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Dopo la presa del potere da parte dei nazisti nel 1933, il padre dovette a causa delle leggi razziali rifugiarsi ad Amsterdam, in Olanda, dove aveva trovato lavoro. Il resto della famiglia lo seguì qualche tempo dopo, meno Anna, rimasta ad Aachen con i nonni fino al febbraio del 1934. Nel 1940 arrivarono i tedeschi con le stesse odiose leggi. Otto Frank decise -era il 9 luglio del 1942- di trasferire la sua famiglia in un luogo più sicuro (due stanze nascoste dietro i locali di una libreria in un edificio sul Canale Prinsengracht 263, vicino alla Westerkerk) ove vissero da clandestini, insieme ad altre quattro persone fino al 4 agosto 1944, quando, a causa di una soffiata, la Gestapo li scoprì e li deportarono inizialmente ad Auschwitz. La bambina fu deportata, dopo varie vicissitudini, in un altro lager quello di Bergen Belsen presso Hannover, ove morì di tifo insieme alla sorella maggiore Margot Betti nel marzo del 1945 (il giorno preciso non si conosce), poco prima del 15 aprile 1945, data in cui quel campo fu liberato.
Fu in seguito tradotto in moltissime lingue. Francobollo emesso dalla Germania il 17 maggio 1979. Per i filatelisti che desiderano documentarsi: http://www.chgs.umn.edu/Histories/philatelic/postHolocaustEurope3.html
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