Cenni sulla stampa delle cartoline illustrate

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LITOGRAFIA

Marino Bignami

La stampa a colori di fine Ottocento era realizzata con la tecnica della litografia, lito cioè della pietra; si usava infatti una pietra calcarea a grana fine, che era spianata accuratamente e resa idrofila con acidi per acquisire la proprietà di respingere i grassi. Sulla superficie si disegnava con una matita grassa resinosa che tratteneva l’inchiostro colorato che poteva anche essere nero se il disegno era totalmente in litografia.

Per ottenere le sfumature di colore nei disegni si facevano vari passaggi con colori diversi, e per ogni colore bisognava fare una matrice di pietra diversa per il passaggio a stampa sullo stesso foglio. Come si può intuire la tecnica litografica si presta molto bene alla realizzazione di opere di diverso livello, a volte disegnate direttamente in nero e completate con pochi colori e tratti e ombre fatte a mano ed altre invece molto complesse con sfumature ottenute con molti puntini per ottenere sfumature di colore diverso.


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