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Nelle scritture di guerra capita che si esprimano profondi sentimenti legati alla imprevedibilità del futuro e alla indeterminatezza del presente; vaghi pensieri messi per scritto, mandati alle famiglie come presagi, che talvolta, nella realtà di lì a poco, hanno esiti finali nefasti.
Talvolta si scrive a casa ai familiari, agli affetti più cari, e questi scritti rimangono l’ultima testimonianza di un legame profondo.
È quindi con una certa cautela, pensando di disturbare, che ci avviciniamo alle fonti epistolari, così intime, che ci rivelano piccoli episodi e talvolta grandi tragedie.
È il caso di questa corrispondenza scritta da un soldato della Milizia Territoriale, quindi neppure giovanissimo (era nato il 30/7/1908), con una moglie e bimbe che lo aspettavano, e lui a presidiare l’area dell’attuale Slovenia attorno a Trieste. Scrive da Lipizza:
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Lipizza 23-6-43
Carissima Wanda
Domani giorno 25 siamo di nuovo in partenza per Orle
io ho atteso fino ad oggi un tuo scritto, ma invano forse mi attendevi da un giorno a l’altro, ma fin tanto che dobbiamo fare questi spostamenti non è possibile ottenere la licenza per nessun motivo. Nella mia ultima lettera ti dicevo che con tutta facilità sarei tornato il 10 o il 15 di luglio ma invece sarà molto difficile perché andiamo a fare il servizio in polveriera e siamo pochi, perciò ti prego di non farci la bocca, credimi Wanda, dalla rabbia che soffro sono fatto il mezzo, sono proprio inriconoscibile.
Ti prego di dire a Settimio come è che mi debbo comportare e se è valido una mia dichiarazione con il bene stare senza andare da un notaro e senno provi ancora una volta a farmi i fogli e mandarli direttamente a me. Spero di essermi spiegato, ti raccomando di scrivere perche sto in pensiero, io per il momento come salute sto bene e così voglio sperare sara di te e bambine, prendi tanti bacioni piu tanti alle bambine.
Tuo Gualtiero
il nuovo indirizzo soldato Dragoni Gualtiero 98° Bis Bataglione Territoriale 1a comp. Orle Prov. Trieste
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Biglietto postale per le forze armate, in franchigia, da Orle Trieste 24/6/43, arrivato a Ciggiano Arezzo il 26/6/43. |
Il soldato Dragoni Gualtiero, nativo di Civitella in Val di Chiana, appartenente al Plotone Comando del battaglione territoriale, era di guardia alla polveriera sita a Orlek, allora Orle di Trieste, ora oltre confine sloveno. La sua volontà di tornare a casa a Ciggiano non fu mai esaudita. Fu catturato dai Tedeschi alla data dell’armistizio e deportato come I.M.I., come tanti altri soldati italiani, verso i campi di concentramento in Polonia.
Forse già debilitato (sono fatto il mezzo, sono inriconoscibile…), non sopravvisse alle privazioni della prigionia. Il suo nome appare nella stele commemorativa dei caduti del suo paese.
Gualtiero fu trasportato a Zgorzelec/Gorlitz (voivodato della Bassa Slesia), Stalag VIII-A, dove morì il 12 giugno 1944. Risulta sepolto a Bieleny, Varsavia, nel cimitero militare italiano d’onore.
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Presenze nello Stalag VIIIA di Gorlitz (tratto da Giannoccolo) |
Enrico Bettazzi
23-01-2021
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
https://dimenticatidistato.com/2017/page/4/ (cons. 21/1/21)
J. Wilczur, Le tombe dell’Armir, Milano, 1987, p.208
G. Giannoccolo, Gli internati militari italiani nei campi tedeschi 1913-1945, R. Emilia, 1989, p.150
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