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Quando le collezioni si intersecano

di Sergio DE BENEDICTIS (Aicam)

La Filatelia abbraccia un campo di indagine molto ampio e così come ad un certo punto non è stato più pensabile collezionare tutti i francobolli emessi dalle varie amministrazioni, allo stesso modo il filatelista si è dovuto specializzare nello studio di solo alcune branche di questa disciplina.

La stessa F.I.P. - Fédération Internationale de Philatélie, ha suddiviso le partecipazioni delle collezioni a concorso in classi ed ogni collezionista, a secondo dei propri gusti ed interessi, si è scelto la propria, specializzandosi.

E i collezionisti hanno anche sentito il bisogno di raggrupparsi, ma di contro allo stesso tempo dividersi, nelle varie associazioni di categoria, forse un po’ troppe a parer nostro, in special modo in Italia, ma si sa noi siamo il paese dei mille borghi e mille campanili.

Come vedete anche qui sul Postalista le rubriche sono ben distinte e individuabili in modo che ognuno di noi possa con facilità trovare gli argomenti inerenti il proprio campo di indagine.

Se state leggendo questo articolo sapete anche che qui ci occupiamo di affrancature meccaniche e quindi, già sbirciando un po’ più in là, vi chiederete per quale motivo appaiono immagini che con le A.M. hanno poco a che fare. Ma ci sembra interessante mostrare un utilizzo delle A.M. alquanto inconsueto.

Brevemente e giusto per quanto ci serve all’economia del nostro discorso, non essendo il campo che ci compete, illustriamo quell’oggetto postale che è il Coupon-Reponse, la cui traduzione italiana è Buono di Risposta Internazionale.


Coupon-Reponse ultimo modello Istanbul emesso il 1° settembre 2017


Per un maggior e più autorevole approfondimento vi rimandiamo alle pagine di un esperto quale è Nicolino Parlapiano (http://www.ilpostalista.it/interi/interi_06a.htm) che ne ha già parlato qui sulle pagine de Il Postalista.

Essendo lo scopo del modulo, per chi lo riceve, quello di poter essere cambiato nell’equivalente affrancatura di una lettera di primo porto, deve ovviamente avere stampigliato da qualche parte il relativo valore nella divisa monetaria del paese emittente, anche se ciò non fu sempre fatto a partire dal modello “Losanna” e anzi fu poi definitivamente abbandonato, come potete osservare nel modello Istanbul più sopra riprodotto.

Ricordiamo che negli anni i vari moduli hanno cambiato foggia ogniqualvolta lo si è deciso in un Congresso U.P.U. – Unione Postale Universale, uscendo con il valore tariffario in quel momento in vigore.


Coupon Modello Londra, del valore di 65 centavos all’emissione, portato con timbratura
successivamente a 1p e cancellazione in rosso del vecchio valore

Il lasso di tempo tra emissioni successive è sempre stato di diversi anni ed ahimè, come ben sappiamo noi poveri utenti delle Poste, dopo un po’ le tariffe cambiano e quindi non essendo contemplata la riemissione del coupon, lo stesso viene aggiornato dalle singole amministrazioni.

L’aggiornamento del valore dovrebbe avvenire normalmente attraverso l’apposizione di un francobollo di valore facciale tale da portare la cifra al valore desiderato. Ma non sono infrequenti casi in cui venga annullato il vecchio valore e stampigliato il nuovo attraverso l’utilizzo di timbri se non addirittura con correzioni a penna.


Coupon Modello Losanna, del valore di L. 500 all’emissione, portato successivamente
con apposizione del relativo francobollo a L. 700


Coupon Modello Losanna, riemesso con il valore aggiornato a L. 700

E veniamo ora all’intersezione di cui al titolo, perché in casi molto rari il plusvalore maturato è stato raggiunto attraverso l’uso di una affrancatrice meccanica e della relativa impronta.

È il caso dell’amministrazione di Panama che lo attuò, anche se come vedete in maniera tardiva, su un coupon modello Londra, che già all’inizio del 1966 l’U.P.U. aveva sostituito con il modello Vienna.
Vediamo stampigliata la data di vendita del 16 luglio 1981 e un valore aggiuntivo apportato dall’affrancatura meccanica di 27 centesimos che si andava a sommare agli originari 12 ( per inciso tale tariffa di 39 centesimos era entrata in vigore a Panama già dal 26 aprile 1976 ).

Ricordiamo che in realtà i primi modelli di coupon non avevano una scadenza e l’U.P.U. tollerava il loro utilizzo da parte delle Amministrazioni che ne detenevano grosse scorte in magazzino. Pratica altresì ammessa finchè la contabilizzazione degli stessi coupon non divenne centralizzata presso gli uffici di Berna.

Ecco quindi che un pezzo simile può tranquillamente essere collezionato da un meccanofilo tanto quanto da un collezionista di interi postali, quali sono i coupon.

Particolare invece questa stampigliatura su un coupon argentino, fatta sempre attraverso una affrancatrice meccanica, a testimonianza della svalutazione galoppante, che in data 11 agosto 1983 fece salire il prezzo di ben 384 $.

Infine un coupon dell’amministrazione jugoslava che viene aggiornato sul retro incollando un tagliando gommato stampato una opportuna macchina affrancatrice.

Un doveroso grazie, per aver dato lo spunto a questo articolo, va all’AICAM ed alla rivista del sodalizio che nel lontano gennaio del 1985 accennò sulle sue pagine a questo particolare utilizzo di una affrancatrice meccanica.


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