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Dalla collettoria BECCIA all'ufficio postale VERNA, passando per SANTUARIO VERNA (1896-2017) |
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di Alberto Càroli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PERCORSO: Uffici di posta nella vecchia e nuova provincia di Arezzo > questa pagina AGGIORNAMENTO del 11-01-2022 Nel Bullettino del ministero delle poste e dei telegrafi n.XVIII del 1896, al paragrafo 381 Variazioni nell'elenco degli ufizi postali e telegrafici e delle collettorie, pag.590, viene pubblicata la notizia dell'istituzione della collettoria di 1ª classe di BECCIA, aggregata all'ufficio postale di 2ª classe di Bibbiena (distante 11 chilometri), nel circondario o distretto di Arezzo (1). Parrebbe tuttavia aver iniziato l'attività soltanto i primi giorni di agosto 1898 (2).
Si conosce l'uso del datario tondo-riquadrato solamente nell'anno 1900 (17/8 Monticini, 19/8 Caroli e 25/10 Alfani). Anche questo cambio di denominazione è riscontrabile sul Bullettino del Ministero delle poste e dei telegrafi (4):
Il datario BECCIA viene sostituito da analogo tondo-riquadrato indicante VERNA di cui si conosce l'uso dal 1901 al 1921 (5) (fig.3).
Nell'impronta del datario italiano è leggibile solo il giorno e il mese (27/4) mentre il datario di arrivo a Lesquin esprime la data completa di arrivo 29-4-35. Nell’impronta SANTUARIO VERNA del 1935 (prima data conosciuta di tale bollo) non è leggibile la parte destra del gruppo datario. Si potrebbe supporre che lì ci fosse l’indicazione dell’era fascista, come effettivamente presente e leggibile in altra impronta del 2.9.1935 del medesimo bollo (fig. 8a).
In epoca repubblicana questo bollo è sempre stato impresso senza era fascista, come previsto (Fig. 8b). Lo spazio non è mai stato occupato da indicazione dell’ora (superflua per tale stabilimento postale) né da trattini orizzontali o “tasselli rettangolari” facenti parte della corona mobile contenente anche i numeri (arabi e/o romani). Il gruppo giorno/mese/anno è stato riscontrato sia allineato a sinistra che distribuito sull’intera larghezza dello spazio disponibile del bollo, opzioni rese fattibili con il diverso montaggio delle varie corone contenenti gli anni romani dell’era fascista (o da similari corone sostituite a queste).
La precisione del tratto dell'impronta può far presumere che fosse in uso da non molto tempo. Questo datario è stato utilizzato sicuramente fino al 23 luglio 1969 (fig.9) epoca in cui furono introdotti i datari codificati caratterizzati dalla indicazione del CAP e dalla presenza del corno di posta, simbolo della posta delle lettere. Il secondo datario indicante il santuario di cui è stato dotato l'ufficio è conosciuto usato dal 20 luglio 1971 fino al settembre 1980 (fig.10).
Non è stata trovata traccia ufficiale riguardante l'istituzione, cambio di denominazione e chiusura dell'ufficio postale SANTUARIO VERNA. Al santuario, sotto il lato est del porticato della basilica si trova murata una cassetta per le lettere in ghisa non più operativa (6) (fig.12) come evidenziato dalla presenza di rivetti che bloccano sia l'inseri-mento della corrispondenza che lo sportello per il prelievo della medesima. Sicuramente fino agli an-ni '80 del secolo scorso era funzionante come dimostrato dalla fig.11 risalente al 1986.
Qualora fosse esistito un ufficio postale al santuario la cassetta delle lettere sarebbe stata collocata adiacente alla porta d'ingresso dei locali adibiti a stabilimento postale. Il posizionamento attuale, riscontabile anche in vecchie immagini (figg.13-16), darebbe conferma a quanto riferito da fra Michele Maria Pini. Adiacente alla cassetta delle lettere non sono presenti locali che potevano essere stati utilizzati per scopi postali.
L’occasione di questo aggiornamento si presta anche per mostrare la piastra d’impostazione in arenaria riportante l’indicazione “POSTE” sotto l’apertura per l’inserimento delle corrispondenze da inoltrare, e il simbolo francescano (croce, braccio di Cristo e braccio di S.Francesco) al di sopra della stessa fessura.
In tutto il territorio comunale fino al 1960 non esistevano posti telefonici pubblici abilitati al servizio fonotelegrafico a tariffa fissa o al servizio "fonotel" (8). Impronte di datari utilizzati dall'ufficio postale di VERNA:
Le uniche impronte di bolli sicuramente apposte al santuario sono due. Una, non postale (fig.23), applicata sulle cartoline acquistate al santuario dove nella rivendita di oggetti ricordo si trovava un contenitore (una "cassetta postale" non ufficiale) in cui potevano essere inserite le cartoline da spedire. La seconda (fig.24), postale, utilizzata il 17 settembre 1982, in occasione del settimo centenario delle stimmate di S.Francesco.
NOTE: 1) - Già nel quarto trimestre del 1874 risulta essere stato istituito un servizio rurale a Chiusi in Casentino, come pubblicato sul Bullettino postale n.1 del 1875 pag.41. Non si conoscono tuttavia i dettagli del servizio. 2) - P.Saturnino Mencherini ofm, Guida illustrata della Verna, tipografia del Collegio di S.Bonaventura, Quaracchi, 1907, pag.31. 3) - M.B.Barfucci, Il monte della Verna. Sintesi di un millennio di vita, Edizioni "La Verna", Città di Castello, 1982, pag.240: da Cronaca Conv. Verna, 1898-1901. 4) - V.Alfani, Catalogo dei tondo-riquadrati di Toscana, s.n.t. e D.Prudenzano, Il Nuovo Gaggero. Catalogo dei bolli tondo-riquadrati del Regno d'Italia, 2016, Vaccari, Vignola, 2016, pag.168. 5) - Bullettino del ministero delle poste e dei telegrafi n.XXIV del 1900, paragrafo 602 Variazioni nell'elenco degli ufizi postali e telegrafici e delle collettorie, pag.973. 6) - http://www.ilpostalista.it/bucalettere/laverna.htm (consultazione del 25.6.2017). 7) - Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, parte seconda, 1° supplemento al n.16, 1° giugno 1964, Classifica generale degli uffici locali e agenzie con effetto dal 1° aprile 1963, pag.29. 8) - Elenco dei posti telefonici pubblici abilitati al servizio fonotelegrafico a tariffa fissa, in Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni - Parte seconda, 1° supplemento al n.29 dell'11 ottobre 1958, pagg.9-48 e Elenco dei posti telefonici pubblici abilitati al servizio "fonotel", in Bollettino ufficiale del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni - Parte seconda, 3° supplemento al n.5 dell'11 febbraio 1961, pagg.10-54. |