Legnago (Vr). Piccolo, fragile tanto da essere sfiorato come ali di farfalla, il francobollo, che come ricorda Roland Barthes, rappresenta “tutta l’attività quotidiana degli uomini, come essi la praticano da un capo all’altro della terra”. In questo grande affresco un posto importante è occupato dalla rappresentazione di messaggi legati alla fede. Ed è proprio questo l’aspetto che domenica 2 ottobre, a Legnago, viene esaltato attraverso il Premio internazionale d’arte filatelica “San Gabriele”. Un riconoscimento da 34 anni viene attribuito alle migliori produzioni mondiali dentellate a tema religioso.
Anche quest’anno – la cerimonia è fissata per le ore 11 al Museo Fioroni -, non mancherà la sottolineatura postale attraverso un apposito annullo postale. Il cui disegno, nello spirito dell’Anno Santo della Misericordia, viene dalla Casa di reclusione di Opera, nel milanese quindi. Carcere di massima sicurezza, con una popolazione di 1.300 reclusi circa e una nuova ala in costruzione capace di ospitarne altri 400, quello di Opera è ormai ben conosciuto anche per alcune sue performance postali e filateliche. Su tutte svetta il francobollo uscito lo scorso anno nell’ambito della Giornata della filatelia e chiamato espressamente a far conoscere il Progetto filatelia nelle carceri voluto da Poste Italiane e che ha ottenuto il sostegno dei ministeri della Giustizia e dello Sviluppo economico, oltre ad altri organismi, compreso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e di organizzazioni proprio del collezionismo filatelico come la Federazione fra le società filateliche italiane e l’Unione stampa filatelica italiana. Scopo del progetto: ”fornire strumenti dedicati ad ampliare le conoscenze di un’ottica di rieducazione e reinserimento nella società”.
A disegnare l’originale “Annunciazione” è stato Matteo Nicolò Boe, l’autore del francobollo, che qualche giorno fa nella Casa di reclusione ha illustrato al cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, e alla Presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, la collezione “Vangelo filatelico”. Tre gli elementi costitutivi dell’immagine: in alto a destra la luce dello Spirito del Padre, al centro una grande, enorme, dettagliatissima ala (l’Arcangelo Gabriele) e in basso a sinistra un candido giglio che rappresenta la purezza della giovane vergine di Nazareth che all’annuncio della prossima maternità rispose semplicemente:”Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che lui ha detto.
A scegliere i più meritevoli francobolli sacri, fra quelli emessi lo scorso anno, ha provveduto un collegio giudicante, del quale fanno parte il cardinal Christoph Schönborn e l’arcivescovo emerito di Trento Luigi Bressan. Oltre al contenuto del messaggio affidato al francobollo, la giuria ha tenuto in conto anche il taglio grafico ed artistico delle singole illustrazioni.
In palio, come da tradizione, la targhetta con l’Annunciazione plasmata da Enrico Manfrini, lo scultore di fiducia di Paolo VI.