introduzione            schede aretine            il postalista
 
  L’incidente a Camucia
a cura Gustavo Cavallini

PERCORSO: Le schede > AREZZO racconta > questa pagina

 

DA “SUPPLEMENTO DELL’ETRURIA”

Il gravissimo disastro ferroviario di questa notte a Camucia

IL FATTO

All'1 e 3/4 ha deviato, vicino alla stazione di Cortona, il treno tradotta dei militari G 7 per avaria di scambio di entrata per cause non bene accertate.

Sembra che il disastro, secondo alcune voci che ho raccolto sia dovuto alla presenza di una spranga di ferro caduta dal direttissimo delle 12; sbarra che ha prodotto il guasto nello scambio e che è stata sequestrata.

Pronunzio con riserbo queste voci che ho raccolto nel luogo del disastro, perchè confido che l’autorità giudiziaria saprà far luce completa sulla causa vera del disastro anche per accertare se essa si dovesse a qualche doloso tradimento.

Il macchinista Sig. Giuseppe Bartolini di Firenze che è rimasto incolume ha avuto il sangue freddo e prontezza di spirito nel fermare di scatto la macchina appena ha sentito traballare il tender o vagone di scorta ha pensato a sgangiare il fischio lasciato aperto e che emetteva un sibilo assordante e preannunziante una grave sciagura. il povero fuochista è rimasto schiacciato tra un volano della macchina e un pezzo di vagone che è penetrato in quella dall’urto. Esso che è un certo Chiappi Giusep. è rimasto in ginocchio stretto per il collo dal volano. Fa pietà al vederlo.

Il treno era partito dalla stazione di Calalzo ed aveva raccolto i soldati che provenivano da Cortina ecc. e si recavano a passare in famiglia la loro licenza.

All’urto i vagoni sono rimbalzati e piegati al suolo sfragellandosi. Grida, gemiti dopo il primo stordimento, hanno fatto intendere agli incolumi che bisognava pensare al pronto soccorso. Infatti ufficiali e soldati coadiuvati funzionari della stazione si sono dati subito a scavare dalle macerie i feriti che sono una settantina.

I feriti adagiati in lettighe per mezzo di automobili sono stati portati al nostro ospedale dove hanno ricevuto pronte ed energiche cure.

Fra i feriti noto due ufficiali il sottotenente Marsicani del 92 Fanteria ed il tenente Canfora Carmine del 18 Regg. di sussistenza, che ha riportato la frattura di un femore.

Un soldato Certo Pagano Alfredo di Andrea del 1895 di Gragnano di Stabia, Prov. di Napoli, è morto subito all’ospedale.
Dodici versano su uno stato grave.

Parlando con un ufficiale scampato

Ho abbordato il sottotenente Capone di (Monteverde) il quale è scampato miracolosamente Egli mi ha detto: Verso le 13 io dormivo in un vagone di 1.a classe ero con un mio compagno che pure dormiva alla parte opposta. Ad un tratto ho sentito un gran balzo e mi sono veduto venire addosso dei cuscini che pesavano enormemente perchè sopra vi era cascata anche la cassetta ed i bagagli.

Io mi sentivo soffocare e gridavo aiuto al compagno mio che forse era rimasto in piedi. Egli mi ha aiutato a sollevare la roba che mi premeva e mi ha edotto della disgrazia che avevo già intuito.

Io sono stato uno dei primi che compreso del mio dovere ho soccorso i soldati aiutando gli altri a scavare le macerie e dirigere i lavori per salvare i feriti che gridavano ed invocavano aiuto.

Io, proseguiva il tenente, sono stato al fronte ed ho visto cadere al mio fianco alcuni miei compagni, ma creda che il cuore non mi reggeva al vedere lo strazio di questa notte.

Le autoritÀ sul luogo

Sono subito venuti i Reali Carabinieri di Camucia col loro bravo maresciallo. Essi hanno subito telefonato a Cortona per avere rinforzi.

Sono accorsi subito i C. R. Pretore Giudice Ranauro il Delegato De – Vita, altri Carabinieri ed il Comandante del presidio con i suoi soldati.

Hanno subito provveduto al servizio di sgombero e di soccorso.

Con un treno da Arezzo è venuto il Prefetto Gran Ufficiale Ferrari il Procuratore del Re Andreoli, il Commissario Gueli.

E’ venuto pure da Arezzo dove si trovava per un’ispezione il Gen. Morra il quale ha creduto un dovere di recarsi sul luogo del disastro.

Esso ha noleggiato in automobile e si è recato subito a Camucia prendendo il Comando e la direzione dei soccorsi. Le autorità assicuratesi che i feriti erano tutti estratti si sono recati all’ospedale a visitare i feriti. È venuto pure il Prefetto di Perugia e fra poco arriverà il sotto Segretario di Stato Visocchi.

Mons. Vescovo visita i feriti

Mons. Vescovo ha appreso con vivo rincrescimento l’annunzio del gravissimo disastro si è recato subito all’ospedale, a confortare ed incoraggiare i feriti. Venne ricevuto gentilmente dai dirigenti. Ha offerto subito dei pagliericci per i feriti e venti posti nel nostro Seminario Diocesano. L’atto umanitario di Mons. Baldetti è stato encomiato da tutti.

L’impressioni in cittÀ

I funesti presagi di qualche sciagura erano stati fino dalle primissime ore del mattino, quando un insolito e straordinario movimento di automobili si notava per le vie dell’ospedale. Alle cinque la triste notizia era già diffusa e più tardi si apprendevano i gravissimi particolari. Fu un accorrere di gente sul luogo del disastro e all’ospedale dove le domande s’incalzavano miste a singhiozzi e a sospiri. L’impressione è enorme, il rimpianto generale. Moltissimi sono i volenterosi che hanno offerto la loro opera e la loro abitazione per ogni eventuale bisogno Auguriamoci che tutto valga a mitigare per quanto possibile gli effetti di tanta rovina.

Cause del disastro

Ho interrogato l’egregio e gentilissimo nostro Delegato De Vita e degli mi ha data una versione piú supponibile e piú precisa dalle cause del disastro.

L’ingegnere Ispettore Carreras che ha disposto e diretto il servizio di sgombero credo sia della medesima opinione.

Si dice che un ferro cadendo da un’altro treno, forse il direttissimo delle 12 abbia piegato il manovratore deello scambio ed anche per conseguenza abbia piegato il binario, tanto che la locomotiva è entrata incerta nel binario ed altri vagoni sono entrati in un altro binario. Si è avuto perciò una contorsione del treno che ha deragliato ed ha causato la caduta e frattura dei vagoni. Una perizia più ampia del disastro la daranno tecnici. per ora ci basta escludere il dolo di cui avevamo espresso il dubbio nelle prime righe della relazione.

La gara dei soccorsi

Additiamo all’elogio pubblico la nostra Misericordia la Pubblica Assistenza di Cortona e specialmente la Misericordia di Arezzo che à messo a disposizione del servizio di pronto soccorso e il suo automobile ed i suoi militi diretti dal Sig. Bianchi Virgilio, la Croce Bianca di Castiglionfiorentino. Di più facciamo onorevole menzione dei Sigg. Fierli i quali hanno messo a disposizione il loro automobile e per ben dieci volte sono saliti all’Ospedale per trasportare feriti, il Sig. Nicodemo Roselli che si recò a Castiglioni per ordinare soccorsi di urgenza.

Articolo di D. A. Antonini


ELENCO CADUTI CIVILI

CHIAPPI Giuseppe: fuochista da Firenze
DI MEO Michele: da Rodi Garganico (Foggia)
GRIMO Antonio: da Palazzo San Gervasio (Bari)
SCAVINI Gregorio: da Foggia
SIMONELLI Antonio: da Fondi (Gaeta)
SPANO Raffaele: da Iglesias

ELENCO CADUTI MILITARI

ANTONACCIO Biagio

figlio di Michele, nato il 5 Ottobre 1894 a Sant'Agata di Puglia, distretto militare di Foggia, Soldato 91° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

BICEGLIE Vincenzo

figlio di Lorenzo, nato il 18 Dicembre 1892 ad Apricena, distretto militare di Foggia,Soldato 91° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

CALDERANO Luigi

figlio di Rosario, nato il 20 Ottobre 1894 a Naso, distretto militare di Messina, Soldato 50° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio

CIANCI Domenico

Albo dei caduti: figlio di Francesco, nato il 25 Novembre 1894 a Cerignola, distretto militare di Foggia, Soldato 92° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio

DI CECCO Filippo

figlio di Pasquale, nato il 30 Novembre 1883 a Fara San Martino, distretto militare di Chieti, CaporalMaggiore 91° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

GENTILE Giuseppe

figlio di Angelo, nato il 5 Agosto 1881 a Locorotondo, distretto militare di Bari, Soldato 250° Battaglione M.T., morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio

GIANCRISTOFORO Niccola

figlio di Francesco, nato il 9 Dicembre 1891 a Lanciano, distretto militare di Chieti, Soldato 92° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

GURLIACCI Michele

Albo dei caduti: figlio di Andrea, nato il 1° Ottobre 1891 a Rodi Garganico, distretto militare di Foggia, Soldato 91° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

IULIANI Modestino

figlio di Domenico, nato l'11 Giugno 1891 a Pietrastornina, distretto militare di Avellino, Soldato 50° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

MANCINI Francesco

figlio di Angelo Maria, nato nel 1889 a Veroli, distretto militare di Frosinone, Soldato 59° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio

PAGANO Alfredo

figlio di Andrea, nato il 21 Dicembre 1893 a Gragnano, distretto militare di Nola,Soldato 24° Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

ROMANAZZI Vito

figlio di Giuseppe, nato il 4 Ottobre 1881 a Putignano, distretto militare di Bari, Soldato 250° Battaglione M.T., morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio

RUGGIERO Angelo

figlio di Donato, nato il 29 Ottobre 1894 a Roseto Valfortore, distretto militare di Foggia, Soldato 91° Reggimento Fanteria, morto il 28 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra

SILVESTRI Domenico

figlio di Vincenzo, nato il 12 Aprile 1890 a Vico del Gargano, distretto militare di Foggia, Caporale 54°Reggimento Fanteria, morto il 26 Febbraio 1916 a Cortona per infortunio per fatto di guerra


Fonti:

www.ebay.it
www.storiaememoriadibologna.it
http://www.pietrigrandeguerra.it
www.valdichianaoggi.it

Gustavo Cavallini
15-11-2022