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Saluti alla Federazione di Arezzo | |
Enrico Bettazzi | |
PERCORSO: Le schede > Lettere dal fronte e dalla prigionia > questa pagina Nella fitta rete di corrispondenze che di solito si instaura durante il periodo di guerra tra il fronte e il paese e viceversa, soprattutto nella seconda guerra mondiale, vi sono corrispondenze che definiremo con un forte connotato politico. In questo caso un fante del 128° Reggimento della Divisione Pistoia, fondamentalmente costituita da toscani, scrive ad un esponente del PNF di Arezzo, Roberto Perlini. Roberto Perlini ricopriva allora vari incarichi all’interno della federazione aretina: fu un personaggio locale di spicco come si evince dalla sua biografia che di seguito riportiamo, tratta dalle biografie pubblicate dalla Società Storica Aretina. PERLINI, ROBERTO (Roma, 1 genn. 1901 - Firenze, 21 aprile 1972). Geometra, Maestro di campo della Giostra del Saracino. È uno dei tanti giovani aretini coinvolti nel clima del Biennio rosso, che non hanno conosciuto direttamente la tragedia della guerra e sono cresciuti nel mito della “vittoria mutilata” e del gesto eroico per la patria sul modello dannunziano. Per questi giovani, appartenenti alla piccola borghesia cittadina e spesso studenti, l’assalto ai socialisti, contrari alla guerra e nemici della patria, e la partecipazione alle prime spedizioni punitive, appaiono non soltanto una prova di coraggio e di audacia, ma anche un necessario rituale di passaggio al mondo degli adulti, che sono stati in trincea. Il giovane Perlini, che ha portato a termine gli studi presso l’Istituto tecnico, nella sezione di Agrimensura, partecipa alle prime spedizioni delle squadre fasciste nei paesi della provincia, è tra gli aretini che marciano su Roma e nel 1923 è tra i più giovani membri del direttorio del fascio cittadino. Ricopre varie cariche politiche: ispettore federale (1923-1924); segretario dell’OND (1928-1930); comandante del Fascio giovanile di combattimento (1931-1938); vicecomandante della Legione ONB; ha la qualifica di “ferito per la causa nazionale”. È inoltre decurione della milizia e vicesegretario del sindacato degli agricoltori. Riorganizza i sei gruppi rionali in cui si articola dal 1935 il fascio aretino. Fa parte del direttorio del fascio di Arezzo, di cui è vicesegretario dal 1935 al 1941; è anche ispettore della zona di Arezzo. Sarà infine iscritto al fascio repubblicano, collaborando con l’esercito tedesco di occupazione. È impiegato come geometra presso il Consiglio provinciale delle corporazioni; poi entra all’Ispettorato del lavoro. Svolge le funzioni di maestro di campo della Giostra del Saracino dal 1932 al 1940 e nel settembre 1950, per un totale di diciotto edizioni. Bibl.: ASA, PNF, Fascicoli personali, ad nomen; G. GALLI, Arezzo e la sua provincia nel regime fascista, 1926- 1943, Firenze, CET, 1992; C. DISSENNATI, Le mille lance del Saracino, Arezzo, Badiali, s.d. [ma 1966]. (L. Berti e G. Galli)
“P.M.68 – 12-12-940 XIX
SITOGRAFIA http://www.societastoricaretina.org/biografie/LBGGPerliniRoberto31012014.pdf |
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