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Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica

risponde Franco Moscadelli, Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa

Dentellature diverse per i francobolli di Regno

Buongiorno,
approfitto della Sua cortesia e disponibilità per farle una domanda la cui risposta appagherebbe la curiosità di un collezionista “dilettante”, quale il sottoscritto.
Per quale motivo per i francobolli del Regno furono utilizzate dentellature diverse, a volte anche per la stessa emissione (ad esempio San Francesco)?
C’erano ragioni di natura tecnica o cos’altro?
Cordiali saluti

p.s.
Complimenti per la rivista on line, il Postalista è una fonte inesauribile di informazioni per tutti i collezionisti!

Paolo Cecca

 

risponde il perito:

Franco MOSCADELLI


Egregio signor Cecca,
la dentellatura usata nel periodo del Regno per le prime emissioni è stata quasi sempre a pettine e/o lineare. Lineare quando il perforatore è di una sola riga di piccole fustelle, a pettine quando il perforatore ha la forma appunto di un pettine (riga orizzontale con tratti verticali della misura del francobollo che si vuole emettere…).
Queste piccole fustelle sono dei piccoli cilindri con la punta più affilata e sono delicati e soggetti ad usura e rotture improvvise. In questi casi si utilizzano perforatori di ricambio ma talune volte il pezzo di ricambio non è disponibile ed allora in attesa di esso la perforatura viene effettuata con quanto di disponibile.

Non solo la serie di San Francesco presenta valori della stessa emissione con dentellature diverse, ma anche altre come quella del Giubileo o di Emanuele Filiberto o del francobollo con l’effigie di Vittorio Emanuele III del 1929, lire 1,75 bruno, stampato in calcografia e dentellato 13¾ che venne distribuito solo a Bologna, Roma e parti della Sicilia che ha un bel valore venale data la sua rarità di reperimento.

Cordialissimi saluti sig. Paolo ed a presto

Franco Moscadelli
Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa

www.francomoscadelli.it


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