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Anche per questa lettera non esiste la busta.
Non abbiamo quindi nessuna indicazione militare per quanto riguarda il Reggimento e Arma di appartenenza e nemmeno se è stata spedita da Zona di Guerra.
L’unico indizio è dato dagli Auguri di una Buona Pasqua che il militare invia al Cappellano.
Per curiosità le date dei giorni di Pasqua durante la Prima Guerra Mondiale risultano le seguenti:
04 aprile 1915 (*)
23 aprile 1916
08 aprile 1917
31 marzo 1918
Egregio Signor Cappellano
lei mi scusa, se io le
mando questa mia lettera
e soltanto per domandarle
un piacere, se lui vuolesse?
io le domando soltanto questo
se lui vuole fare un piccolo
vangelo in questa lettera
e soltanto per fare sapere
al popolo di rigutino per
fargli sapere la riconoscenza
che anno i soldati del proprio
paese (e vorei soltanto che
lui mi legga questa mia
lettera, quando lui avra
finito la santa messa)
se il destino non mi colpisce
io giuro di ricompenzallo
al mio ritorno.
io credo che lui sarà
obbediente alla mia
domanda. le riceva i miei
sinceri saluti a lei con le
sue sorelle, augurandele una
buona pascua
e felicita….
Mi firmo
Gabrielli Dante
Arivederlo
(*) La partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale ebbe inizio il 24 maggio 1915, circa dieci mesi dopo l'avvio del conflitto, durante i quali il paese conobbe grandi mutamenti politici, con la rottura degli equilibri giolittiani e l'affermazione di un quadro politico rivolto a mire espansionistiche, legate al fervore patriottico e a ideali risorgimentali. Inizialmente il Regno d'Italia si mantenne neutrale e parallelamente alcuni esponenti del governo iniziarono trattative diplomatiche con entrambe le forze in campo, che si conclusero con la sigla di un patto segreto con le potenze della Triplice intesa.
Durante questo lungo periodo di trattative l'opinione pubblica giocò un ruolo decisionale fondamentale e la scelta o meno di entrare in guerra fu condizionata dalle decisioni delle masse popolari, divise tra interventisti e neutralisti. A conclusione delle trattative, il Regno d'Italia abbandonò lo schieramento della Triplice alleanza e dichiarò guerra all'Austria-Ungheria il 23 maggio 1915, avviando le operazioni belliche a partire dal giorno seguente; l'Italia dichiarò poi guerra all'Impero ottomano il 21 agosto 1915, al Regno di Bulgaria il 19 ottobre 1915 e all'Impero tedesco il 27 agosto 1916.
Gabrielli Dante non risulta caduto in guerra.
Gustavo Cavallini
27-06-2022
FONTE
Wikipedia L’enciclopedia libera
Tutta le corrispondenze sono parte della Collezione Bigi e sono tratte dal libro "Rigutino ai suoi figli migliori" di Lucio Bigi - Adolfo Casalini - - Gustavo Cavallini - Massimo Pulitini, edito da IL QUADRANTE Circolo Culturale Filatelico, Selecta Editrice, ottobre 2017 |