Gent.mo Dott. Moscadelli,
ho acquisito il foglio di S.Marino che vede in foto.
Lo stesso, in buona parte, presenta una vistosa mancanza dell'oro.
A Suo parere cosa ha provocato questa, se possiamo così chiamarla, “varietà”?
E non essendo catalogata come potrei definirla?
Ringraziando anticipatamente per quanto potrà dirmi,
le porgo i miei più cordiali saluti
René Gazzano
Risponde il perito:
Gentilissimo signor Renè,
ci risiamo con l’oro! Ho visto il suo bel foglio sanmarinese del Natale 1986 con vistose mancanze della patina d’oro. Anche nelle emissioni di San Marino come quelle della Repubblica e del Vaticano molti francobolli vengono stampati in rotocalco con l’oro in pasta, o con altro sistema. Normalmente l’oro viene stampato su un altro colore (azzurrino per questa emissione ndr.) perché così rimane in parte più lucido, brillante e leggermente più scuro, poiché è un colore “coprente”. Il problema è che nel tempo le particelle metalliche (ottone-rame ecc.) che si trovano nell’impasto dell’inchiostro tendono a decadere dal loro supporto “chimico” e scompaiono per ossidazione, lasciando un colore di fondo neutro o marroncino sbiadito. Non si tratta di una varietà ma di un difetto di stampa che si ritrova in molte emissioni. Per far sì che l’oro sia più durevole nel tempo, bisognerebbe che i francobolli venissero verniciati con un inchiostro protettivo trasparente e resistente U.V. (ai raggi Ultra Violetti ndr.) o meglio ancora plastificati. Queste seconde operazioni hanno un costo non indifferente e normalmente non vengono effettuate ma nel tempo ne vediamo le conseguenze, come si osserva nella foto sottostante.
Un cordialissimo saluto,
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Franco Moscadelli |