Gent.mo dr. Monticini,
nel mettere in ordine parte del materiale acquistato alcuni anni or sono ho notato una certa differenza di colore
tra due cartoline postali della stessa emissione.
Mi sono incuriosito ed ho approfondito lo studio di questo materiale per meglio capire se si tratti di una semplice
impressione o meno.
Si tratta in particolare della cartolina postale emessa il 20 ottobre 1976 per propagandare la “Manifestazione
Filatelica Internazionale Italia ’76” con a destra l’impronta del francobollo inteso a commemorare il “XXV anniversario
dell’Amministrazione Postale delle Nazioni Unite” con valore facciale da £ 100 ed a sinistra il logo di “Italia 76”.
Cartolina Postale “Italia 76” - nuova
La cartolina postale in questione è stata spedita da Orvieto in data 1 giugno 1978 e pervenuta a Terni il giorno
successivo. È stata integrata con un francobollo da £ 20 della serie Siracusana per ottenere la tariffa corretta dell’epoca
prevista in £ 120. Questo francobollo è stato applicato con una certa accuratezza in modo da coprire integralmente il
logo di “Italia 76”; non so se sia stato applicato con precisione certosina dal mittente o se tale integrazione sia stata
operata direttamente dall’ufficio postale locale prima di metterla in vendita; se così fosse dovrebbero essercene altre
con le medesime caratteristiche.
Cartolina Postale “Italia 76” – usata con colore diverso
A prima vista la cartolina postale dava l’impressione di essere uguale alle altre; poi, soffermandomi
maggiormente per leggere meglio la data dell’annullo, ho notato che il tralcio di rami di alloro era di un colore
differente, tendente al blu invece che al verde.
Incuriosito dalla scoperta, volevo subito accertarmi se si trattasse di una varietà o solo di un colore sbiadito a
causa di una ipotetica lunga esposizione alla luce o al sole; considerando che il logo di “Italia 76” posto a sinistra era
anche stampato in colore verde ho pensato che per fugare ogni dubbio sarebbe stato necessario staccare
delicatamente il francobollo per controllare se anche il logo avesse la stessa variazione di colore o meno, atteso che,
essendo il logo coperto dal francobollo, il colore originario non avrebbe dovuto subire alcuna trasformazione.
Ritenendo però che tale operazione alquanto delicata avrebbe potuto compromettere il supporto, non mi sono sentito
di affrontare il rischio di danneggiare il tutto. Se sarà poi necessaria è bene che questa operazione venga effettuata da
uno più esperto di me.
Per tale motivo ho provato in vari modi ad effettuare foto in controluce e scansioni allo scanner della zona
nascosta dal francobollo ma inutilmente, senza alcun risultato utile a chiarirmi il dubbio.
Con gli strumenti digitali a disposizione ho potuto però fare al computer delle riprese allo scanner di discrete
risoluzioni e dei buoni ingrandimenti per meglio analizzare nei particolari l’impronta in oggetto, facendo alcune
operazioni di raffronto con una stessa cartolina nuova.
Da un accurato esame del materiale, raffrontando le due impronte, a mio avviso sembrerebbe che il tralcio di
alloro che in basso abbraccia le lettere UN delle Nazioni Unite sia stato stampato in colore blu invece che in verde.
Raffronto della zona delimitata dal fondino fluorescente
Raffronto della zona delimitata dal testo
Raffronto della zona delimitata dal fondino fluorescente
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Raffronto della zona delimitata dal testo |
Ho eseguito anche alcune sovrapposizioni delle due impronte per meglio capire se un cattivo allineamento dei
colori potesse aver determinato tale effetto. In realtà una perfetta sovrapposizione non c’era; allineavo una parte e
non combaciava un’altra. Quindi un qualche fuori registro esisteva, ma in tutti i casi tale differenza di colore non poteva
essere addebitabile a questi modesti disallineamenti.
Ho esaminato altre cartoline postali dello stesso tipo in mio possesso per vedere se ve ne fossero altre con
questa particolarità, ma inutilmente. Ho consultato quindi il catalogo degli Interi Postali Filigrano dell’anno 2008-2009
edito dalla Sintoni (CP numero C176) nonché il Catalogo Enciclopedico Italiano 2008/2009 Repubblica Italiana, ma non
ho trovato alcuna descrizione di questa eventuale ipotetica varietà. Ho controllato anche Il Nuovo Pertile, Manuale
Catalogo Specializzato degli Interi Postali del 1996 edito da Laser Invest (CP numero 177) ma non riporta questa varietà.
Descrive la varietà “senza stampa del fondino fluorescente” ma non è questo il nostro caso perché c’è, seppure appena
visibile. Non dispongo di altri cataloghi più aggiornati e quindi non sono a conoscenza se qualcuno abbia o meno
segnalato questa particolarità.
Ho approfondito maggiormente la problematica per cercare di capire che cosa abbia potuto causare questa
differenza di colore. Per quello che ho capito, stampando col sistema RGB in tricromia il verde è un colore primario
che in questo caso dovrebbe mancare completamente; se invece si stampa col metodo CMYK in quadricromia il verde
si ottiene con la fusione dei colori primari ciano e giallo. In tal caso dovrebbe quindi trattarsi della mancanza del colore
giallo.
Sui cataloghi viene riportato che la cartolina postale è stata stampata in policromia. Non so se sul bollettino
illustrativo dell’emissione vi sia riportato qualche maggiore dettaglio sul metodo di stampa adoperato.
Per quello che riesco a desumere dalle prove fatte sovrapponendo l’immagine della cartolina postale nuova con
quell’altra usata, anche con maggiore contrasto per meglio evidenziare particolari più significativi, sembrerebbe che
manchi appunto in quadricromia il colore giallo, per cui resta visibile solo il colore ciano. Mi pare infatti di vedere
sull’esemplare “normale” nella parte alta a sinistra della U di UN un colore rosso giallognolo che si ottiene proprio con
l’aggiunta del giallo, mentre la stessa zona della U si presenta più rossastra probabilmente proprio perché manca il
giallo.
Non so se quanto da me esposto sia sufficiente per dare un parere sull’esistenza di una varietà o meno. Sarei
grato di ricevere un suo parere, sottoponendo il caso ad altri eventuali suoi collaboratori e consulenti.
Con gratitudine.
Ferdinando Morrone