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Prime date d'uso... un po' stiracchiate! (3) | ||||||||||
Lorenzo Oliveri | ||||||||||
Ed eccoci alla famosa IV emissione, da alcuni definita "l'emissione del mistero". Su questa emissione sono stati scritti fiumi d'inchiostro, anche sulle prime date di apparizione, tirando in ballo anche la Guerra di Crimea. La distribuzione di questi francobolli nel 1855 avviene col "contagocce", tanto che i cataloghi specializzati quotano i francobolli in base alla data riportata, con valutazioni decrescenti man mano che ci si avvicina alla fine dell'anno. Alcuni "sacri testi" parlano di un 20 centesimi annullato nel giugno 1855 o addirittura nel maggio: ma poiché io sono sempre stato ligio al principio del "visto e controllato" e "una rondine non fa primavera", rimango dell'idea che la serie sia apparsa effettivamente nel luglio e mi ricrederò soltanto quando vedrò un francobollo su lettera completa con date incontrovertibili (i datari nei timbri erano a caratteri mobili e non sarebbe il primo caso in cui un impiegato inserisce un 5 -GIU 55- al posto di un 6 -GIU 56-). In effetti un decreto di emissione per questi francobolli esiste, ma è a posteriori, del 29 novembre 1857, quando si decise di aggiungere a partire dal 1858 due valori complementari (10 c e 80 c.): in tale documento si citavano anche i tre precedenti, già in corso da anni. Un nuovo decreto si rese poi necessario quando il primo gennaio 1861 furono emessi i valori da 1c., 2 c. e 3 lire. Quindi, negli esempi che riprodurrò, mi riferirò soprattutto ai nuovi valori, che non dovrebbero recare data antecedenti al 1° gennaio 1858 o al 1° gennaio 1861, MA... 5 centesimi 10 centesimi 20 centesimi 40 centesimi 80 centesimi 3 lire Lorenzo Oliveri |