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Barullo - Capezzine - Centoia L'ufficio postale e le corrispondenze |
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di Roberto Monticini | |||||||||||||||||
PERCORSO: Tutte le schede > Uffici di posta nella vecchia e nuova provincia di Arezzo > questa pagina VAI AL > Catalogo dei bolli di Barullo - Capezzine - Centoia NUMERO FRAZIONARIO: 4-8 AGGIORNAMENTO 01-11-2022: CENTOJA (Centuria) nella Val di Chiana. Casale che ha
dato il titolo alla parrocchia di S. Cristofano della villa di
Centoja, nel piviere di S. Niccolò a Cignano, Comunità
Giurisdizione Diocesi e miglia toscane 5 a ostro-libeccio
di Cortona, Compartimento di Arezzo. L'ultimo dato sulla popolazione che sono stato in grado di trovare, è riferito ad una popolazione calcolata sui dati del Censimento del 1971, che assegna 159 abitanti al centro abitato e 753 a quelli residenti nelle case cosiddette sparse. L'Ufficio Postale di Centoia La frazione di Centoia a partire dal 1° agosto 1890 e fino al 2012, è stata sede di un Ufficio Postale e, da quanto sono riuscito ad appurare, ha modificato nel tempo il suo nome identificativo ben 3 volte ed ha trasferito la propria sede in almeno 4 diversi indirizzi. Il Bullettino n. VII del 1890 comunica la data di apertura dell'U.P. di 2ª classe di Barullo: Nell’Elenco del 1913 lo troviamo iscritto come Ricevitoria di 1ª classe, con numero frazionario 4-8, dall'Elenco del 1922, apprendiamo che risulta aver assunto la nuova denominazione di “Capezzine” e l'Ufficio ad essere stato declassato a Ricevitoria di 2ª classe: in quella sede hanno operato Canei Olimpio come Ricevitore fino al 1925 e Mennucci Enrico che, nel 1935, viene insignito del titolo di Cavaliere. Nell'elenco del 1938 risulta declassato a Ricevitoria di 3ª cl., con la riforma postale del 1952, l'Ufficio è Agenzia postale, nel 1981 (2) è Ufficio di minore entità, ed ancora una volta, il 1° gennaio 1988, cambia nome: Centoia. L'Ufficio viene soppresso nel dicembre 2012. Giunto in loco, dopo aver parcheggiato la macchina nel piazzale antistante l’edificio, immediatamente rilevo la mancata esistenza della porta di accesso all'Ufficio, trovandovi invece una finestra con accanto l'entrata del bar, né la cassetta delle lettere, né l'insegna avevano lasciato traccia della loro trascorsa residenza. Avvistato un camionista che usciva dal bar lanciando un confidenziale saluto agli astanti, ho colto l’occasione per interpellarlo su dove fosse l'ufficio postale: lui di rimando mi ha risposto: - è stato chiuso, ultimamente era sempre più chiuso che aperto anche a seguito di rapine, vada a chiedere al barista che lui le sa dire tutto - ringraziatolo, mi sono affrettato ad entrare e, ordinato un caffé, ho avviato una piacevole ed interessante conversazione con il barista, che, con affabilità ha accettato di rispondere alle mie numerose domande. Il signor Barista si è rivelato essere una persona davvero informata sulle vicende dell'ufficio ed insieme abbiamo ipotizzato con debita cognizione la storia della vita di questo ufficio postale; quando esso fu aperto, nel 1890, aveva nome Barullo, molto probabilmente designazione veicolata dal nome della località ove era ubicato, oggi mi aggiorna il Signor Barista, è il nome identificativo della via. Lo stabile che ospitava l’Ufficio era posizionato davanti a quello che oggi è l'ISIS Angelo Vegni (punto 1 nella cartina), Istituto sorto nel 1886 e popolarmente conosciuto come Istituto “Le Capezzine”. Nel 1883 moriva il Comm. Ing. Vegni il quale con il Codicillo del Testamento olografo (Nomino, istituisco e voglio che sia mio universale erede un Istituto Agrario sotto il titolo di Istituto Vegni - scuola pratica di Agricoltura - da fondarsi e avere sede nella mia fattoria delle Capezzine) aveva nominato il Prof. Ing. Vannuccio VANNUCCINI (20.11.1853 - 7.8.1901), vita natural durante, esecutore delle sue volontà: impiantare e attivare nella Tenuta “Le Capezzine” una Scuola Pratica di Agricoltura che portasse il suo nome. Alla morte di Vegni avvenuta il 1° Dicembre 1886, tutta l’attività del Vannuccini fu rivolta per la costituzione dell’eredità Vegni in Ente Morale, per l’elaborazione di uno Statuto e dei Regolamenti della nascente Scuola Pratica di Agricoltura. Come sede della Scuola scelse la vecchia Villa Venuti nel podere Barullo di Cortona, appositamente acquistata dal Comm. Vegni poco tempo prima di morire (3). L'Ufficio postale, sempre con sede di fronte all'Istituto, tra il 1916 e il 1922, prese il nome di CAPEZZINE, in data da accertare, fu trasferito in Via Centoia al numero 24 (punto 2 nella cartina), nella medesima casa dove si trovava il negozio di alimentari, che all’oggi, ristrutturato, si presenta alla vista quale gradevole abitazione signorile. Il nostro Signor Barista mi racconta ancora che l'Ufficio, negli anni 1973-74, fu trasferito nella parte più popolosa del paese, nei pressi della Chiesa di S. Maria del Rosario, non ricorda però il numero civico e quindi non può indicarmelo ed altresì io, pur avendo effettuato alcuni tentativi, non sono stato in grado di individuarlo (punto 3 nella cartina). Le note storico - postali sono state redatte con la collaborazione di Alcide Sortino e di Carlo Grossheim. Le corrispondenze
Tema ricorrente delle cartoline illustrate è l'Istituto Agrario "Vegni", è la struttura di maggior interesse per il paese che, come Convitto, ospitava numerosi studenti provenienti da più parti d'Italia. La maggior corrispondenza era quella dei giovani frequentatori dell'Istituto che, lontani da casa, inviavano cartoline illustrate della loro scuola; ne mostriamo alcune, per lo più tratte da siti di aste on line:
Ma l'Istituto Agrario Vegni, riceve anche posta:
NOTE: 1. Emanuele Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, vol. I, Firenze, 1833, pag. 496;
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