introduzione schede aretine il postalista | |||||||
Il maresciallo pilota Lisi di Arezzo e la 141ª Squadriglia di Ricognizione Marittima a lungo raggio |
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Enrico Bettazzi | |||||||
PERCORSO: Le schede > Posta Militare > questa pagina Tra le corrispondenze dell’epistolario Bizzelli, tre cartoline in franchigia ci parlano del maresciallo pilota Donato Lisi, nato ad Arezzo. Stemma della 141ª Sq. RML col motto latino Abscondita praedans in undis (immagine tratta dal web) L’ aeroporto, come tutti quelli della Regia Aeronautica, ebbe un proprio numero identificativo, in questo caso il 453 che lo identificò per tutta la durata della guerra. La 141ª Squadriglia era dal 12 luglio 1941 all’aeroporto di Brindisi; ancora alla data dell’armistizio aveva in dotazione 5 CZ 501 e 2 Cant. Z506 ed era inquadrata nel Dipartimento Marittimo "Jonio e Basso Adriatico" dell' Arsenale Militare marittimo di Taranto. Immagine di un CZ 501 (tratta dal web) Il maresciallo pilota, co-pilota dei grossi velivoli da ricognizione marittima, ebbe più volte scontri col nemico; i caccia avversari avevano quasi sempre la meglio perché meglio armati e più veloci dei robusti, ma lenti ricognitori. Tuttavia l’abilità del nostro pilota gli consentì di riportare a casa la pelle ed anche di conseguire nel lungo ciclo operativo ben due medaglie al valor militare. Motivazione della medaglia di bronzo al v.m. conferita per atto di valore come secondo pilota (sergente maggiore) “Secondo pilota di idrovolante monomotore da ricognizione marittima in missione isolata su mare aperto, attaccato di sorpresa da un velivolo nemico da caccia pesante, con imperturbabile sicurezza coadiuvava il primo pilota nelle ardite manovre per sventare l’attacco e dopo aspro e difficile combattimento costringeva l’avversario doppiamente veloce e meglio armato ad allontanarsi gravemente colpito. Riportava poi alla base con periglioso volo il velivolo gravemente danneggiato, con i serbatoi squarciati ed i comandi degli alettoni recisi dal tiro nemico” La conferma della violenza dello battaglia aerea ci viene riportata anche da fonti britanniche: nello scontro con un Blenheim il velivolo italiano, l’idrovolante CZ501, ricevette 67 colpi, ma dopo un ammaraggio temporaneo, riuscì a ripartire e tornare alla base. La seconda medaglia di bronzo gli venne conferita per il contegno tenuto nelle numerose missioni in mare aperto durante il periodo nov. 1940 – agosto 1941 nel Cielo dl Mediterraneo: “Secondo pilota di velivolo da ricognizione marittima, coadiuvava efficacemente il primo pilota durante numerosissime missioni di guerra. In ogni circostanza dava prova di belle doti di combattente valoroso.” In una delle cartoline , assieme ai soliti convenevoli e saluti, avrà da scrivere : “..sono esausto, ma non mi arrenderò fino alla Vittoria.” Enrico Bettazzi Cartolina in franchigia scritta il 17/3/41, postalizzata tramite l’Ufficio di concentramento postale militare di Bari il 19, giunta ad Arezzo Centro il 21/3/41. Ancora sergente maggiore pilota nella 141ª Sq. R.M.L., zona aerea Ae4 corrispondente appunto all’area pugliese.
Cartolina in franchigia scritta dall’ormai maresciallo pilota (promosso per evidenti meriti di guerra già con due m.b.v.m.) in data 20/12/1941, manoscritto Aeroporto 453 (idroscalo di Brindisi), timbro di PM 3450 che fungeva da concentramento postale a Bari, timbro di arrivo ad Arezzo Centro in data 24/12/1941.
Cartolina in franchigia postalizzata tramite PM 167, assegnata al Comando Base militare di Brindisi. Postalizzata il 1/4/42, manoscritta PM 3450. Presenti vari segni di censura aretina (timbro quadrato numerico del censore AR1, timbro circolare con sigla AR, timbri di prelievo e restituzione).
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA C. DUNNING, Courage alone, Aldershot, 1998 G. MARCHESE, La posta militare italiana 1939-1945. Storia postale, vol.2, Trapani, 2002 |
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