Milano (24 maggio 2018) - Una vicenda, quella di Gabriele D’Annunzio e dei suoi arditi a Fiume, che caratterizzò le cronache del primo dopoguerra, conseguenza diretta dal conflitto, per l’Italia avviato il 24 maggio 1915.
Vicenda che fu contrassegnata anche da francobolli: prima gli ungheresi adattati tramite sovrastampa, poi le produzioni specifiche, su alcune delle quali intervenne dal punto di vista grafico il pittore e xilografo Adolfo De Carolis. Con un risultato che il critico d’arte Federico Zeri descrisse “di ben altra forza e di livello qualitativo infinitamente superiore” rispetto alle coeve emissioni italiane.
Il capitolo postale si aprì il 2 dicembre 1918 riprendendo un 20 filler di Budapest, raffigurante una scena di mietitura, sulla quale venne apposto il testo “Fiume”. Aprendosi a risvolti storici, politici e collezionistici articolati.
A cento anni da quell’emissione, la Fondazione “Il Vittoriale degli italiani” di Gardone Riviera (Brescia), il “buen retiro” del poeta-soldato, ospiterà la mostra “Fiume 1918-1924. Storia, posta, francobolli - La filatelia fiumana fra mito, storia ed economia”. L’inaugurazione è prevista per il 2 dicembre, ma l’allestimento potrà essere visitato fino al 30 aprile 2019.
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Il percorso sarà sulla falsariga di quanto fatto, ad esempio, alla Camera dei deputati ed al Quirinale: un itinerario unico che nel caso specifico racconterà la storia di Fiume indipendente e del suo servizio postale, attingendo al materiale messo a disposizione da filatelisti, musei, istituzioni.
Questo lo sviluppo:
- Fiume ungherese nell’ambito dell’Impero Austro-Ungarico
- Fiume Stato autonomo dal 1918 al 1924
- Fiume italiana dal 1924 al 1945
- Fiume sotto l’occupazione jugoslava del 1945-1947, annessa alla Jugoslavia, croata
Il comitato organizzatore è presieduto da Carlo Giovanardi; vi partecipano inoltre Fabio Bonacina, Bruno Crevato-Selvaggi, Oliviero Emoroso, Piero Macrelli.
servizio stampa e comunicazione: Fabio Bonacina, mail fabio.bonacina@libero.it