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La provincia di Arezzo: mutazioni territoriali e amministrative | ||||||||||
di Giuseppe Alpini e Roberto Monticini | ||||||||||
PERCORSO: Tutte le schede > La provincia di Arezzo: territorio ed amministrazione Nel 1384 Arezzo perde la sua autonomia: il suo territorio viene annesso nella Repubblica Fiorentina; nel 1569 entrerà a far parte del Governo Granducale. Il 7 dicembre 1772 Pietro Leopoldo istituì ad Arezzo la prima comunità della Toscana Granducale. In questo nuovo concetto il territorio della comunità risultava costituito da un insieme di frazioni con un capoluogo sede del governo locale, è il sistema che maggiormente si può associare al nostro attuale, esso si differenzia profondamente dal precedente “antico comune” di tipo campanilistico: che poteva essere conquistato, venduto o acquistato. L’ordinanza non fu attuata perché il 19 ottobre del 1800 Arezzo è nuovamente occupata dai francesi, il progetto deve essere pertanto procrastinato e la città resta quindi capoluogo di Sottoprefettura nel Compartimento dell’Arno. Il 22 aprile 1808, l'Amministratore Generale della Toscana, Dauchy, conformemente al Decreto di S.M.I. e R. del 18 febbraio, ratifica la divisione provvisoria del territorio della Toscana in tre Dipartimenti: Firenze, Siena e Livorno. Le comunità che compongono la sotto prefettura di Arezzo (v. manifesto), non sono le stesse statuite il 24 maggio seguente.
Il 24 maggio 1808 la Toscana è annessa all'Impero francese e suddivisa il 3 dipartimenti: 112 Arno - 113 Mediterraneo - 114 Ombrone, Arezzo è capoluogo di Sottoprefettura (Circondario) nel Compartimento dell’Arno, capoluogo compartimentale è Firenze. Il Circondario è costituito da Cantoni, ogni Cantone ha un proprio territorio, quello del comune. Il territorio del Circondario aretino è molto simile da quello dell'attuale provincia (3): Arezzo; Anghiari: Monterchi; Bibbiena: Chitignano, Chiusi, Capolona, Subbiano; Bucine: Levane; Castel Focognano: Ortignano, Talla; Castel San Niccolò: Montemignaio; Castiglion Fiorentino; Civitella; Cortona; Figline; Foiano; Lucignano: Marciano; Monte San Savino; Montevarchi; Pieve Santo Stefano: Caprese; Poppi e Raggiolo; Pratovecchio: Stia; San Giovanni: Cavriglia; San Sepolcro; Terranuova: Castelfranco di Sopra, Laterina, Loro, Pian di Scò. Non ancora in possesso di una fonte certa, ho preso a base La Toscana dal Granducato alle Regione: atlante delle variazioni amministrative territoriali dal 1790 al 1990, Giunta regionale toscana - Marsilio Editori, Venezia, 1992, apportando modifiche attraverso l'esame della carta intestata o manoscritta delle corrispondenze delle Mairie, infatti a me risulta che Bucine e Levane erano assegnati al Circondario di Arezzo e non a quello senese.
Dopo la caduta dell'Impero francese, il 14 giugno 1814, Arezzo diverrà sede di un Commissario Governativo, con un territorio che nulla ha a che fare con quello amministrativo che gli verrà successivamente attribuito con il motuproprio del 1 novembre 1825. E’ solo grazie a Leopoldo II che Arezzo diviene capoluogo di provincia, con un suo territorio da amministrare, ben più esteso di quello attuale. Le vicende storiche e postali di Monte Santa Maria e Lippiano, già nel Marchesato di Sorbello, sono riassunte nelle rispettive pagine. Organi e divisione amministrativa del territorio La restaurazione granducale ripropone il modello amministrativo precedente a quello instaurato dai francesi: gli organi amministrativi periferici sono di nomina granducale ed i loro compiti non sono dissimili dai corrispondenti attuali: Le Cancellerie, le Comunità, le valli, la superficie in quadrati, la popolazione al 1833 Alla sua costituzione il territorio della provincia di Arezzo è costituito da 49 Comunità e 18 Cancellerie (1), tra le quali, ora non più presenti: Monte S. Maria, Verghereto, Sarteano, Chianciano, Chiusi, Cetona, Montepulciano, Sinalunga e Torrita. Molto diversa però era la divisione governativa del Granducato mediante la legge del 2 agosto 1838, mercé cui tutta la Toscana fu repartita in cinque governi, cioé, 1. di Firenze, 2. di Livorno, 3. di Pisa, 4. di Siena, e 5. dell'Isola dell'Elba, ed in sette, poi otto Commissariati RR. 1. di Firenze, 2. di Pistoja, 3. di Arezzo, 4. di Grosseto, 5. di Montepulciano, 6. di Volterra, 7. della Rocca San-Casciano, 8 di Pontremoli (2). Con la riforma del 1838 la Comunità di Verghereto è entrata a far parte del Compartimento di Firenze Divisione Amministrativa del Compartimento Aretino raffronto tra gli anni 1825-1848 Ma tutto ciò sparì ... col disposto del motuproprio del 9 marzo 1848 tutto il Granducato fu repartito in sette Compartimenti, 1 . di Firenze, 2. di Lucca, 3. di Pisa, 4. di Siena, 5. di Arezzo, 6. di Pistoja e 7. di Grosseto (2). Con la riforma del 1848 alcune Comunità della Valdichiana vanno a far parte del Compartimento di Siena: Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano, Sarteano, Sinalunga, Torrita. Il 15 aprile 1927 i Comuni di Monterchi (con Le Ville) e Monte Santa Maria Tiberina (con Lippiano) vengono assegnati alla provincia di Perugia (RDL 31/3/1927 n. 468 - G.U. n. 86 del 13/4/1927). Con Legge 3/1/1939 (G.U. n. 28 del 3-2-1939) Monterchi ritorna a far parte della provincia di Arezzo. Nota storico postale L’amministrazione periferica granducale non corrispose territorialmente a quella postale: Sinalunga e Torrita insieme a Chianciano, Chiusi, Sarteano, Cetona e Montepulciano rimasero nell’amministrazione postale del dipartimento aretino almeno fino al 1856 (vedi Almanacco Etrusco) oppure al 1859 (secondo l'Almanacco Toscano). A Lippiano fu assegnato come numero frazionario dell'ufficio il 4-35 fino al 1927, successivamente il n. 46-386. La divisione governativa e giudiziaria del compartimento aretino L’amministrazione periferica governativa e giudiziaria granducale è articolata in quattro Governi provinciali diretti da Governatori residenti in Siena, Livorno, Pisa e Portoferrajo, ciascuno di loro è affiancato da un consultore avente il titolo di Auditore del governo, il quale riunisce nella sua persona “pel giudiziario” le attribuzioni dei vicari regii. Il Commissario regio in Arezzo, per la materia economica estende la sua giurisdizione a tutto il territorio aretino a lui attribuito, per quella criminale: a tutto il suo Vicariato, infine in fatto di polizia e buon-governo esercita la sua giurisdizione nei Vicariati di Poppi, Monte San Savino, Castiglion Fiorentino, Cortona, San Sepolcro, Anghiari, Pieve S. Stefano e Sestino. Circondario Ruota Civile d'Arezzo con i suoi Tribunali Subalterni nel 1836 Vicariati dipendenti da altri Tribunali, ma facenti parte del Circondario di Arezzo
Con motuproprio del 2 agosto 1838 vengono modificate le attribuzioni dei potestà, dei vicarj regii e dei tribunali di 1° istanza, questi ultimi hanno giurisdizione criminale in tutti quei casi dove la pena massima è l’esilio, hanno giurisdizione civile e giudicano collegialmente e inappellabilmente nei casi dove la pena massima è di lire 800 e sugli appelli delle sentenze dei vicari e potestà. Il Vicariato regio di San Giovanni è posto sotto il Governo di Firenze, viene soppressa la Potesteria di Bucine perché riunita a quella di Montevarchi, mentre quella di Castel-Franco di Sopra è riunita a quella di Terranuova. NOTE: 1) - Anche se poi Emanuele Repetti in Compendio Storico di Firenze (vedi bibliografia), a pag. 380, annovera 48 Comunità e 17 Cancellerie. 2) - Emanuele Repetti, Compendio Storico di Firenze, Firenze dalla Tipografia Tofani, 1849, pagg. 380 e segg. 3) - La Toscana dal Granducato alle Regione: atlante delle variazioni amministrative territoriali dal 1790 al 1990, Giunta regionale toscana - Marsilio Editori, Venezia, 1992 Bibliografia: - Emanuele Repetti, Compendio Storico di Firenze, Firenze dalla Tipografia Tofani, 1849. - Emanuele Repetti, Dizionario Geografico Fisico storico della Toscana, Firenze 1833, ristampa anastatica Soc. Multigrafica Editrice (Roma), vol. I pag.112 e segg.
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