pagina iniziale "arezzo" le schede gli aggiornamenti il postalista | ||||||||||||
Campo di concentramento di Renicci: la "moneta" dei prigionieri | ||||||||||||
di Gustavo Cavallini | ||||||||||||
PERCORSO: Dal Fascismo alla liberazione > Campi di prigionia, di internamento e di concentramento nell'aretino > Campo di concentramento di Renicci - (Motina) Anghiari > questa pagina Ultimo aggiornamento: 11-12-2021 Il campo di concentramento di Renicci, entrato in funzione nell’ ottobre del 1942, si estendeva su un’area di 17,5 ettari ed era suddiviso in tre settori a pianta quadrata (il III mai completato) non comunicanti fra loro. I settori erano divisi da un corridoio centrale dove si trovava una cappella per le funzioni religiose e una camera di disinfestazione a gas. Ogni settore era munito di una doppia recinzione a rete e griglie di filo spinato. Il perimetro del campo era poi intervallato da garitte distanti 50-60 metri l’una dall’altra. Ogni settore del campo doveva presentare lo stesso numero di strutture: 12 baracche in foratini ricoperti di bandoni metallici, 1 baracca-convegno per i.c., 1 spaccio di distribuzione, 1 camera di punizione per i.c., 1 edificio per attività di barbiere, sarto e calzolaio per i.c., 1 cucina e dispensa, 1 infermeria per i.c., 1 infermeria per i.c., 1 infermeria e bagni per i.c. in isolamento. Adiacenti il III settore, mai completato, si trovavano un magazzino, le due baracche per la guarnigione, l’edificio per il comando del settore ed un altro adibito a residenza dell’ufficiale di picchetto, la cucina e il corpo di guardia. Fin dall’inizio le condizioni di vita furono assai precarie, le baracche non erano ancora state completate e la maggior parte degli internati fu costretta a dormire in tende per tutto l’inverno. “Ci nutrivano molto male, una minestra di poca verdura con cinque maccaroni perlopiù. Le condizioni igieniche erano terribili. L’acqua corrente non c’era le latrine semplicissime erano all’aperto, soltanto un tetto ci proteggeva dalla pioggia….. Oltre a queste testimonianze, reali e crude, sulle reali condizioni di vita, fa da paradosso una fiorente produzione di buoni circolanti nel CAMPO CONCENTRAMENTO PRIGIONIERI DI GUERRA N° 97. Difatti, rispetto agli altri campi del territorio nazionale, la cui media è di 5 buoni a campo, a Renicci è del doppio. Esistono infatti i seguenti tagli (conosciuti e non) :
Immagini della collezione dell'autore e dal web. |
||||||||||||