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Quando in cartella si portavano i pastelli |
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Sergio De Benedictis |
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Una recente emissione filatelica dello Stato italiano ha voluto celebrare i 100 anni di un marchio orgoglio del “Made in Italy” F. I. L. A. - Fabbrica Italiana Lapis e Affini
Chi di noi non ricorda quelle che, ai nostri occhi di bambini, apparivano come magiche confezioni colorate: dalla più economica scatolina da 6 pastelli (la mia preferita) con le tinte essenziali, a quelle fantasmagoriche che potevano annoverare fino a 36 tonalità con le quali sbizzarrire la nostra fantasia.
Fondata nel 1920 a Firenze (da qui il giglio che ha sempre accompagnato il suo marchio) da due discendenti delle antiche famiglie degli Antinori e della Gherardesca, l’azienda ha negli anni diversificato la sua offerta e si è aperta ad un mercato mondiale della cancelleria. Il futuro ha i nostri colori. Da 100 anni.” Il suo successo ha il sapore di una favola antica, una rivincita dell’analogico sul digitale. Perchè, come sostenuto dagli esperti, per una crescita sana è necessario sperimentare la manualità: colorare, scrivere, giocare con oggetti come la plastilina e lasciare da parte smartphone e tablet. Normalizzatasi la situazione abbiamo le seguenti impronte classiche di periodo Repubblica Macchina Affrancatrice FRANCOTYP Punzone Tipo 10
In quest’ultima impronta che vi mostriamo cambia il punzone che è ora del tipo 12 e il disegno in positivo del logo.
Sergio De Benedictis
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