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RIGUTINO, UN PAESE IN GUERRA: il soldato Giovanni Goti |
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Gustavo Cavallini | ||||
PERCORSO: Le schede > Arezzo: Posta Militare > Rigutino, un paese in guerra > questa pagina Con il nostro Pievano corrispondeva anche il soldato Goti Giovanni. La cartolina postale in franchigia è del tipo 1915, con intestazione e stemma a destra, quest' ultimo si trova fra bandiere, annullata con il bollo del Comando di Taranto, partita dall’Ufficio Postale di Otranto (Lecce) il 12-03-1917 avente bollo lineare della Piazza Marittima di Taranto e bolli di censura. Timbro di arrivo dell’U.P di Rigutino: il 15-03-1917.
Alcuni giorni dopo, undici per la precisione, abbiamo una nuova corrispondenza da parte di Goti Giovanni.
Per gran parte del 1917 il fronte albanese rimase stazionario: gli italiani compirono periodiche missioni di bombardamento aereo sulla base austro-ungarica di Durazzo, ma non tentarono alcuna grande operazione terrestre; alla fine di ottobre, davanti alla catastrofica ritirata seguita alla sconfitta nella battaglia di Caporetto, fu avanzata la proposta di richiamare in patria il corpo di spedizione dislocato in Albania, ma anche per via dell'opposizione dell'alto comando della Marina, che riteneva di vitale importanza per il mantenimento del blocco del canale di Otranto il possesso di Valona, e dello stabilizzarsi della situazione sul fiume Piave la proposta venne lasciata cadere. L'Armata alleata in Oriente riprese i suoi attacchi al fronte bulgaro, e tra il marzo e il maggio 1917 una serie di operazioni interessò l'area tra il Lago di Ocrida e il Lago Prespa, al confine tra l'Albania e la Macedonia (la cosiddetta "seconda battaglia di Monastir"): il terreno guadagnato dai francesi andò in gran parte perduto in contrattacchi dei reparti bulgaro-tedeschi e l'azione si concluse con un insuccesso per gli Alleati. Un limitato successo fu ottenuto il 7 settembre 1917, nel settore del Lago di Ocrida: un gruppo divisionale francese, appoggiato da circa un migliaio di albanesi della Repubblica di Coriza, lanciò un vittorioso attacco contro le linee bulgare che portò alla cattura della città di Pogradec; i ripetuti insuccessi riportati sul fronte di Salonicco, oltre al desiderio di ricucire i rapporti con gli Alleati, portarono il 14 dicembre 1917 al richiamo in patria del generale Sarrail, rimpiazzato dal generale Adolphe Guillaumat a sua volta sostituito, il 17 giugno 1918, dal generale Louis Franchet d'Espèrey. La dislocazione dell'Ufficio di Posta Militare 1° delle truppe di Occupazione , da dove è partita la cartolina, è Valona. Goti Giovanni non risulta caduto in guerra. Gustavo Cavallini FONTE Tutta le corrispondenze sono parte della Collezione Bigi e sono tratte dal libro "Rigutino ai suoi figli migliori" di Lucio Bigi - Adolfo Casalini - - Gustavo Cavallini - Massimo Pulitini, edito da IL QUADRANTE Circolo Culturale Filatelico, Selecta Editrice, ottobre 2017 |
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