Il ritrovamento di alcuni aerogrammi accettati dagli Uffici di Posta Militare, dislocati al servizio delle unità operative in territorio libico e successivamente in quello tunisino, ci forniscono lo spunto per commentare alcune lettere che rivestono una valenza documentale sia sul piano storico-postale, che storico in senso proprio, di notevole interesse.
I documenti di posta che vi proponiamo si collocano nell’ultimissimo periodo dei combattimenti sul fronte africano, nel corso della II guerra mondiale; la battaglia fra le contrapposte forze dell’Asse e quelle Alleate volge ormai al suo epilogo e sta per concludersi con la definitiva perdita dei territori coloniali italiani su quel continente; si profila sempre più concreta e minacciosa la prospettiva dell’avvicinarsi dei combattimenti sul territorio nazionale.
La lettera di cui alla (fig. 1) proveniente dall’Ufficio di Posta Militare n° 3, operativo in Libia, al servizio della “Delegazione Intendenza Ovest”, in località Sciara Sciatt, porta l’annullo di partenza del 19.12.42. Trattasi di una delle ultime date di funzionamento di quell’ufficio in territorio libico; infatti nel Gennaio 1943 esso sarà già operativo in Tunisia, in località Marsa Plage.
Fig. 1) POSTA MILITARE N. 3 (19.12.42.XXI) Sciara Sciatt - CASTELNUOVO FOGLIANI (Piacenza 28.12.42) Affrancatura: £. 1, una tariffa lettere via aerea, assolta mediante coppia del Cent. 50 di p.a. (Soggetti allegorici)
L’aerogramma successivo di cui alla (fig. 2), inoltrato dall’ Ufficio di Posta Militare n° 85, rappresenta un documento postale spedito il giorno stesso (18 Gennaio 1943) in cui il predetto Ufficio, al servizio del “Comando Centro Istruzioni”, di stanza a Zavia (Tripolitania) venne trasferito a Mareth (Tunisia). Sicuramente una lettera non comune che documenta la fase di passaggio della FF.AA. italiane dalla Libia alla Tunisia.
Fig. 2) POSTA MILITARE N. 85 (18.1.43) - CASTELNUOVO FOGLIANI Fig. 4 verso) Gli annulli di transito e di arrivoLIANI (Piacenza 23.1.43) Affrancatura: £. 1, una tariffa lettere via aerea, assolta mediante i valori da Cent. 50 “Imperiale” e Cent 50 di p.a. (Soggetti allegorici.
Fig. 3) POSTA MILITARE N. 136 (14.4.43 XXI) Berni Khiar / Tunisia - EMPOLI (Firenze * Arr. e Part. 25-4-43 - 0) Affrancatura di £. 1 in tariffa lettere via aerea. È presente il valore da Cent. 50 “Imperiale, con appendice propaganda di guerra”.
Entrambi gli aerogrammi sono affrancati con £. 1, secondo la tariffa vigente per le lettere via aerea, mediante i valori della serie “Imperiale” e della serie di posta aerea “Soggetti allegorici”, in uso in Italia nel periodo.
Fino a poco tempo prima la corrispondenza dalla Libia era generalmente affrancata con i valori emessi per quella colonia; è evidente che le emissioni per la Libia erano ormai esaurite, né si era ritenuto di ristamparle; i militari, per le loro necessità postali, venivano riforniti con le emissioni ordinarie del Regno.
La lettera di cui alla (fig. 3), spedita il 14 Aprile 1943, tramite l’Ufficio di Posta Militare
n° 136 è un esempio di documento proveniente dalla Tunisia, nell’ ultima fase del conflitto africano.
Alla data, l’Ufficio di Posta Militare 136, era al servizio della “Divisione Bersaglieri d’Africa, e si trovava localizzato a nord di Beni Khiar, sulla strada per Koba.
La lettera costituisce uno degli ultimi documenti provenienti da detto Ufficio, che verrà definitivamente chiuso, con distruzione di tutti i valori e documenti in carica, il 12 Maggio 1943.
In questo caso l’affrancatura venne assolta mediante il valore da 50 Cent. – emissione Imperiale con appendice propaganda di guerra – e dal 50 Cent. di posta aerea “Soggetti allegorici”.
Esaminiamo infine l’aerogramma di cui alla (fig. 4). La lettera risulta spedita da un ufficiale dell’Esercito, appartenente al Comando della 1.a Armata, il 1° Maggio 1943, tramite l’Ufficio di Posta Militare n° 11, durante la fase conclusiva dei combattimenti in Tunisia.
Fig. 4 recto) POSTA MILITARE N. 11 (1.5.43 XXI) Soliman / Tunisia - CASTELNUOVO FOGLIANI (Piacenza 15.5.43), via ROMA (Sez. Aerea 13.5.43 XXI), BOLOGNA (Ferr. Racc. indescritte 14.5.43 10) e PIACENZA (Ferrovia 14.5.43 13)
Fig. 4 verso) Gli annulli di transito e di arrivo
La data dell’annullo di partenza, apposto sulla lettera, rappresenta se non l’ultima, certamente una fra le date estreme di accettazione di posta da parte del citato Ufficio e più in generale dalla Tunisia. La gestione contabile dello stesso risulta infatti chiusa il 5 Maggio, il giorno 7 cadde Tunisi, ed il giorno 10 l’Ufficio aveva cessato il suo funzionamento, con distruzione di tutti i valori e documenti esistenti.
La lettera fu trasportata con uno degli aerei dei “Servizi Aerei Speciali” che presero parte al ponte aereo dalla Tunisia all’ Italia, le cui ultime partenze, da fonte dello S.M.A., avvennero la notte del 9 Maggio.
La modalità di trasporto richiama l’eroico sacrificio di centinaia di piloti e specialisti impegnati nel ponte aereo con la Tunisia, una pagina di storia probabilmente sconosciuta ai più, ma che rappresenta per l’aeronautica italiana un’epopea indimenticabile per l’abnegazione di quanti presero parte a questa operazione e per il sacrificio di moltissimi di loro.
La 1.a Armata italiana, alla quale apparteneva il mittente della lettera, fu l’ultima unità d’armi delle forze dell’Asse in terra d’Africa a cessare i combattimenti (14 maggio 1943).
Possiamo sicuramente affermare che il documento rappresenta una assoluta rarità, sia per la data estrema di spedizione che esso porta, sia per il fatto che esso venne trasportato con uno degli ultimi voli dei “S.A.S.” dalla Tunisia.
Se consideriamo poi che, per l’invio della lettera, vennero richiesti i servizi accessori di raccomandazione, di consegna espresso e di trasporto via aerea, e lecito pensare che la lettera stessa, sul piano storico-postale, costituisca probabilmente un documento unico.
Al verso della busta sono presenti gli annulli di transito di Roma (Sez. Aerea 13.5.43), di Bologna (Ferr. Racc. 14.5.43), di Piacenza (Ferrovia 14.5.43) e l’annullo di arrivo a Castelnuovo Fogliani (15.5.43).