Nell’articolo “Tariffe Postali
Toscane” ricerca collegiale Aspot, a pag. 45 del n. 18 del Vaccari
Magazine, si legge:
"I napoleonici prendono possesso del Regno
d'Etruria a fine novembre del 1807. Essi introducono la loro monetazione
decimale e sino alla fine del marzo 1808 l'Amministratore Generale Dauchy
fa gestire provvisoriamente le Poste sul metodo francese. La suddivisione
delle tariffe ricalca inizialmente lo schema etrusco delle quattro Direzioni
postali principali, ma con gli importi delle tasse indicati in "dècimes".
Per convenzione, una dècime viene equiparata a 2 soldi, anche se
il cambio monetario è differente… Le tariffe corrispondono
alla tariffa francese del 1806 per quanto riguarda le distanze, ed a quella
del 1802 per i pesi delle lettere."
Tabella
delle distanze:
1°
distanza |
Sino
a 100 km |
4
soldi toscani = 2 décimes |
2°
distanza |
Da
100 a 200 km |
6
soldi toscani = 3 décimes |
3°
distanza |
Da
200 a 300 km |
8
soldi toscani = 4 décimes |
Tabella di valutazione dei pesi:
inferiore
a 6 gr. |
da
6 gr a meno di 8 gr |
da
8 gr a meno di 10 gr |
da
10 gr a meno di 15 gr |
da
15 gr a meno di 20 gr |
oltre
20gr e per ogni 5 gr. in più |
Primo
porto (normale) |
+
1 décime |
+
50% del porto |
+
100% del porto |
+
150% del porto |
Supplemento
di 50% del porto |
Durante una Riunione di Studio Aspot avevo sostenuto che le affermazioni
riportate nell’articolo citato dovevano essere riviste e corrette
in base agli effetti consequenziali:
- del decreto emanato dal Dauchy il 12 marzo 1808,
- della legge n. 808 del 12 maggio 1808,
- della Deliberazione della Giunta Toscana del 14 settembre 1808.
Il decreto del 12 marzo 1808 ai capitoli I e VII stabiliva:
-
“Le Poste delle Lettere negli Stati di Toscana saranno, a datare dal
primo Aprile prossimo, organizzate in quanto alla Contabilità secondo
i Regolamenti dell’Amministrazione Francese relativi alle Poste delle
Lettere”
- “La Tassa sarà provvisoriamente quella stessa, che esiste
al presente, colla sola differenza, che le Lettere saranno Tassate in Crazie,
e Lire secondo il peso della Lettera, e che le Frazioni di Denari non esisteranno
più, e passeranno a benefizio del Pubblico Tesoro”.
Tabella della tariffazione vigente nel Regno d’Etruria espressa
sia in soldi-denari sia in crazie
Lettere in arrivo |
di
un foglio
|
con
sopra-coperta |
a
ragione d’oncia
|
Note
|
FIRENZE |
(-.3.4)2 |
(-.5.-)3 |
(-.16.8) 10 |
di
tutta la Toscana |
LIVORNO |
(-.2.-)2 |
(-.3.4) 2 |
(-.10.-) 6 |
da
Pisa |
|
(-.3.4)2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
resto
della Toscana |
PISA |
(-.3.4)2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
da
Firenze e Livorno |
|
(-.3.4)2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
resto
della Toscana |
SIENA |
(-.3.4)2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
da
Firenze e prov. di Siena |
|
(-.3.4)2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
dal
resto della Toscana |
Lettere in partenza
|
di
un foglio
|
con
sopra-coperta
|
a
ragione d’oncia
|
Note
|
FIRENZE
|
(-.3.4) 2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
di
tutta la Toscana |
LIVORNO
|
(-.1.8) 1 |
(-.2.8) 2 |
(-.8.4) 5 |
per
Pisa |
|
(-.1.8) 1 |
(-.2.8) 2 |
(-.8.4) 5 |
resto
della Toscana |
PISA
|
(-.3.4) 2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
resto
della Toscana |
SIENA
|
(-.3.4) 2 |
(-.5.-) 3 |
(-.16.8) 10 |
resto
della Toscana |
La legge n. 808 del 12 maggio 1808 decretò, con effetto dal 1°
novembre, lo scioglimento della vecchia amministrazione e la tassazione
delle lettere in franchi e decimi.
La deliberazione della Giunta Toscana del 14 settembre 1808 precisava:
art. 1 - A contare dal primo novembre prossimo l’antica amministrazione
delle poste delle lettere in Toscana resterà soppressa.
art. 2 - Nei tre Dipartimenti dell’Arno, dell’Ombrone e del
Mediterraneo, ed a contare dalla medesima epoca, la tassa delle lettere
e plichi si computerà in franchi e decimi; e non sarà fatto
uso in tutti gli Uffizi delle Poste per la detta tassa, che dei nuovi pesi
dell’Impero.
art. 13 - A contare dal detto giorno primo novembre, la tariffa annessa
alla presente deliberazione sarà sostituita all’antica e servirà
per tutte le tassazioni (dell’interno della Toscana).
|
Dell’Arno
|
|
|
Del
Mediterraneo
|
|
|
Dell’Ombrone
|
|
Da
Firenze |
a
Empoli
|
2
déc.
|
Da
Livorno
|
a
Pisa
|
2
déc.
|
Da
Siena
|
a
Radicofani
|
2
déc.
|
|
a Pontedera
|
2
déc.
|
|
a
Pietra Santa
|
2
déc.
|
|
a Montepulciano |
2
déc.
|
|
a
Volterra
|
2
déc.
|
|
a
Pontedera
|
2
déc.
|
|
a Grosseto
|
2
déc.
|
|
a Pisa
|
2
déc.
|
|
a Volterra
|
2
déc.
|
|
a
Firenze
|
2
déc.
|
|
a
Livorno
|
3
déc.
|
|
a Empoli
|
2
déc.
|
|
a
Arezzo
|
2
déc.
|
|
a
Pietra Santa
|
3
déc.
|
|
a Firenze
|
3
déc.
|
|
a
Cortona
|
2
déc.
|
|
a
Prato
|
2
déc.
|
|
a
Prato
|
2
déc.
|
|
a Prato
|
3
déc.
|
|
a Pistoia
|
2
déc.
|
|
a Pistoia
|
2
déc.
|
|
a Pistoia
|
3
déc.
|
|
a
Arezzo
|
2
déc.
|
|
a
Arezzo
|
3
déc.
|
|
a Empoli
|
2
déc.
|
|
a
Cortona
|
3
déc.
|
|
a
Cortona
|
3
déc.
|
|
a Pontedera
|
2
déc.
|
|
a
Siena
|
2
déc.
|
|
a
Siena
|
3
déc.
|
|
a Volterra
|
3
déc.
|
|
a
Grosseto
|
3
déc.
|
|
a
Grosseto
|
3
déc.
|
|
a
Livorno
|
3
déc.
|
|
a
Montepulciano
|
3
déc.
|
|
a
Montepulciano
|
3
déc.
|
|
a
Pietra Santa
|
4
déc.
|
|
a Radicofani
|
3
déc.
|
|
a Radicofani
|
4
déc.
|
|
|
|
La mia relazione terminava con l’affermare che durante tutto il periodo
cosiddetto Dauchy la tassazione delle lettere era la medesima vigente durante
il Regno d’Etruria, ma espressa in crazie e non in décimes.
Nel descrivere le lettere da pubblicare a corredo di questo articolo ho
potuto constatare, grazie anche all’amico Del Bianco, che sono veritiere
tutte e due le affermazioni:
- i napoleonici alla fine del novembre 1807 prendono possesso del Regno
d’Etruria e introducono in Toscana la tariffazione secondo il metodo
francese, questa avrà applicazione fino al 31 marzo 1808;
- dal 1.4.1808 al 31.10.1808, con decreto del Dauchy, viene reintrodotta
la tassazione del Regno d’Etruria con gli arrotondamenti sopra descritti,
- dal 1° novembre 1808 viene introdotta la tassazione di cui alla Deliberazione
della Giunta Toscana del 14.9.1808, in franchi e décimes.
Livorno 29.04.1808, lettera diretta ad Arcidosso: tassata ancora con il
metodo francese (distanza fino a 100 Km, porto fino a 6 grammi), ma espressa
in soldi toscani: 4 (prima del Decreto Dauchy corrispondevano a 2 dècimes)
Montepulciano maggio 1808, lettera diretta a Siena: tassata ancora con
il metodo francese (distanza fino a 100 Km, peso manoscritto ½
oz. Toscana corrispondente a 14,14 gr. Francesi, quindi + 100% del porto),
espressa in décimes: 4 (2 per la distanza + 2 per il porto)
Siena 11.10.1808, lettera diretta a Pistoia:
tassata per 3 crazie (tariffa conforme al Decreto Dauchy)
Cortona 8.11.1808, lettera diretta a Siena: tassata per “2 décimes”
(tariffa in vigore dal 1.11.1808)
Quello che mi era apparso chiaro e logico, ovvero che alla tariffazione
in franchi-décimes del periodo dipartimentale si fosse passati attraverso
la tariffazione in lire e crazie del decreto Dauchy, non era corretto: l’occupazione
francese del 1807 aveva cercato di introdurre i franchi e i décimes,
ma: la nuova monetazione, il nuovo sistema decimale, la tariffazione per
distanze chilometriche a “volo d’uccello” e per pesi espressi
in “grammi”, nonché la tassa manoscritta senza l’indicazione
della moneta nella quale era espressa, devono aver creato tanta e tale confusione
che al cittadino Dauchy non restò altra scelta che far buon viso
a cattivo gioco ovvero, reintrodurre la precedente tariffazione. Certo è
che anche questo non deve aver risolto i problemi, prova ne sono le lettere
(1) e (2).
Occorre però riconoscere la sagacia della nuova amministrazione:
con la tariffazione espressa in crazie e con l’equiparazione di una
décime a 2 soldi, si ottiene che le tariffe si possano leggere sia
in crazie che in décimes:
1 crazia è uguale a 1 soldo e 8 denari, arrotondati a 2 soldi corrispondono
ad 1 décime,
2 crazie sono uguali a 3 soldi e 4 denari, arrotondati a 4 soldi corrispondono
a 2 décimes.
3 crazie sono uguali a 5 soldi corrispondenti a 2 décimes e 50 centimes,
espressi nell’unità superiore sono uguali a 3 décimes.
Il decreto del Dauchy aveva, come per miracolo, semplificato tutto aumentando
nel contempo di almeno il 20% le entrate postali infatti, una crazia sarebbe
stata scambiata con 7 céntimes e 2 soldi con 8 céntimes secondo
il cambio ufficiale.
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