Gandino, comune situato nella Val Seriana, provincia di Bergamo, si appresta a ricordare il suo illustre concittadino Giuseppe Nosari, pioniere dell’aviazione italiana, in occasione del centenario della sua morte. La manifestazione si svolgerà alla fine del prossimo mese di novembre, con l’emissione di cartoline ricordo ed annulli speciali, nonché con una mostra filatelica dedicata al periodo pionieristico dell’Aviazione italiana, curata ed allestita da Costantino Gironi.
Giuseppe Nosari nacque a Gandino (Bergamo) il 23 marzo 1883.
In occasione dell’inaugurazione del nuovo campo di aviazione ad Osio Sotto, costruito a cura del nuovo “Club di Aviazione di Bergamo”, venivano stabiliti tre giorni di voli.
Domenica 16 aprile 1912, con un pubblico non numeroso a causa della Pasqua iniziarono i voli, erano presenti anche i primi allievi aviatori di Bergamo: Stefano Minossi e Giuseppe Nosari.
Il 6 luglio 1912 Giuseppe Nosari diveniva pilota aviatore civile, brevetto numero 142, sul biplano “Savary”.
Il 19 settembre 1912 Giuseppe Nosari partito da Mirafiori, passava sul Castello di Moncalieri, e continuando ad alzarsi sopra Superga, girava attorno alla Mole Antonelliana alla quota di 1.200 metri, stabilendo il primato italiano di altezza con a bordo due passeggeri. Dopo un’ora e venti faceva ritorno al campo dove atterrava con un lungo volo librato.
Nel pomeriggio di lunedì 3 febbraio 1913 Giuseppe Nosari precipitava.
Da un mese aveva lasciato l’amministrazione militare, passando, in qualità di capo pilota alla Scuola “Asteria”. Aveva aggiustato egli stesso un vecchio monoplano ed aveva deciso di collaudarlo. Nosari si innalzava quasi verticalmente, tentando di effettuare una curva. Subito dopo decideva la discesa, gettandosi a motore acceso. La disgrazia fu improvvisa ed egli restava schiacciato sotto i rottami.