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Lucignano STAZℓ Ferrovia | ||||||
a cura di Roberto Monticini | ||||||
La collettoria Di questa collettoria va precisato che effettivamente come riportato dal Cazzola e dal Gaggero, la stazione in questione si trova sul territorio della provincia di Siena ma è pur sempre la stazione del comune di Lucignano in provincia di Arezzo "che sta sul risalto di un poggio che si addentra nella Val di Chiana" a 414 metri di altitudine mentre la ferrovia passa a fondo valle. La stazione di Lucignano è sulla linea Empoli-Siena-Chiusi della allora Rete Mediterranea. Quanto mai utile a quel tempo un servizio di collettoria in quella sede, servizio che risulta attivo nell'aprile 1875 quando lo Josz fornì il bollo corsivo. La collettoria era aggregata all'uffizio postale di Sinalunga, dopo qualche anno (tra il 1880 ed il 1881) viene chiusa e funzionò solo come Uffizio Telegrafico di Ferrovia dipendente dall'Uffizio Postale di Lucignano in provincia di Arezzo. Venne riaperta il 1° giugno 1913, sempre come collettoria (cod. 59/102) e di nuovo aggregata all'Uffizio Postale di Sinalunga. L'ufficio risulta definitivamente soppresso nel 1934. (da Robetti Italo, La provincia di Arezzo e i bolli postali dello Josz (1875-1891), in L'Annullo 74) La strada ferrata centrale toscana Mentre veniva inaugurata la prima tratta della Leopolda a Siena un gruppo di cittadini – mossi dal lodevole intento di collegare la loro città alla Strada Ferrata Leopolda mediante una ferrovia – incaricarono l’ing. Giuseppe Pianigiani di stendere il progetto per una linea ferroviaria che da Siena, per la valle dell’ Arbia, dello Stoggia e dell’EIsa, arrivasse all’Osteria Bianca, raccordandosi ad Empoli con la S.F. Leopolda. Nell’agosto del 1844 furono emesse azioni di lire venti ciascuna per raccogliere le quattromila lire necessarie a finanziare le spese del progetto. Costituita così la Società Strada Ferrata Centrale Toscana iniziavano i lavori per la nuova linea che venivano ultimati nel dicembre del 1849. Il tronco era servito da due treni giornalieri, che impiegavano circa due ore per compiere l’intero percorso Empoli – Siena, ed erano in coincidenza con i treni della Leopolda per Firenze e Livorno. Il 13 aprile 1854 un decreto del Granduca Leopoldo II autorizzò la società a prolungare la Strada Ferrata fino al confine con lo Stato Pontificio, attraverso la val di Chiana fino a Chiusi e alla Strada Ferrata Aretina. Il primo tronco Siena – Sinalunga, passante per Asciano, Rapolano e Lucignano venne aperto nel 1854, il collegamento fino a Chiusi fu terminato nel 1862, dopo l’unità d’Italia. (da https://tuttatoscana.net/storia-e-microstoria-2/strada-ferrata-centrale-toscana/) Le impronte
altre notizie in http://www.ilpostalista.it/palliniagg119.htm Robetti Italo, La provincia di Arezzo e i bolli postali dello Josz (1875-1891), in L'Annullo 74
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