PERCORSO: Ferrovie dell'aretino > questa pagina > catalogo dei bolli dei messaggeri collettori
AGGIORNAMENTO: 29-12--2020, Fogli d'Ordini del 1938 inerenti la nomina di Scortapieghi.
Il Consorzio, costituito dai Comuni del Casentino e dalla Provincia di Arezzo, il 9 ottobre 1881 presenta domanda di concessione per la costruzione e l'esercizio di una linea ferroviaria a scartamento ridotto tra Arezzo e Stia. Con Regio Decreto viene approvata il 29 aprile 1883.
Nel luglio dello stesso anno il Consorzio cede la concessione alla "Società Veneta per la Costruzione ed Esercizio di Ferrovie secondarie Italiana" purché la ferrovia venga costruita a scartamento normale; i lavori si sarebbero dovuti concludere entro il 29 aprile 1889 ossia 6 anni dopo il decreto di concessione.
Un nuovo decreto ministeriale il 21 luglio 1885 approva il nuovo progetto di linea ferroviaria a scartamento normale e, solo dopo 3 anni, il 12 agosto 1888 l'intera linea fu aperta all'esercizio: il tronco misurava 44,3 km, la costruzione era stata suddivisa in tre lotti: Arezzo – Subbiano, Subbiano – Bibbiena e Bibbiena – Stia. E' bene sottolineare che la linea doveva essere attivata entro il 29 aprile 1889 ed invece fu aperta il 12 agosto 1888, quindi in largo anticipo sulla data prevista.
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27/11/1886 Avviso del Comune di Poppi relatico al piano particolareggiato di
esecuzione del 5° tronco sezione 2° della ferrovia Arezzo - Stia, in Comune di Poppi |
Per percorrere l'intera linea occorrevano quasi due ore, il tragitto interessava le seguenti stazioni e caselli (con fermata): Arezzo – Puglia/Ceciliano – Giovi – Marcena – Capolona – Subbiano – Calbenzano – S. Mama – Rassina – Bibbiena – Poppi – Porrena/Strada – Pratovecchio/Stia. Le stazioni erano collegate dal telegrafo Morse.
Il Servizio di posta lungo la strada ferrata è contemplato agli artt. 17-18 della Convenzione, mentre gli art. 19-20 e 21 regolamentano la costruzione della linea telegrafica e la trasmissione dei telegrammi.
Gli eventi bellici limitarono la percorribilità fino dalla fine del 1943 (la stazione di Arezzo fu bombardata il 2 dicembre) e durante la ritirata, nella primavera del 1944, le truppe tedesche distrussero quasi completamente il materiale rotabile e gli impianti fissi, il 20 giugno 1944 la linea ferroviaria venne chiusa.
Dopo diverse traversie la linea fu ricostruita e fu acquistata dalla società "La Ferroviaria Italiana" di Arezzo ed il 24 settembre 1950 fu riaperta al pubblico mentre il 13 settembre 1954 ne fu attivata l'elettrificazione.
Attualmente è gestita da T.F.T. Spa (Trasporto Ferroviario Toscano) per scorporo da LFI.
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(collezione Roberto Monticini)
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Queste notizie sono state raccolte dal libro di Piero Muscolino "Le ferrovie secondarie di Arezzo", 1978, Grafiche Calosci – Cortona, purtroppo il libro non riferisce alcunché su come fosse effettuato il trasporto della posta, pur esistendo all'epoca un servizio di messaggeri, come testimoniano i bolli da me raccolti. Per colmare questa lacuna invito quanti in possesso di ulteriori informazioni e bolli a volermi contattare per email, all'indirizzo: info@ilpostalista.it.
Dell'attività dei messaggeri abbiamo trovato alcune testimonianze che riportiamo:
Foglio d’Ordini 56 del 10/05/1938, p. 287 - n. 1147080
Francisci Aldo di Renato è nominato SCORTAPIEGHI nella linea Arezzo-Pratovecchio-Stia (Turno 1°) dal 1° maggio 1938/XVI - Retribuzione annua £ 5115;
Foglio d’Ordini 67 del 04/06/1938, p. 343 - n. 1150892
Rondoni Luigi di Raimondo è nominato SCORTAPIEGHI nella linea Arezzo-Pratovecchio-Stia (Turno 2°) dal 1° giugno 1938/XVI - Retribuzione annua £ 5115
Consiglio la lettura de "La Ferroviaria Italiana" in Wikipedia, la pagina è stata curata dal Dr. Giulio Bigozzi che è stato Direttore Amministrativo e Finanziario, nonchè Direttore dell'Esercizio Autolinee della L.F.I. fino al 2011.
Le corrispondenze
Alcuni orari ferroviari
1899 |
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orario in vigore dal 19 novembre 1898
(proposto da Alberto Càroli) |
1899 |
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(collezione Giovanni Guerri) |
1926 |
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(Collezione R. Monticini) |
1942 |
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1960 - LFI - Copertina orari |
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il biglietto
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3 gennaio 1938 - Soc. Veneta - Arezzo-Bibbiena andata e ritorno |
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25.2.1944 (?) - Soc. Veneta - Bibbiena-Soci (?) |
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Biglietto Arezzo-Poppi - contributo di Luigi Armandi |
il percorso e le Stazioni
La linea ferroviaria Arezzo-Pratovecchio-Stia si sviluppa ancora oggi attraverso le stazioni di: Arezzo – Puglia/Ceciliano – Giovi – Marcena – Capolona – Subbiano – Calbenzano – S. Mama – Rassina – Bibbiena – Poppi – Porrena/Strada – Pratovecchio/Stia.
Di seguito alcune testimonianze delle stazioni e dei treni che hanno percorso la linea, in ordine al percorso da Arezzo a Stia.
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Arezzo - Stazione ferroviaria - 1942 |
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E 626.311 (1927-39) presso La Pazienza - 2014 |
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Subbiano - Stazione ferroviaria - 1957 |
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E 464.880 (2013) in transito alla stazione di Subbiano - 2015 |
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Stazione di Rassina |
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Bibbiena - la Stazione - 1916 |
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Bibbiena - Panorama e Stazione ferroviaria - 1936 |
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Locomotiva a vapore in manovra alla stazione di Bibbiena - 1987 |
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il treno a vapore attraversa il ponte sul torrente Sova nei pressi di Poppi - 1902 |
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E 464.880 con carrozze Vivalto nei pressi di Poppi |
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Stazione di Pratovecchio - Stia |
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Stia - Stazione ferroviaria |
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La stazione ferroviaria di Pratovecchio-Stia |
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