezza e la varietà dei timbri speciali sia del volo di andata che di quello di ritorno, così come per la ricchezza e varietà degli usi postali (affrancature multiple, affrancature supplementari, affrancature con francobolli normali, uso su interi postali, in fermo posta, indirizzati all’estero) e, non ultime, per la ricchezza e varietà delle cartoline speciali utilizzate nei due voli.

In occasione del centenario dedico questo articolo allo studio delle cartoline speciali stampate per il volo e trasportate con esso, indipendentemente da una loro genesi più o meno ufficiale, contando ormai (a distanza di cento anni!), ben più di quella, la loro effettiva rarità ed il loro indubbio interesse.

Ho privilegiato, rispetto allo studio dei due voli presi separatamente, il raggruppamento per editori delle cartoline: questo permette al lettore interessato di raffrontare visivamente, vicine tra loro, cartoline che sembrano simili ma che in realtà hanno un grado di rarità anche molto diverso.

CIRCOLO FILATELICO ITALIANO DI TORINO

Fu molto attivo nella preparazione di cartoline dedicate al volo, tanto da determinare a distanza di tempo grosse confusioni nella catalogazione dei tipi noti e quindi nella conseguente valutazione soprattutto di quella più citata, la rara “cartolina bianca” anche solo descritta così, senza ulteriori precisazioni, ma con valutazioni molto ragguardevoli. In questa confusione si sono persi a volte anche periti filatelici non specializzati con certificazioni campate in aria, e di questa confusione hanno approfittato venditori di pochi scrupoli proponendo a caro prezzo a sempliciotti la “rara cartolina bianca” che addirittura altro non era che una banale cartolina illustrata, ovviamente “bianca” come tutte le cartoline di questo mondo se guardate nella parte indirizzo!! Vediamo allora di schiarirci le idee.

Cartoline viaggiate con il Torino – Roma

Primo tipo

Anche un collezionista alle prime armi e non necessariamente aerofilatelista avrà avuto modo di vedere quella che è un po’ il simbolo di questo volo: mi riferisco alla cartolina verde edita appunto dal Circolo Filatelico di Torino. Reca al recto immagine allegorica dell’Italia ed indirizzo prestampato di un corrispondente romano del Circolo.

Non solo è la più comune di tutte le cartoline speciali del volo, ma, oserei dire, è addirittura più comune della normale corrispondenza privata che andò in parte dispersa. Venne spedita in gran numero di esemplari, sembra addirittura distribuita gratuitamente presso gli uffici postali (ma con quell’indirizzo sarebbe ovviamente tornata nella proprietà del Circolo). Venne stampata su cartoncino opaco, verdino, forse anche di tonalità più chiara, anche se sovente le cartoline tendenti al bianco-grigio sono scolorate dal tempo e dalla luce.

Su qualcuna di esse venne stampata in basso, in colore rosso, réclame di un annuario aerofilatelico dell’epoca (in francese nel testo, Achetez l’ANNUAIRE GENERAL DE l’AEROPHILATELIE (Lires 5,50) via Nazario Sauro, 5 – PISA (Italia), ouvrage / magnific (sic) et indispensable à votre culture, à vos relations, à vos affaires,).

Secondo tipo

Di ben altra rarità (nota attualmente in soli tre esemplari) quella che io considero la “prova di stampa” della precedente cartolina verde, assolutamente identica a questa ma impressa su cartoncino bianco semilucido (“glacé”) sulla superficie stampata e opaco al verso. E’ regolarmente viaggiata, mostrando in arrivo il normale annullamento meccanico rotante a due impressioni di Roma Centro.


Terzo tipo

Ugualmente rara (anche di questa sono noti solo tre esemplari) è la cartolina bianca (stampata su cartoncino opaco di un bianco “meno bianco” rispetto alla precedente) in cui è stata tolta la data stampata (“19”) e l’indirizzo è scritto a mano.

Era stata preparata per il ritorno – come descritto dopo – ma due vennero spedite dal Presidente del Circolo Filatelico, Senatore Conte Roberto Biscaretti di Ruffia, a personalità filateliche romane (dott. Emilio Diena e avv. Gioachino Saraceni) con frasi inneggianti al nuovo mezzo aereo e allo sviluppo e affratellamento filatelico in Italia, mentre la terza venne spedita ad un dirigente della Banca d’Italia a Roma.
Per completezza è ancora da citare una cartolina bianca doppia (una parte di solo cartoncino senza scritte per l’eventuale risposta) identica all’ultima descritta (quindi senza “19” e senza indirizzo prestampato) ma priva del riquadro con l’immagine allegorica dell’Italia. Quindi una specie di “prova” cui in tempi successivi, sembra a Berlino, vennero aggiunti lo speciale francobollo (originale) e, ahimé, i due annulli speciali del volo di andata ricopiati non proprio bene dagli originali!


Cartoline viaggiate con il Roma – Torino

Primo tipo

Predisposta proprio per essere usata nel volo di ritorno, annullata con il timbro del 20 maggio tipo 2°, merita di diritto la prima posizione la cartolina già precedentemente descritta come terzo tipo nel paragrafo precedente. Ne sono note una quarantina, spedite a diversi destinatari di Torino i cui nomi sono stati scritti tutti da identica mano. Presso il pubblico filatelico è questa la “rara cartolina bianca”, mentre abbiamo già visto sopra che esistono anche altre cartoline bianche, ben più rare di questa.


Secondo tipo

La comune cartolina verde utilizzata nel volo di andata venne fatta pervenire, nuova, in pochissimi esemplari al corrispondete romano del Circolo che, cancellato manualmente l’indirizzo prestampato e sostituitolo con quello della sede torinese del Circolo, la rispedì col volo Roma – Torino di cui reca l’annullo datato 27 maggio, tipo 1°. Ne sono attualmente note poche unità.

 

SOCIETA’ ANONIMA PER COSTRUZIONI AERONAUTICHE ING. O. POMILIO & C.

Società costruttrice dell’aereo usato per il volo (Pomilio P.C. 1), predispose anch’essa alcuni tipi di cartoline speciali che vennero usate in parte – ovviamente anche a scopo di réclame – dalla Società e dai fratelli Pomilio.

Cartoline viaggiate con il Torino – Roma

Primo tipo


Venne stampato su cartoncino celeste con scritte ricordanti il volo solo al recto, libero il verso per i messaggi del mittente. E’, delle cartoline Pomilio, il tipo più comune, anche se all’epoca il titolare dello Studio Filatelico Subalpino di Torino si lamentava così con un corrispondente romano: “Solo ora ho potuto avere queste cartoline in numero limitato …”. La cartolina venne per lo più annullata con i due consueti tipi di timbro in colore nero.


Una variante interessante e molto più rara, soprattutto se timbrata in arrivo a Roma, è costituita da questa stessa cartolina ma con il solo timbro in gomma “POSTA AEREA / DA / TORINO / A / ROMA / MAGGIO 1917” impresso in colore azzurro.

Queste cartoline, unitamente al secondo tipo sotto descritto ma sempre con l’annullo in inchiostro azzurro, sono quasi tutte scritte o indirizzate a uno dei fratelli Pomilio e sono le uniche – a mia conoscenza – che recano in arrivo timbri di Roma delle ore 22 anziché delle 17, facendomi ipotizzare che siano state consegnate al pilota Mario De Bernardi in un plico a parte e come tale consegnato forse in un tempo leggermente successivo alle Poste, ricevendone quindi un annullo diverso quanto all’ora.


Secondo tipo

Stampato su comune cartoncino bianco (ma attenzione a non chiamarla “cartolina bianca”!) reca identico testo al recto, mentre al verso presenta cartina dell’Italia con l’indicazione del percorso del volo in colore marrone. Su qualcuna di esse è presente anche l’annullo “ISPEZIONE CIRC. MOVIMENTO” di Torino del 22 maggio, giorno effettivo del volo di andata.


Anche per questa cartolina, come già descritto per la precedente, esiste una interessante variante, rara se con annulli d’arrivo, con il solo timbro in gomma di colore azzurro.


Appartiene a questa tipologia la cartolina interamente autografa del dott. Ernesto Pomilio, organizzatore e titolare della ditta omonima con il fratello ing. Ottorino, progettista dell’aereo del volo (Pomilio P.C. 1), di cui anche reca la firma “OPomilio”.


Terzo tipo

E’ la stessa cartolina illustrata prima, recante però cartina dell’Italia in colore grigio. Non mi è nota ad oggi con timbro d’arrivo, né con annullo in gomma di colore azzurro.


Cartoline viaggiate con il Roma – Torino

Primo tipo

E’ la stessa cartolina stampata su cartoncino celeste, eccezionalmente usata nel volo di ritorno di cui reca l’annullamento in data 27 maggio, tipo 1°. Mi è noto questo solo esemplare.


Secondo tipo

Anche la cartolina Pomilio con cartina marrone venne usata nel volo di ritorno, non però con annulli del 20 maggio, ma solo con quelli del 27, tipo 1° (anche con aggiunto annullo “ROMA FERROVIA * DIRETTORE *”) e tipo 2°.


Terzo tipo

La stessa cartolina con cartina grigia è nota viaggiata con il Roma – Torino (annullo del 27 maggio tipo 1°).


COMITATO TORINESE DI PREPARAZIONE

La cartolina edita dal Comitato reca al recto indirizzo prestampato “A S.E. Paolo Boselli / Roma”.


Al verso, accanto allo stemma della Città di Torino incorniciato da fregi, poesia beneaugurante con cui far giungere al Presidente del Consiglio – secondo quanto riportato sul quotidiano torinese “Gazzetta del Popolo” del 18 maggio – “messaggio di concordia, di fede e di vittoria” con “parole degne della città da cui parte e dell’uomo a cui si dirige”. La speciale cartolina era in vendita, al prezzo di dieci centesimi a beneficio delle opere del Comitato, presso il Comitato stesso, le librerie Lattes, Casanova, Paravia, Treves, Petrini, Bocca, i principali caffè, le scuole e gli uffici postali e relative succursali. La speranza era che migliaia di torinesi avrebbero inviato il loro messaggio augurale all’illustre statista (accanto al messaggio c’era lo spazio per data e firma del mittente). In realtà, nonostante il forte spirito patriottico dell’epoca ma forse anche perché tali cartoline erano rimaste in vendita solo la sera del 18 e il successivo 19 maggio, le cose non andarono proprio così, a giudicare dalle poche unità note regolarmente affrancate e con gli annulli del volo di andata.
Resta da dire, per curiosità e completezza, che secondo qualcuno più che di cartoline si trattava in questo caso di cartoncini da lanciare dall’aereo al suo arrivo a Roma. Ciò sarebbe suffragato dal fatto che, a differenza delle altre sopra esaminate, queste non recano l’apposito spazio predisposto per l’affrancatura con lo speciale francobollo.

Alfredo Bessone, 9 agosto 2017

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