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  SAN GIUSTINO È UN SERVIZIO RURALE TOSCANO,
NON UMBRO!
Roberto Monticini

PERCORSO: Schede aretine > Uffici postali, bolli e corrispondenze della provincia di Arezzo > questa pagina

San Giustino è un comune italiano di 10.978 abitanti della provincia di Perugia in Umbria.

Situato nell'alta Valle del Tevere, il paese di San Giustino, insieme alla contigua città toscana di Sansepolcro, costituisce un unico agglomerato di circa 26.000 abitanti. Seppure oggi appartenenti a regioni e province diverse, esse sono, fin dall'antichità, legate da un doppio filo di continuità territoriale e demografica.
Oltre alla lingua italiana, vi si parla un dialetto di tipo alto-tiberino, riconducibile a quello di Città di Castello, ossia al tifernate, malgrado la maggiore vicinanza a Sansepolcro: ciò è dovuto a ragioni storiche, in quanto San Giustino ha fatto parte per secoli del comune di Città di Castello, costituendone una "testa di ponte" verso la Toscana, all'interno dello Stato Pontificio, mentre Sansepolcro era territorio del Granducato di Toscana, per via dell'assegnazione a quest'ultimo dopo la battaglia di Anghiari. La ragione di una tale marcata differenziazione è da ricondurre alle vicende storiche che hanno riguardato la Valtiberina: a seguito della Battaglia di Anghiari, presso Sansepolcro, venne tracciato il confine tuttora esistente tra Toscana ed Umbria, per cui ciò ha influito sulle successive vicende linguistiche (1).

Secondo il censimento del 1871 il Comune di San Giustino contava 4970 abitanti (2), era pertanto un centro piuttosto grosso che già da allora costituiva un prolungamento della città di San Sepolcro.



(dal Web)

Argomentando finemente e discutendo con esposizione particolareggiata sulla collocazione territoriale dell’agglomerato urbano di San Giustino, non dobbiamo cadere nell’errore di scambiare San Giustino localizzato in provincia di Perugia, con San Giustino Valdarno che invece è localizzato in provincia di Arezzo: il primo si trova in Valtiberina, il secondo nel Valdarno Superiore.

Con Decreto del 15 dicembre 1860 di Eugenio, Principe di Savoia-Carignano, Luogotenente Generale di S. M. nei Regii Stati:

L’Amministrazione provinciale delle Poste si compone dei seguenti Uffizi: Direzioni di Compartimento; ...
Torino – Milano – Firenze – Bologna – Genova – Cagliari, sono Direzioni di Compartimento
(3)

In ragione delle disposizioni statuite dal decreto l’apertura del Servizio Rurale di San Giustino veniva giustamente indicata nel Bullettino n. 3 del 1868 nel Compartimento di Firenze:




La riforma del 1869 aveva successivamente abolito le DIREZIONI COMPARTIMENTALI e assegnato nuovi poteri alle singole DIREZIONI PROVINCIALI a partire dal 1870, così che Perugia era costituita come Direzione Provinciale diventando autonoma da Firenze.

Nel Bullettino N. 2 del 1878 apprendiamo che il Servizio Rurale di San Giustino, viene elevato a Ufficio Postale di 2ª classe a far data dal 1° aprile 1878:



(Bullettino N° 2 – 1878)

I Bullettini riservano scarse, per non dire nulle, notizie sui Servizi Rurali, per cui non siamo in grado di rilevare ufficialmente a quale Ufficio Postale era stato aggregato San Giustino.

Potrebbero esserci d’aiuto due pubblicazioni: quella di Giuseppe Gaggero (4) che indica in Sansepolcro, l’ufficio postale aggregante:

e quella di G. Gaggero – R. Mondolfo (5) che indica in Città di Castello l’ufficio postale al quale San Giustino era stato aggregato.


Le due indicazioni son tra loro in contradizione e pertanto resta il dubbio: San Sepolcro (Arezzo) o Città di Castello (Perugia)?

Appare ovvio che, essendo il servizio rurale istituito quando Firenze era Compartimento e pertanto Toscana e Umbria si trovavano unite sotto la medesima direzione, l’aggregazione sia stata scelta non su concetto regionale, ma in base alla maggior vicinanza dell’ufficio postale e certamente San Sepolcro risultava essere molto più vicino di Città di Castello, oltre al fatto che il costo di un Servizio Rurale comportava minore onere rispetto alla istituzione di un Ufficio postale.
Tanta era la contiguità che non necessitava aprire un nuovo ufficio postale o una collettoria: un pedone rurale, avrebbe garantito il servizio.

Le corrispondenze rinvenute (poche in verità) confermano questa nostra convinzione:

Corsivo di S. Giustino annullatore insieme al bollo a punti di S. Sepolcro del 24.04.1870
(proposto da Fabio Petrini)



Cartolina postale con risposta pagata. Da S. Giustino ad Orte del 18-6-1874.
Corsivo di S. Giustino e bollo dell’Ufficio Postale di S. Sepolcro. Da notare come
il Sindaco di S. Giustino, scriva tra parentesi, sotto il nome del suo Comune: S. Sepolcro.
(Collezione R. Monticini)

Lettera da S. Giustino a Citerna (data inintelligibile), ma databile tra il gennaio 1877 (introduzione bollo a sbarre) e 1/4/1878 (data nella quale S. Giustino è elevato a UP di 2ª classe – numerale 3183), il francobollo da c. 10 azzurro è stato emesso l’1/1/1877 (tariffa Sindaci).
Corsivo di S. Giustino e bollo a sbarre di S. Sepolcro al quale ufficio il Servizio Rurale era aggregato.
(Collezione ex Piero Pantani).

Alla luce di quanto sopra rinvenuto ed esplicitato, ritengo di poter affermare, con ragionevole certezza, che il Servizio Rurale di San Giustino era un servizio postale che faceva riferimento alla Toscana e non all’Umbria.

NOTE

1) - https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giustino_(Italia)
2) - Dizionario dei Comuni del Regno d'Italia con la popolazione secondo il censimento del 1871, 3ª ediz., Roma, 1874
3) - Franco Filanci, Enrico Angellieri, POSTE ITALIANE 1861-62 GLI ANNI DELL’ESORDIO, Vastophil ‘92
4) - Giuseppe Gaggero, LE COLLETTORIE POSTALI DEL REGNO D'ITALIA, Il Mondo Filatelico, Torino, 1970
5) - G. Gaggero – R. Mondolfo, LE COLLETTORIE POSTALI DEL REGNO D'ITALIA, Spoleto, 1987

 

Si ringraziano Carlo Grossheim e Fabio Petrini peril loro contributo all'articolo.