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Spigolature storico-postali sul "Foglio d'ordini" del Ministero delle Comunicazioni della R.S.I. | ||||||||||||||
Lorenzo Oliveri |
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Molti anni fa durante un'asta della ditta Ghiglione di Genova acquistai un volume rilegato che raccoglieva i numeri del "Foglio d'Ordini" pubblicati settimanalmente dalla Direzione Generale delle Poste e dei Telegrafi della Repubblica Sociale Italiana, relativi agli anni 1944-45. Non era propriamente il periodo storico-postale del quale mi interessavo allora (Regno di Sardegna), ma pensai che, prima o poi, la pubblicazione mi sarebbe tornata utile e la riposi in biblioteca. In questo lungo periodo di "clausura", dovendo fare delle ricerche sull'utilizzo delle macchine per le affrancatrici meccaniche, ho ripreso in mano il volume e l'ho riletto a fondo, ricavandone una serie di informazioni e considerazioni su quel periodo. Ritengo che ciò possa essere di qualche utilità non solo per gli studiosi di storia postale, ma che, pur attraverso notizie apparentemente poco significative, contribuisca a farci conoscere meglio alcuni aspetti di quel tormentato momento storico.
Confrontando i due elenchi riguardanti le affrancatrici dismesse, appare subito evidente un particolare: nell'elenco di dicembre viene indicato il motivo della fine dell'utilizzo, mentre queste indicazioni scompaiono in quello del mese di gennaio (e nei successivi). Certo, se la maggior parte delle macchine vengono distrutte "a seguito di incursione nemica", significa che molte città stanno subendo pesantissimi bombardamenti, tali da arrivare a distruggere un piccolo oggetto quale una macchina affrancatrice (e non dimentichiamo che in quel periodo di grande carenza di francobolli l'utilizzo di queste attrezzature era diventato ancora più prezioso). Quindi meglio stendere un velo sui motivi della dismissione.
IL FRONTE ALLEATO AVANZA Negli elenchi compaiono anche i nomi di diverse località in cui la ricevitoria postale "è chiusa temporaneamente". Quel "temporaneamente" è chiaramente eufemistico, visto che avanzando nei mesi si vede come si tratti di uffici postali man mano sempre più vicini alla cosiddetta "linea gotica". Poiché anche queste informazioni possono diventare un elemento indiretto per capire l'andamento del conflitto, ad un certo punto pure queste notizie scompaiono.
Concludo con due notizie molto particolari. La prima riguarda l'eccidio e la totale distruzione del paese di Marzabotto, indirettamente testimoniata dallo smarrimento dei bolli guller e dalla perdita del materiale dell'ufficio postale "a causa di eventi bellici".
Lorenzo Oliveri | ||||||||||||||
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