VEDI ANCHE:

Bizzarrìe dello Stivale

Bizzarrie del Regno di Napoli

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia
La lunga vita del bollo borbonico di Molfetta...
Lorenzo Oliveri


Il 1° gennaio 1858, data di emissione dei primi francobolli del Regno di Napoli, l'ufficio postale di Molfetta, come tutti gli uffici postali del Regno, iniziò a bollare i valori in corso col timbro "anonimo" ANNULLATO in cartella, apponendo sulla busta il bollo ovale di origine prefilatelica per indicare la località di partenza della missiva. L'impronta è conosciuta impressa sia in inchiostro nero che rosso.

Nel corso 1859 il bollo nominativo corsivo venne sostituito da un timbro circolare con l'indicazione del giorno, mese ed anno, anche questo impresso nei colori rosso e nero.

Secondo quanto apparso recentemente nelle vendite on-line sembra che nel mese di dicembre l'ufficio postale di Molfetta utilizzasse inoltre un altro bollo, assai più nitido e con caratteri più "formosi", che probabilmente serviva a bollare la copiosissima corrispondenza natalizia in partenza. Occorre ricordare che per Santa Lucia a Molfetta la tradizione vuole che si gusti un dolce molto particolare: "gli occhi di Santa Lucia".


È molto probabile, dunque, che i Molfettesi nel mese di dicembre spedissero a parenti ed amici lontani pacchi di queste prelibatezze e per questo motivo troviamo il timbro usato, soprattutto su alti valori, ma non mancano due rarità anche su bassi valori: un bellissimo 5 centesimi e 1 grano entrambi con effigie capovolta. Il pezzo più interessante, però, addirittura più raro dei già "favolosi" quattro francobolli da 3 LIRE, è rappresentato dal frammento con il 2 LIRE del Regno di Re Umberto, che testimonia una longevità dell'annullo finora sconosciuta.


Lorenzo Oliveri
10-12-2020