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Le "rosse" e il periodo sperimentale del servizio postale prioritario

Lorenzo Oliveri (da AICAM NEWS n. 99/2021)

L'introduzione di un più rapido servizio di consegna della corrispondenza nacque nel 1890, quando all'utente fu consentito, applicando una sopratassa, di inviare la corrispondenza "per espresso". Il termine può essere spiegato dall'avverbio "espressamente", cioè "a bella posta, appositamente" (da cui deriva pure il "caffè espresso"...): da molti secoli una missiva urgente ed importante veniva spedita con un apposito corriere. Occorre comunque ricordare che la corrispondenza postale inviata per espresso viaggiava insieme a quella ordinaria e che, soltanto all'arrivo, godeva di una priorità nella distribuzione; spesso veniva affidata agli stessi fattorini del servizio telegrafico: infatti non è raro trovare al retro delle buste bolli specifici di questo servizio.

Molti Paesi europei a cominciare dagli anni '90 del secolo scorso avevano studiato sistemi di consegna rapida della corrispondenza: l'Italia arrivò in ritardo e i primi risultati dell'esperimento non furono per nulla esaltanti. Nel novembre 1997 Poste Italiane dette il via a un notevole battage pubblicitario per illustrare il nuovo servizio, sia attraverso i mezzi di comunicazione di massa, sia capillarmente, mettendo nelle cassette postali di tutti gli Italiani un depliant propagandistico, contenente una cartolina speciale e alcune etichette con la scritta "prioritario" per provare (a tariffa ordinaria) il servizio.


Si iniziò a sperimentare la posta prioritaria (cioè che aveva una priorità rispetto a quella ordinaria) prima a livello locale, poi provinciale e successivamente regionale, ma le risultanze furono piuttosto insoddisfacenti e questo portò a continui rinvii della data di introduzione di tale sistema a livello nazionale. Il tutto va inoltre inquadrato nella rivoluzione che lo stesso ente postale subiva in quel periodo: da Amministrazione dello Stato veniva trasformato prima in Ente Pubblico Economico, per approdare poi a Società per Azioni.

Dopo la citata serie infinita di rinvii, finalmente il 21 giugno 1999 il servizio (e la relativa tariffa di £ 1.200 anziché £ 800) prese il via: per evitare inevitabili contestazioni sui tempi di consegna (anche se motivato con la necessità di snellire il traffico...) venne eliminato il bollo di arrivo sulla corrispondenza.

Le affrancature meccaniche riprodotte in questo articolo appartengono tutte al periodo antecedente il 21.6.1999, quello "provvisorio", e recano infatti l'apposita etichetta e la loro tariffa corrisponde a quella della lettera ordinaria (£ 800).

Il servizio prioritario ebbe termine il 31.5.2006: il servizio si concluse, ma la tariffa maggiorata rimase, passando alla posta ordinaria, con un aumento (nascosto) del 50%. La posta ordinaria ancora oggi viene chiamata "prioritaria": ho provato a chiedere in diversi uffici postali: "prioritaria rispetto a che cosa?"; la risposta più intelligente è stata: "ora la chiamano così"...

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