introduzione schede aretine il postalista | |||||||||
Sull'impianto di un Reggimento di Fanteria in Arezzo | |||||||||
di Roberto Monticini | |||||||||
PERCORSO: tutte le schede > Caserme e Corpi Militari in Arezzo > questa pagina A Lucio Bassi va il mio plauso per aver rinvenuto questo libretto (sconosciuto ai più) ed il mio più sincero ringraziamento per avermi accordato il permesso di scannerizzarlo e divulgarlo su questo sito, rendendolo così noto a tutti coloro che dedicano parte dei loro interessi culturali alla conoscenza ed all’approfondimento della Storia di Arezzo. Nel 1883 addì 5 febbraio, in Arezzo le forze professionali ed intellettuali componenti la Società, con lo scopo di assicurare un sostegno collaborativo forte alla intensa operatività messa in atto dal Sindaco, si uniscono per organizzare un unico fronte “… senza alcun riguardo alla diversità delle opinioni politiche e religiose che ci dividono; sapendo bene che ove si tratti del decoro e degli interessi della Città, quanti raccolgonsi nella cinta delle sue mura e fuori procedono sempre uniti e compatti come una sola persona” che, per il BENE COMUNE difenda e realizzi quel progetto, perché esso è un’opera utile a risollevare “… il nostro Municipio, relativamente povero per gli aggravi che l'hanno colpito e perché sul reddito accertato de' fabbricati grava l'imposta di L. 49,44, e su quella catastale dei terreni di L. 100 toscane eguali a L. it. 84, l'imposta di L. 62, 19, non risparmiò nè sacrifizi nè spese onde ottenere che nella Città venisse raccolto un discreto presidio militare che desse ai suoi cittadini e specialmente agli operai adeguato compenso e lavoro”. “…I rappresentanti di tutte le Associazioni della Città riuniti in generale assemblea, udito il rapporto sopra trascritto… A voti unanimi raccomandano agli Onorevoli Deputati del Collegio d'interrogare e, occorrendo, interpellare in una delle prossime tornate della Camera il Ministro della Guerra intorno alla mal disdetta Convenzione...” Il documento già in sé rappresenta, una interessante testimonianza storica: il suo contenuto ci informa che un insediamento militare rappresentava un lavoro sicuro per i cittadini e gli operai e, per ottenere questo, si dovevano investire importanti somme; ci indica anche quali fossero i maggiori partiti dell’epoca e quali le Associazioni rappresentate in Arezzo, citandone i loro legali rappresentanti, ma oltre a queste preziose notizie, il testo del documento riporta, richiamati per inciso, accenni di una passata presenza di truppe militari nonché dello stato d’essere delle caserme presenti in città; anche questi riferimenti, apparentemente secondari, risultano invece di fondamentale interesse date le limitate notizie che, negli anni, sono stato in grado di rintracciare su questo argomento. Questo riepilogo rende noto che erano stati predisposti locali per il Distretto militare, che a S. Giusto furono costruite: caserme scuderie e stalle per un distaccamento di artiglierie, che i lavori perdurarono dal 1862 al 1882 ed infine che, “… erano appena trascorsi cinque anni dal suo impianto che al Distretto veniva diminuita la guarnigione... e la caserma S. Giusto rimase deserta poco dopo la breve occupazione di cinque o sei mesi.” Di questa presenza ne abbiamo già trovato memoria in una lettera del 12 novembre 1868. La Piazza d'arme Volere del Comando di Divisione militare di Perugia era che una nuova caserma fosse costruita fuori dalle mura urbane, ma le autorità comunali individuano nel Convento di S. Maria Novella il luogo migliore per la Piazza d'arme e per le sistemazioni provvisorie. L'estratto successivo, sempre parte contenuta nel Resoconto, conferma che quelle postazioni, che saranno successivamente le strutture militari poste quasi all'inizio di Via Garibaldi, sono sorte sugli ex Conventi di S. Maria Novella e di Santo Spirito. Pertanto risulta evidente e manifesto che in quest'area erano state già previste: Caserma, strutture provvisorie e Piazza d'arme.
Notizia di una prima presenza stanziale di un Reggimento di Fanteria in Arezzo, la troviamo nel 1903: il 34° Reggimento di Fanteria "Livorno".
|
|||||||||