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47° Premio Internazionale Asiago d'Arte Filatelica

PREMIATA L’ARTE FILATELICA

Oscar mondiale alla Francia, premi turistici a Liechtenstein e Finlandia, riconoscimenti Accademici a Ungheria e Gran Bretagna

Comunicato a cura di Danilo Bogoni

 

Con il trittico inneggiante alla Liberté, Egalité e Fraternité rivisitato da tre pittori in erba la Francia conquista il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica numero 47.

Frutto di un concorso voluto dall’allora presidente François Hollande nell’ambito della mobilitazione nazionale dell’11 gennaio 2016 e che aveva per filo conduttore: “I giovani illustrano i valori della Repubblica”, l’iniziativa ha raccolto oltre 10.000 elaborati tra i quali sono state prescelte le fresche e coloratissime immagini del trinomio che esprime gli ideali di rinnovamento politico e sociale della Rivoluzione francese, nell’ordine firmati da David Matos da Cunha, Florine Grimai e Stella Delville.
Sotto gli occhi sfilano così tre dentelli, ognuno dei quali presenta valore da 70 centesimi (il costo di spedizione di una normale lettera), con un uccellino che sta per lasciare la piccola gabbia nella quale qualcuno per egoistico piacer proprio lo aveva rinchiuso: Liberté; quattordici volti di ragazzi, ognuno diverso dall’altro per colore e formato, tutti comunque sorridenti: Egalité, e quattordici mani, sette da un lato e altrettante dall’altro lato, anch’esse proposte in colorazioni differenti, così da sottolineare che non esistono differenze di alcun genere, tese verso la scritta Fraternité, sviluppata in verticale.

Dal 1700 a oggi – scrivono nel loro rapporto i giurati (Franco Filanci, Gian Antonio Stella Luciano Varaschini, Maurizio Stella e Gaetano Thiene) – il motto nazionale francese è stato interpretato nelle forme più diverse, ma forse in modo così immediato, comprensibile e genuino come hanno saputo fare gli allievi di collegi francesi”.

Come Gian Antonio Stella dalle colonne del “Corriere della Sera”, ha recentemente ricordato, lo scrittore Mario Rigoni, storico e apprezzato giurato dell’Asiago dentellato, pur affermando che non intendeva “essere messaggero, né profeta”, aggiungeva subito dopo “che la nostra maniera di vivere è sbagliata, il mondo che stiamo vivendo è fatto per consumare e il consumo consuma anche la natura. Consumando la natura – questa la sua conclusione – consumiamo l’uomo: consumiamo l’umanità”. Al rispetto della natura, che il Premio internazionale Asiago d’arte filatelica ha sposato con convinzione fin dal 1973 (lo vinse la Svizzera con uno splendido 40 centesimi emesso nel 1971 di concerto con l’Ufficio federale per la protezione dell’ambiente), quando il tema non era dei più seguiti, si richiama il francobollo da 1,50 franchi del principato del Liechtenstein, inserito nel giro Sepac (l’organizzazione che riunisce 14 piccole amministrazioni postali europee), sul quale è proposto il disegno di Hans Peter Gassndeder suddiviso in quattro aree colorate in modo da rappresentare l’inverno, la primavera l’estate e l’inverno.

I tempi della natura hanno da sempre scandito anche le espressioni dell’arte, dalle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi all’ultimo libro di Mario Rigoni Stern, “Stagioni”. Ora anche l’arte digitale – così scrive la giuria nell’attribuire al Liechtenstein l’Asiago naturalistico – le celebra utilizzando i più semplici e naturali degli elementi: dei punti e i colori dell’iride, con un effetto inedito quanto suggestivo”.

Nel corso del 2016 la migliore promozione turistica affidata ai dentelli postali, è stata individuata nell’emissione della Finlandia legata alla centenaria Jokamiehenoikeudet, la legge finnica “che garantisce a tutti di usare e godere la natura indipendentemente da chi possiede o gestisce quel terreno: raccogliere frutti di bosco, fiori e funghi, andare in bicicletta o in barca, sciare, pescare, fare campeggio”.

Temi che la serie di Jussi Kaakinen, al suo debutto in francobollo esalta in “modo semplice e diretto, senza inutili parole” con giovani e anziani che godono di essere la natura e sanno come comportarsi. Articolata in sei tagli di prima classe riuniti in libretto, con immagini che spaziano da una mano che coglie fiori alla pesca, dalla raccolta di frutti del bosco alla gita in barca a remi, dal campeggio allo sciare. “Sono stato affascinato” – assicura l’autore delle illustrazioni che proseguono oltre il riquadro del dentello – “dalla semplificazione richiesta dalle ridotte dimensioni ridotte dell’immagine, ma anche del fatto che anche uno spazio così piccolo è sufficiente a rappresentare vasti paesaggi”.

A completamento del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, i due tradizionali premi accademici. A cominciare da quello dell’Accademia Olimpica di Vicenza, guidata da Gaetano Thiene che in questa sua veste è anche presidente dell’Asiago filatelico, destinato al francobollo che presenta il massimo contenuto culturale. Individuato nel taglio da 225 fiorini di Ungheria sul quale András Szunyoghy jr ha rappresentato il volto del conte István Széchenyi (1791-1880), straordinario scrittore e statista, collocato sopra l’isola di Santa Margherita del Danubio a Budapest.

Tra i fondatori dell’Accademia ungherese, ministro delle Opere pubbliche e dei trasporti, considerato “il più grande ungherese”, il suo nome è associato a fondamentali riforme nell’ambito dell’economia, dei trasporti, della politica estera e dello sport.

A sei gradevolissimi animali di Gran Bretagna, che potrebbero aggrapparsi alla parte superiore, o a quella laterale di una lettera, è andato il premio dell’Accademia italiana di filatelia di storia postale che ha per presidente Franco Filanci.

Partendo da una divertente combinazione fra ‘animal’ e ‘mail’, animali e posta” le immagini di Andrew Ross, il grafico che ha firmato la serie “non solo invogliano anche i più giovani a comunicare per posta ma abbinano con intelligenza ed eleganza l’estrema stilizzazione giocosa degli animali con i più seri degli elementi ufficiali: l’effige reale e i valori nominali: due di prima classe, altrettanti da £ 1,05 e 1.33”.