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Caserme: Cadorna – Corsi | ||||||||||
di Roberto Monticini | ||||||||||
PERCORSO: Le caserme militari in Arezzo (fino agli anni '50) > questa pagina > Caserma Cadorna: cenni storici ed immagini Ultimo aggiornamento: 10-05-2021 - altre presenze militari nella caserma: immagini del 1939 (artiglieria) e 1944 (Wehrmacht) La Caserma Cadorna La mia generazione se la ricorda con ingresso da Via Petrarca ma, nel 1933, quando fu completata aveva ingresso da Via Garibaldi. Il complesso militare fu reso fruibile già prima del suo completamento.
L’area in cui avvenne la costruzione, anche questa volta, fu creata con l’abbattimento di edifici sacri, la chiesa ed il monastero di S. Chiara Novella o delle Murate. Se pur vero che erano in forte stato di abbandono tanto che, nel gergo popolare il luogo veniva chiamato “Conventaccio”, è altrettanto vero, come scrive Angelo Tafi, “presa la stolta decisione di tutto abbattere si poteva almeno far adoperare il piccone con un po’ di riguardo... Non lo si fece”.
La costruzione della caserma ebbe inizio nel 1930. Nelle cartoline esposte possiamo vedere che il complesso militare occupava tutto il fronte di Via Garibaldi dalla Chiesa della Santissima Trinità fino all'angolo di Via Porta Buia, il medesimo complesso, in altre fotografie, viene descritto come fronte delle Caserme Corsi e Cardorna. Questo può solo significare la presenza di due corpi militari tra loro distinti. Abbiamo testimonianza che la caserma nel 1937 era sede sia del 70° che dell'87° Reggimento Fanteria. Quest'ultimo era stato costuito ad Arezzo il 9 marzo del 1937 e la cartolina diretta al 70° è del 10 aprile dello stesso anno, pertanto i due corpi militari, anche se per un breve periodo, hanno condiviso la medesima caserma.
Possiamo supporre che la Corsi e la Cadorna ospitassero l'una e l'altra i due distinti reggimenti oppure che la Corsi potesse essere il nome dell'edificio che ospitava il Comando e Distretto militare, anche questo allocato in Via Garibaldi, in luogo di un monastero e di una chiesa gestite dalle Agostiniane di S. Caterina, è l’immobile angolo con Via Porta Buia, all’attuale n. 157, ma che si allungava fino alla Caserma Cadorna. L’immobile, passato allo Stato, fu adibito a caserma e distretto militare, fino a quando non fu trasferito nella Caserma Italia. La caserma ha anche ospitato corpi militari diversi da quelli citati, ecco alcune testimonianze della loro presenza:
Bibliografia: Quanto nello scritto è riferito ad Angelo Tafi, vedi:
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