Adelina Patti


di Giorgio MIGLIAVACCA

La superdiva del bel canto ottocentesco riceve il tributo filatelico monegasco

ADELINA PATTI (1843-1919) – figlia d’arte nata a Madrid da genitori italiani – entrambi cantanti - che poi emigrarono negli Stati Uniti, Adelina fece il suo debutto nella Lucia di Lammermoor a New York nel 1859 a 16 anni; due anni dopo debutto’ al Covent Garden nella Sonnambula; il suo debutto italiano fu a Torino nel 1866. Dotata di impressionante agilita’ vocale e tecnica notevole la Patti e’ comunemente descritta come soprano coloratura ma nella sua maturita’ questa primadonna si trovo’ con una voce piu’ sostanziale al punto di fare un’ottima impressione su Verdi che divenne suo ammiratore ed ebbe a dire che la Patti era “talmente perfetta che forse non e’ mai esistito un soprano suo pari”. Altri suoi ammiratori erano Rossini, Auber, Berlioz, e Meyerbeer. Al Covent Garden duro’ per ben 24 stagioni, ed appunto alla Albert Hall di Londra nel 1906 diede il suo concerto d’addio. Canto’ anche per Lincoln alla Casa Bianca, per la Regina Vittoria, Francesco Giuseppe, Alessandro II di Russia, e poi in Sud America e pressoche’ in tutte le capitali europee. Tra gli aspetti notevoli di una lunga carriera cominciata a 8 anni: a 18 anni cantava Violetta nella Traviata al Covent Garden, a meta’ Ottocento Rossini aggiungeva fioriture e abbellimenti ad alcune sue composizioni per la Patti, e nel 1892 cantava nel title-role della Semiramide al Metropolitan di New York.
Tra gli anedotti che la riguardano brilla quello sulla sua richiesta fatta alla posta dove risiedeva d’inoltrare durante la sua assenza la corrispondenza all’ufficio postale di un piccolo villaggio francese. Quando si presento’ alla posta di questo paesotto chiedendo se c’era posta per lei, il commesso disse di si ma era d’obbligo un documento; al che la Patti gli porse il suo biglietto da visita. La risposta: “non basta”; “e allora cosa faccio?” rispose lei. Decise quindi di cantare una canzone e in men che non si dica l’ufficietto si affollo’. Alla fine tutti applaudirono e la Patti chiese al commesso della posta “E’ convinto ora che sono Adelina Patti?” Nel presentarle un mazzo nutrito di corrispondenze, il commesso aggiunse “Solo la Patti puo’ cantare cosi’”.
Adelina Patti e’ stata onorata filatelicamente da Monaco con un francobollo speciale emesso il 10 Settembre 2015 raffigurante la Patti in Aida. Qui viene presentata una cartolina maximum a tiratura limitatissima per detta emissione con annullo primo giorno raffigurante il soprano in Aida, il tutto in massima concordanza di cartolina supporto, annullo e francobollo….insomma una vera maximum..

ADELINA PATTI (1843-1919) the great Italian coloratura soprano has been remembered philatelically by Monaco with a very nice stamp issued on 10 September 2015. Pictured here is a perfectly matching maximum card for the said stamp which is cancelled by first day of issue postmark depicting the great primadonna. Both the stamp and the postmark depict her in Aida’s title-role which she sang at Covent Garden where she appeared regularly for 24 years. In 1906 she gave her farewell concert in London at the Royal Albert Hall. Verdi admired her. She sang at the White House for Lincoln, in Russia, South America and throughout Europe.