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RIGUTINO, UN PAESE IN GUERRA: il soldato Rosi Angiolo |
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Gustavo Cavallini | |||
PERCORSO: Le schede > Arezzo: Posta Militare > Rigutino, un paese in guerra > questa pagina La cartolina postale in franchigia è del tipo 1915, con intestazione e stemma a destra, quest' ultimo si trova fra bandiere, annullata con il bollo di P.M. 100 il giorno 07-05-1918 e con timbro di arrivo del giorno 09-05-1918. Mittente Rosi Angiolo Al Pregiatissimo Gentilis.mo Sig. Pievano
Il nostro compaesano è un soldato della Brigata Livorno. Qui, nessun avvenimento notevole si verifica fino al 15 giugno, allorchè il nemico, iniziata la grande offensiva dall’Astico al mare (battaglia del Piave: 15 - 24 giugno), preceduto da una formidabile preparazione di artiglieria, attacca su tutta la linea, puntando, per quanto concerne la fronte della Livorno, sulla Grottella, su Rocce Anzini e su Col Moschin: mentre sulla Grottella si resiste, la posizione di Rocce Anzini viene perduta ma poi subito ripresa; quella di Col Moschin, invece, occupata dal nemico, resta nelle sue mani. Il giorno dopo la situazione migliora sensibilmente colla riconquista, da parte del IX Reparto d’assalto, coadiuvato da elementi del 34° fanteria, del Col Moschin. Ripresa tale posizione, la brigata, con piccoli reparti e con gli arditi reggimentali, procede alla graduale rioccupazione di gran parte delle posizioni perdute. Il 24 giugno, cessata l’offensiva nemica, si inizia un nuovo periodo di calma, interrotta però il 9 luglio da fortunati colpi di mano, che consentono a nuclei del 33° di impossessarsi brillantemente della q. 800. Dopo pochi giorni il nemico, attaccando ripetutamente il 14 e 15 luglio, tenta riprendere le posizioni contese, ma è respinto con perdite a Rocce Anzini; riesce soltanto ad occupare e mantenere la contrastata q. 800. Il 23 di luglio la brigata si reca in Val Rovina a riposo; rientra poi in linea, nelle stesse posizioni di Val Brenta, il 23 agosto. Il 14 settembre un attacco eseguito dal I/34° sulla destra di Val Brenta e dal I/33° sulla sinistra, attacco preceduto da una breve, ma efficace, preparazione di artiglieria, frutta, di primo slancio, la conquista di q. 800 e della Grottella e la cattura di oltre 300 prigionieri. Il 27 settembre la brigata si raccoglie a riposo presso Bassano, donde l’11 ottobre inizia il trasferimento a tappe nella zona di Montebelluna. Ivi trovasi allorchè, avvenuta il 29 ottobre la rottura della fronte nemica (battaglia di Vittorio Veneto), passa il Piave a Crocetta Trevigiana e si trasferisce a Col S. Martino e poi a Follina, ove la raggiunge l’ordine di cessare le ostilità. Nel periodo considerato l'Ufficio di Posta Militare 100 è dislocato a Solagna (Vicenza) Gustavo Cavallini FONTE Tutta le corrispondenze sono parte della Collezione Bigi e sono tratte dal libro "Rigutino ai suoi figli migliori" di Lucio Bigi - Adolfo Casalini - - Gustavo Cavallini - Massimo Pulitini, edito da IL QUADRANTE Circolo Culturale Filatelico, Selecta Editrice, ottobre 2017; |
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