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  Prigionieri di guerra aretini della Grande Guerra
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Campi di prigionia: Germania - Austria - Ungheria nella I G.M. (1)


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Elenco dei campi di prigionia in Germania - Austria - Ungheria nella I G.M.: apri il PDF >>>

CROCE ROSSA ITALIANA Commissione dei Prigionieri di Guerra - Roma - NORME PER I RAPPORTI tra i prigionieri di guerra italiani e le loro famiglie > LEGGI

Tra le altre disposizioni:

I bolli di censura apposti nelle corrispondenze:

All'estero la censura è quella istituita a Vienna.

ALTENGRABOW (GERMANIA)

Da Arezzo, scrive Parigi Letizia il 4.9.1918 al Campo di Altengrabow (Germania), Carte Postale "Correspondance des prisonniers de guerre" (Edita dalla Croce Rossa Italiana Comitato di Firenze), indirizzata al Caporale Parigi Giuseppe 263 Regg. di Fanteria "Carissimo Beppino ieri ti spedì un pacco contenente pasta riso formaggio fagioli sapone sale dadi. L'ultima tua cartolina lo ricevuta in data 30 giugno, ora spero avrai ricevuto altri pacchi...". La parte Risposta della cartolina è compilata dal mittente nell'indirizzo, ma non è stata mai spedita.
Timbri: censura italiana - geprüft NR 5 ALTENGRABOW bollo di verifica del campo di prigionia - R. POSTE / CROCE ROSSA ITALIANA /COMITATO AREZZO/PRIGIONIERI DI GUERRA (in violetto).

CASTELLO LUBIANA (AUSTRIA, poi SLOVENIA)

Immagine del campo contumaciale dei prigionieri italiani e internamento - foto è di Peter Naglic (fotografo), allora presso il castello. in La Repubblica

 


Giuseppe Rossi, internato (civile) nel Castello di Lubiana, il 14.4.1917, scrive alla zia ad Arezzo, utlizzando una cartolina risposta in franchigia "Correspondance des prisonniers de guerre" (Edita dalla Croce Rossa Comitato Firenze). Bollo di arrivo ad Arezzo che risulta illeggibile nel mese e nell'anno (forse maggio o giugno, ma l’anno è sicuramente 17). Presente bollo di censura italiano e R. POSTE / CROCE ROSSA ITALIANA /COMITATO AREZZO // COMMISSIONE DEI PRIGIONIERI DI GUERRA. Scrive: "Pregovi zia fatemi inviare dalla Croce rossa ogni settimana del pane quello che spenderete vi rimborserò.... Anche Annina mi scrive che non riceve mie notizie; Io non so cosa farci. Io ogni settimana scrivo una cartolina poichè non si può di più scrivere.".
In un articolo pubblicato in La Repubblica troviamo scritto: "Non mancano infine nemmeno i prigionieri civili come quel Giuseppe Rossi, commerciante di vini residente in Carniola, che fu arrestato e rinchiuso con tutta la famiglia perché sospetto agli occhi dalle autorità a causa delle sue origini italiane", nella considerazione che il nome Giuseppe Rossi è piuttosto comune, non possiamo affermare che possa trattarsi della medesima persona.
Nel CIMITERO MILITARE ITALIANO di ZALE - LUBIANA vi sono due lapidi che riportano il nome di Giuseppe Rossi, anche in questo caso non siamo in grado di affermare che uno dei due sia il mittente di questa cartolina:



Iosef (Giuseppe) Rossi, internato (civile) nel Castello di Lubiana, il 3 giugno 1917, scrive alla zia ed alla cugina ad Arezzo, utlizzando una cartolina postale in franchigia "Correspondance des prisonniers de guerre", non è noto dove è stata editata. Bollo di arrivo ad Arezzo del 28.6.1917. Presente bollo di censura italiano e austriaco di Vienna.
La cartolina reca in rosso: K.u.k. Kriegsgefangenenlager in MAUTHAUSEN (Ob. - Öst.), a penna è stato cancellato MAUTHAUSEN, sostituito con Lubjana - Austria.
Scrive: "... debbo consigliarvi a non mandarmi più nulla poichè il pane arriva tutto muffito inservibile, tanto che lo dovei gettar perchè imangiabile. Sono sano di salute, salvo molto invecchiato con i capelli tutti canuti! Speriamo che finisca presto questa vita e che tornino tempi migliori.".
Per altre considerazioni mi rifaccio alla cartolina precedente del medesimo internato.

 

DUNASZERDAHELY (UNGHERIA)
È tra i maggiori campi riservati a soli ufficiali ed ai loro attendenti
https://valoremilitare.blogspot.com/2021/02/progetto-20172-prigionieri-degli-imperi_22.html

Da Spoiano (fraz. di Civitella della Chiana - Ar) il 27.7.1916 al Campo di Dunaszerdahely, lettera in franchigia, scritta dalla moglie Emma al Capitano Federico Bonechi, "Mi giunge la tua del 21 giugno con la quale mi fai avvisata che hai ricevuto il telegramma ch'io ti feci in risposta al tuo. ...la tua posta impiega per giungere a me più di un mese, ossia circa settanta giorni... T'invierò al più presto il berretto che mi chiedi, le mutande da inverno ed altra biancheria pesante... ti prego di essere breve nelle tue lettere, come mi è stato avvisato, altrimenti non vengono mandate. Ti manderò anche quei librettini di filosofia, chimica.".
Timbri: censura italiana e di Vienna - A matita 28 settembre 1916, presumibile data del ricevimento della lettera.


Da Spoiano (fraz. di Civitella della Chiana - Ar) il 24.8.1916 al Campo di Dunaszerdahely, cartolina postale italiana spedita in franchigia, scritta dalla moglie Emma al Capitano Federico Bonechi, "... Anche l'ultima tua cartolina in data 17 luglio mi è giunta il 23 agosto e molte ne vanno smarrite. Per questo fatto non so regolarmi se ti giungano i pacchi che ti invio. ...".
Timbri: censura italiana e di Vienna - A matita 27 sett 1916, presumibile data del ricevimento della lettera.


Da Arezzo il 12.12.1916 al Campo di Dunaszerdahely, lettera in franchigia, scritta dalla moglie Emma al Capitano Federico Bonechi, "Oggi ti spedisco un pacco... troverai libri, Kg. 1 1/2 di gota, N° 6 paia di calzini dei quali quattro paia di cotone e due paia di lana... Ancora non ho ricevuto riscontro del pacco che t'inviai contenente le pantofole... e l'altro con la pasta che ti feci fare a Spoiano?... Dimmi se hai ricevuto la stoffa di velluto per la nuova divisa...".
Timbri: censura italiana e di Vienna - A matita 16 febbraio 1917, presumibile data del ricevimento della lettera.
Timbro a chiusura della lettera:

R. POSTE / CROCE ROSSA ITALIANA /COMITATO AREZZO
COMMISSIONE DEI PRIGIONIERI DI GUERRA

 


Da Arezzo il 16.1.1917 al Campo di Dunaszerdahely, cartolina risposta "Service des prisonniers de guerre" (Edité par la Croix Rouge Hongroise), scritta dalla moglie Emma al Capitano Federico Bonechi, "Oggi ti ho spedito un pacco contenente Kg. 2 di pasta una buatta (boatta dal francese: boîte = scatola) di conserva da un chilo, una scatoletta di tonno, un'altra di acciughe e l'altra di carne in conserva... Carlino va a scuola al Giardino d'Infanzia ammesso alle Normali. Credi ha già imparato qualcosa...".
Timbri: R.POSTE CROCE ROSSA ITALIANA - COMITATO DI AREZZO, censura italiana e di Vienna - A matita 12 febbraio 1917, data del ricevimento della cartolina.


Dal Campo di Dunaszerdahely, cartolina risposta "Correspondance des prisonniers de guerre" (Edita dalla Croce Rossa Comitato Firenze), scritta dal Capitano Federico Bonechi alla moglie Emma, "non mi è ancora giunto il pacco 23, del 26 aprile... Spediscimi qualche altro paio di calze, quella giubba grigio verde... Ricordati della tintura di iodio". La cartolina è diretta ad Arezzo la data non è leggibile, è stata scritta il 16 giugno 1918.


Dal Campo di Dunaszerdahely, cartolina risposta "Correspondance des prisonniers de guerre" (Edita dal Comitato di Assistenza ai Prigionieri di Guerra Italiani - Via Palermo N. 10, Milano), scritta dal Capitano Federico Bonechi alla moglie Emma, "Finalmente oggi ricevo il primo pacco di pane da Firenze e speriamo che continuino a mandarmelo.". La cartolina perviene ad Arezzo il 26.8.18, dopo che è stata scritta il 26 giugno dello stesso anno.

Dal Campo di Dunaszerdahely, cartolina "Correspondance des prisonniers de guerre", scritta dal Capitano Federico Bonechi alla moglie Emma, dove lamenta che "il primo pacco di pane da Firenze spedito il 18 aprile è in parte ammuffito. Reclama presso il Comitato, e se non ti è possibile spedirlo direttamente, abbonami alla Croce Rossa di Milano o di Bologna, perchè certamente da Firenze non lo spediscono, giacchè tutti se ne lamentano". La cartolina perviene ad Arezzo il 18.9.18, dopo che è stata scritta il 14 luglio dello stesso anno.

 

MAUTHAUSEN (AUSTRIA)
Durante la prima guerra mondiale (1914 - 1918) gli austriaci aprirono un primo campo per prigionieri di guerra a est di Mauthausen per lo sfruttamento della cava di Wiener-Graben, un granito usato per pavimentare le strade di Vienna. In esso, russi, serbi, italiani raggiunsero la cifra di 40 000 internati, e circa 9 000 di loro vi persero la vita, tra i quali 1 759 italiani che vi morirono di fame e stenti. Un cimitero di guerra internazionale è dedicato alla loro memoria.
(Wikipedia)

Cartolina "Kriegsgefangenen-Korrespondenzkarte" (cartolina per Corrispondenza prigionieri di guerra), scritta da Botarelli Zulimo, II Campo di concentrazione, baracca 71, numero prigioniero 3071, il 2 settembre 1916, dal Campo di prigionia di Mauthausen, alla cugina Forzoni Irma - Levane. Nel testo solo convenevoli.
Timbro del campo di concentramento di Mauthausen con datario 2 sep.1916, timbro "ITALIEN", bolli di censura di Vienna e della Commissione PRIGIONIERI DI GUERRA in Roma.

 

Busta spedita dal Campo di Mauthausen al Comando del deposito del 70° Regg.to Fanteria Arezzo, dove arriva il 26.1?.17.
Nominativo del mittente strappato.

Cartolina "Correspondance des prisonniers de guerre", scritta dal Sottotenente Virgilio Ciampolini, dal Campo di prigionia di Mauthausen, alla madre Divina, il 19.12.1917. La cartolina sarà recapitata a Foiano della Chiana il 21.02.1918.
Timbri vari di censura del Campo, di Vienna ed in Italia.



CAMPI DI SMISTAMENTO DEI PRIGIONIERI

K.u.K. kriegsgefangenen Station V. (Vienna oppure Villach?)

Cartolina Postale "Correspondance des prisonniers de guerre", scritta dal Sottotenente Medico Sestini Dott. Corrado, il 3 agosto 1918, alla madre Emma in Pergine (Valdarno).
Il dott. Sestini Corrado era nato a Pergine il 1/12/1892, ha insegnato come libera docenza all'Università di Firenze in Patologia generale. Non risulta tra i caduti nè tra i decorati.
Postfach 1433 sta ad indicare un indirizzo convenzionale per il concentramento postale, in attesa di una destinazione definitiva del prigioniero, che infatti scrive: "Quanto all'indirizzo quello che troverai scritto qui appresso non sarà più, fra qualche giorno, preciso perchè so sicuramente che cambierò residenza. Ad ogni modo dal nuovo posto cercherò di telegrafare per farti sapere dove devi spedire pacchi e lettere."
Bollo di censura di Vienna, Bollo di censura VERIFICATO della Censura Militare Prigionieri di Guerra in Roma, bollo di arrivo a Pergine del 23.9.1918. La Cartolina RISPOSTA risulta inutilizzata.

 

Dove diversamente non indicato, le corrispondenze sono nella mia collezione.

Ringrazio Enrico Bettazzi per la consulenza gentilmente fornita.

 

NOTE:

https://www.riccardoravizza.com/index.php/articoli/prima-guerra-mondiale/529-elenco-campi-di-prigionia-della-prima-guerra-mondiale

BIBLIOGRAFIA:

C. Pavan, I prigionieri italiani dopo Caporetto, Treviso, 2001
G. Procacci, Soldati e prigionieri italiani nella Grande guerra, Torino, 2016