introduzione            schede aretine            il postalista
 
  Foiano della Chiana e l'Ufficio Notizie
Enrico Bettazzi

PERCORSO: Le schede > Lettere dal fronte e dalla prigionia > questa pagina

Le vicende belliche portarono ad una evoluzione dei servizi postali a supporto dello sforzo bellico del Paese. Fu dalla prima guerra mondiale, con un esercito di milioni di soldati, che l’esigenza di mantenere i contatti tra il fronte e il Paese divenne necessaria ed impellente. In quel periodo lo Stato preferì far gestire da una associazione collaterale al servizio postale militare tale servizio: nacque quindi l’ Ufficio Notizie, con sede a Bologna.

L'Ufficio per Notizie alle Famiglie dei Soldati di Terra e di Mare sorse nel giugno del 1915 su modello dell’analogo ufficio francese: fu fondato da un gruppo di nobildonne bolognesi, guidate dalla contessa Lina Bianconcini Cavazza, allo scopo di semplificare e soprattutto di accelerare le comunicazioni relative ai militari al fronte tra il Ministero della Guerra e le rispettive famiglie.

L’Ufficio era organizzato in: un Ufficio Centrale (a Bologna per i militari di terra; a Roma per i militari di mare); uffici di Sezione nelle sedi dei Comandi territoriali d’armata e nelle città prossime alle zone di guerra, più quelli territoriali comunali.

Questo modello fu ripreso anche per i periodi posteriori, solo che la gestione fu statalizzata dal governo fascista e il coordinamento venne affidato al Ministero dell’Interno che si appoggiò sulla rete delle Prefetture, le quali tenevano i contatti con gli Uffici Notizie comunali.

Un fortunoso ritrovamento ci permette di analizzare le tipologie di messaggi e comunicazioni riguardanti il servizio, in particolare per il comune aretino di Foiano della Chiana.

Fin dalla Guerra d’Etiopia nel 1935 abbiamo traccia del suo funzionamento: evidentemente in risposta alla richiesta di notizie di un combattente in Africa Orientale l’ufficio centrale romano riempie il modulo di risposta (la cartolina era doppia: richiesta di notizie dall’ufficio periferico e cartolina di risposta da staccare e rimandare al richiedente), comunicando che il caporal maggiore Tavanti Giuseppe, che si trovava presso l’ospedale da campo a Decameré, è guarito e rimandato al reparto (19/12/36). Il modulo (su cartoncino di color arancione) è dettagliato, ci comunica anche che da Asmara, via aerea, la notizia fu inviata in patria il 20/1/37. Il 28 dello stesso mese la notizia viene inoltrata al Comune di Foiano.

Per il maggiore impegno della seconda guerra mondiale lo spettro dei servizi si allarga: l’Ufficio Notizie, utilizzando talvolta modulistica doppia, altre volte cartoline singole per specifici servizi, fornisce notizie più o meno dettagliate utilizzando anche canali innovativi come quelli radiofonici.

Essendo un servizio di Stato le cartoline, sia di richiesta che di risposta, sono con tassa pagata, come riportato sul modulo stesso in un rettangolo sul fronte della cartolina in alto a destra: “Tassa pagata Autorizzazione Postgen IV/I N. 9023 E.F. Luglio 1940-XVIII”.

I moduli presenti con le varianti dei servizi sono, su cartoncino celeste o su cartoncino bianco , stampati dall’Istituto Poligrafico dello Stato. L’intestazione del Ministero dell’Interno appare a stampa su quelli singoli, spediti dall’Ispettorato per i servizi di guerra, Ufficio centrale notizie alle famiglie dei militari chiamati alle armi. Non è presente sui moduli di risposta del modello doppio.

Questi ultimi, spediti per richiesta notizie all’ufficio centrale a Roma, vedono solitamente nella risposta , nella parte retrostante predisposta per il messaggio di risposta, l’apposizione del timbro “PROVVEDUTO”, indicazione che ci dice che la famiglia aveva spedito un messaggio al militare al fronte; nella parte anteriore il modulo prevedeva che si indicasse nella risposta il riferimento del militare destinatario, fonte di preziose informazioni per chi volesse ricostruire biografie o vicende belliche. È infatti predisposto per le note biografiche del militare con l’indicazione del reparto militare di appartenenza e l’indicazione della posta militare di riferimento.

Talvolta nella risposta alla famiglia si riportano notizie dettagliate sulla situazione del militare, indicando, se prigioniero, anche la ulteriore nuova strada obbligata di corrispondenza alla famiglia (in questo caso, i servizi erano gestiti dall’Ufficio Prigionieri della Croce Rossa a Roma).

Sulla falsariga di quel che abbiamo visto anche per la guerra di Etiopia, il Ministero dell’Interno provvedeva ad informare i locali Uffici Notizie della situazione di salute, ove conosciuta, del soldato: in questo caso sul modulo bianco singolo, al retro, venivano riportati i necessari riferimenti personali del militare e sull’altra metà l’indicazione dello stato attuale sanitario con indicazione anche di eventuali ricoveri presso strutture mediche.
Ma naturalmente il progredire delle tecnologie e la necessità di dare comunicazioni più veloci portarono a sfruttare anche la via dell’etere con il ricorso ai messaggi radio: l’utilizzo del servizio “Notizie a casa” fu gestito dall’ E.I.A.R. e veicolato postalmente dal Ministero dell’Interno tramite appositi moduli singoli predisposti, su cui venne anche stampato che trattavasi di “servizio urgente”.

Al fronte della cartolina , spedita all’Ufficio Notizie locale, vi è l’indicazione stampata della ricezione del messaggio radio inviato dal militare, con aggiunta della data della trasmissione; al retro un breve messaggio stampigliato con timbro veniva integrato dal nome del soldato, talvolta aggiungendo brevi ulteriori comunicazioni rilasciate via etere.

È questa una importante nuova traccia postale del servizio che Giuseppe Marchese, nel suo secondo volume dedicato alla posta militare della seconda guerra mondiale, nel capitolo dedicato alle Radio Combattenti, aveva testimoniato per il canale di trasmissione relativamente solo al periodo post invasione alleata della penisola (i soldati indirizzavano le richieste di trasmissione tramite una normale franchigia spedita alla PM9, referente dello Stato Maggiore dell’Esercito). Evidentemente il Ministero della Guerra passava poi la comunicazione a quello dell’Interno, con l’inoltro che abbiamo annotato in precedenza.

L’epistolario rintracciato, oltre a darci notizie più precise dell’importante servizio svolto dall’Ufficio Notizie anche per la seconda guerra mondiale, fornisce una testimonianza dello sforzo che la comunità di Foiano della Chiana sostenne per il mantenimento dei rapporti familiari della propria comunità.

Enrico Bettazzi
06-03-2021

BIBLIOGRAFIA

G.MARCHESE, La posta militare italiana 1939/1945, 2° volume, Trapani, 2002.

Immagini dalla collezione dell'autore

Cartolina Ufficio Notizie – risposta- utilizzata per la Guerra di Etiopia. Da Roma 28/1/1937.

Cartolina risposta inerente notizie del militare Anselmi Angiolino, PM54 (A.S.) Fronte- retro.

Cartolina risposta con messaggio standard al retro. Presenza di timbri dell’Ufficio centrale e della firma del suo responsabile.

Risposta per Giovan Battista Bassi, nella Div. Sahariana, 350 Rgt. Ftr., PM XIUPC (A.S.).

Risposta per Marino Angioli, Div. Centauro, PM 212 (A.S.)

Risposta per Vittorio Presentini, Sanità Ospedale da Campo 811, PM 44 (A.S.)

Risposta per Vladimiro Angioli 559 Gruppo Corazzato Centauro Semoventi, PM 600 (Tunisia)

Risposta per Dino Dringoli, Raggruppamento Sahariano Genio Artieri, PM 214 (Tunisia)

Cartolina giunta alla Prefettura di Arezzo che la inoltra all’Ufficio Notizie di Foiano. Timbri della postalizzazione ad Arezzo e a Foiano; timbro amministrativo della Prefettura.

Retro della medesima con comunicazione sanitaria da Abbazia (Fiume), OdC 48; notizie di Giorgi Eugenio PM 118 (Jugoslavia).

Cartolina per comunicazioni a mezzo radiotrasmissione.

Retro della medesima. Il marconista Gosetti Arnaldo “assicura di star bene e invia saluti e baci ai suoi cari”.

Il geniere Magi Geloso manda il messaggio standard.

Il capo squadra Biagini Michele aggiunge al messaggio standard una ulteriore annotazione.

Il fante Rossi Lino manda il messaggio standard. In questo caso l’Ufficio Notizie di Foiano della Chiana fa apporre presa visione al parente del militare, per conferma del servizio svolto.

Cartolina con messaggio del caporale Zadi Livio. Presa visione del parente.

Cartolina con messaggio del fante Tavanti Angiolo. Presa visione del parente.