Per molti dei visitatori e dei commentatori esperti è stata la regina del recente “Salone dell’Auto” di Ginevra: mi riferisco alla “ALFIERI MASERATI”, frutto eccelso di una delle più blasonate quanto a spirito sportivo e signorilità delle Case automobilistiche a livello mondiale.
Il prototipo è nato per ricordare e festeggiare i cento anni della Casa, creata nel 1914
come “Società Anonima Officine Alfieri Maserati” a Bologna dallo spirito imprenditoriale
di Alfieri, nato nel 1887, quarto di sette fratelli, dotato di grande passione per la meccanica,
per un certo periodo alle dipendenze della “Isotta Fraschini”. Nel 1926 nasce un modello che
gli darà grandi soddisfazioni, il “tipo 26”, quindi una potente “V4” ed altri modelli. Pilota lui
stesso, soffrirà un severo incidente i cui postumi lo porteranno alla morte nel 1932.
Nel 1937 l’azienda, conservando il suo glorioso marchio, sarà ceduta alla “Fratelli Orsi”.
Nel 1939 una “MASERATI” si aggiudicherà la leggendaria corsa “500 miglia di Indianapolis”,
bissando il successo l’anno seguente, unica vettura completamente italiana presente
nel palmarès della più che centenaria gara. Gli appassionati ed i curiosi potranno ammirare
questa “concept car” su Internet, sia sul sito ufficiale “http: //www.maserati.it/maserati/it/it/index.html” che su molti altri siti, in foto e filmati. E a noi aerofilatelisti – si chiederà qualcuno – che cosa resta? Per noi, se ci si accontenta, ho scovato questa bella busta intestata della “OFFICINE ALFIERI MASERATI / FABBRICA AUTOMOBILI / BOLOGNA” spedita da
Bologna Ferrovia il 10 dicembre 1939, indirizzata alla “Spett. Commissione / 500 Millas de
Indianapolis / Bouchard 465 / Buenos Aires (Argentina)” che, del tutto casualmente, venne
caricata a Roma sull’aereo LATI del volo inaugurale Roma – Rio de Janeiro, giungendo a
destinazione il 25 dicembre 1939.