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  Corrispondenze dall’Etiopia alla provincia di Arezzo
Enrico Bettazzi

PERCORSO: Posta Militare > questa pagina > Tra le due guerre

Tra le varie Divisioni spedite in Africa Orientale alla conquista dell’ Etiopia vi fu la Divisione Gavinana, all’epoca costituita su tre reggimenti di fanteria, il 70°, l’ 83° e l’84°.

Questi erano di stanza in Toscana, rispettivamente ad Arezzo, Pistoia e Firenze, ove era anche il comando divisionale. Per questo vi erano molti toscani prelevati da quei distretti militari e pertanto si ritrovano diverse corrispondenze. Non che non vi fossero militari toscani presenti anche in altre unità, ma la maggior parte fu inglobata nella Divisione Gavinana, il che comportò anche una speciale attenzione dei conterranei alle vicende africane.

Il Colonnello Dino Pollacci, al ritorno dal conflitto, scrisse un bel libro di memorie intitolato per l’appunto “Con la Gavinana in africa orientale (1935/1936)” da cui traiamo queste notizie generali riguardanti la dislocazione delle unità prima dell’imbarco, in specifico per le notizie riguardanti Arezzo.

Fu richiamata la classe 1911: il 70° Reggimento ad Arezzo; 2 battaglioni di complementi, il 19° e il 219°, furono acquartierati a Montevarchi; un ulteriore battaglione speciale complementi ( il I°) col Comando , la 5a e la 6a Compagnia ad Arezzo e poi a Castiglion Fiorentino. Ad Arezzo furono acquartierate anche due sezioni lanciafiamme.

Siccome queste unità erano richiamate, in organizzazione per l’invio in Africa, ecco che sul territorio toscano si riorganizzò la divisione (rinominata Gavinana 2), in maniera da riempire i vuoti dovuti all’impresa bellica. Le unità di questa grande unità neonata ebbero nuova numerazione: pertanto ad Arezzo si costituì il 69° Reggimento Fanteria (poi trasferito a Cortona). Il 5 marzo 1935 il 69° Reggimento divenne il 128° fanteria con sede ad Arezzo. L’ 11 marzo anche il 70° Reggimento col resto della Divisione era a Napoli per l’ingresso delle truppe e delle bandiere dei reggimenti. Il 9 aprile 1935, col Piroscafo Gange partirono il Comando della Divisione, il comando del 70° fanteria “Ancona” e i due battaglioni fucilieri dello stesso reggimento. Il 15 aprile il piroscafo giunse nel porto di Massaua: la prima bandiera di reggimento sbarcata in Eritrea fu quindi proprio quella del 70°. Le rimanenti aliquote del reggimento arriveranno poco dopo coi Piroscafi Praga e Colombo.

La divisione, concentrata sul confine tra Eritrea ed Etiopia al comando del generale Nino Salvatore Villasanta, il 3 ottobre passò il Mareb e avanzò in territorio nemico superando forti resistenze nemiche; il 4 ottobre prendeva Adi Abuna ed il 6 conquistava l'importante centro economico di Adua. Nel febbraio del 1936 la grande unità prese parte alla seconda battaglia del Tembien, scontrandosi con forti colonne nemiche nello Scirè e sulle alture di Adi Aimanae, partecipando il 3 marzo all'inseguimento dei nemici in fuga verso il fiume Tacazzè e conquistando Endà Selassiè il 4, Dembeguinà il 5, Adi Aguà il 7, proseguendo il 9 marzo lungo il Tacazzè fino a Debarech ed a Dabat. Il 22 aprile venne sostituita al fronte da un'altra grande unità e si spostò nella zona di Axum-Selaclà a protezione delle retrovie. Terminate le operazioni belliche, venne impiegata nei rastrellamenti nella zona di Adi Ugri-Teramni.

Il ritorno dalla guerra vittoriosa, dopo la proclamazione dell’ Impero, fu un susseguirsi di sfilate e parate nelle città toscane di appartenenza.

Enrico Bettazzi
05/04/2024

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

D. POLLACCI, Con la Gavinana in Africa Orientale. 1935-1936, Pistoia, 1936

https://it.wikipedia.org/wiki/19%C2%AA_Divisione_fanteria_%22Venezia%22

 

Cartolina illustrata da Addis Abeba, affrancata, postalizzata tramite posta militare per Natale 1936 a famiglia Perlini- Arezzo (per notizie sulla figura di Roberto Perlini vedasi https://www.ilpostalista.it/arezzo/arezzo_0337.htm)

Lettera affrancata, via aerea, postalizzata da PM n. 120M Emissione B in data 20.10.36 spedita da sten. Sacchi (74a batteria Artiglieria Endertà); arrivata a Arezzo Centro il 27/10/36. Timbrino 1 del portalettere.

Cartolina illustrata per Terranuova Bracciolini, affrancata, postalizzata tramite PM N. 70 in data 11/1/36.
Timbro di arrivo Terranuova Bracciolini Arezzo datato 28/1/36.

Cartolina illustrata per Arezzo scritta l’ 8/1/1936 da Adua, affrancata, postalizzata tramite PM N. 70 (guller di formato grande in utilizzo all’ upm 70 attribuito alla Divisione Gavinana, uno dei 5 tipi di timbro).

Cartolina illustrata scritta da Addis Abeba il 7/11/1936, affrancata, postalizzata tramite P.M. N. 210 il giorno dopo. Prima spedita a Bagnoro e rispedita ad Arezzo.

Cartolina illustrata per San Lazzaro Arezzo, affrancata, postalizzata tramite il Concentramento Sussidiario PM di Asmara il 14/10/36. Timbrino del portalettere 12.

Due cartoline illustrate, affrancate per cent. 20, per il Dott. Gino Manneschi di Loro Ciuffenna.
La prima scritta da Adua il 22/11/35 e postalizzata tramite P.M.N.70. La seconda scritta da Addis Abeba il 2/10/36 postalizzata tramite PM N.55.

Cartolina in franchigia da vice brigadiere dei carabinieri postalizzata tramite PM N.25, Zona di guerra, 7 ottobre 1935. Per Levanella – Montevarchi dove in arrivo viene apposto timbro in data 25/11/35.

Cartolina in franchigia postalizzata tramite uffcio postale civile di ADI UGRI ERITREA in data 17/8/35 per Poggio- Tegoleto- Badia al Pino.

Cartoline in franchigia spedite da legionario della 202 Legione della I Div. CC.NN. 23 Marzo, rispettivamente al fratello ed alla sorella residenti ad Arezzo. Postalizzate tramite P.M. 101, in arrivo timbrate da timbro u.p. Arezzo Centro. Presenti timbrini portalettere 1 e 10.

28/6/36 Carissima sorella è diverso tempo che non ricevo notizie...sono vicino a Dessiè...qua non si può sapere niente siamo a fare la strada e si spera fra breve tempo di ritornare. abbiamo saputo che le sanzioni sono state cavate...”