Buongiorno,
come avveniva la stampa fotolitrografica, eseguita per alcuni falsi per posta di Repubblica?
Grazie,
Marco
Risponde il perito:
Gentilissimo signor Marco,
le indico di seguito a grandi linee il metodo di stampa fotolitografico, detto più generalmente offset, che molte volte è stato usato per falsificare francobolli stampati anche in altri metodi, come lei dice. Comunque può leggere in questo sito negli "articoli di filatelia" il mio su "I principali metodi di stampa" corredato anche da foto illustrative.
La stampa offset (fotolito) è un processo di stampa a rulli del tipo indiretto, cioè l'immagine che si trova sulla matrice non viene trasferita dalla matrice (lastra) alla carta, ma attraverso un passaggio su di un rullo di caucciù e poi di seguito alla carta con pressione.
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La matrice normalmente è di alluminio anodizzato trattata da un lato con un piccolo spessore di emulsione sensibile alla luce, come se fosse un rullino fotografico. Per preparare la matrice viene fatta la pellicola del lavoro da stampare con le foto o disegni eseguiti al computer e riportati su di essa mediante esposizione in un "bromografo", questa macchina mette sottovuoto la pellicola per un perfetto contatto con la matrice e la espone alla luce per un periodo di tempo stabilito. Si può fare quanto sopra anche con le più nuove macchine CTP (computer to plate = dal computer alla lastra) che incidono la matrice con il laser anzichè con la luce e la pellicola. Le matrici vengono sviluppate nella macchina sviluppatrice con appositi liquidi alcalini. Dove la matrice ha preso luce l'emulsione se ne va via, dove invece non ha preso luce (parole disegni retini) l'emulsione rimane, ed è qui che si "attacca" poi l'inchiostro. La matrice così formata viene poi inserita nella macchina da stampa, che comprende un rullo inchiostratore ed un rullo bagnatore. La matrice di cui sopra ha la caratteristica di accettare la bagnatura (acqua od alcool) ma dove sono i disegni o le parole non l'accetta ed è lì che rimane l'inchiostro che viene riportato sul rullo di caucciù per poi trasferirlo sulla carta. Perchè il caucciù? Il caucciù respinge l'acqua ed accetta l'inchiostro (cioè disegni e parole... vedi la foto).
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Naturalmente questo sistema ha una ottima definizione ed una eccellente qualità, perciò utile per stampare quasi tutti i tipi di carta e cartoncino. Con la stampa in quadricromia (4 colori base: cyano, magenta, giallo e nero) si possono formare tutti i colori desiderati usando le varie retinature e percentuali che servono.
Molti francobolli di più alto valore della serie Italiana "la busta che vola" per esempio, stampati in calcografia a rilievo, sono stati falsificati stampandoli in offset, semplicemente fotografandoli e poi, per far apparire un certo "rilievo", sono stati ristampati sopra a registro in serigrafia con un passaggio di vernice trasparente ad alto spessore. Sono stati fatti certamente per frodare le poste (ed anche qualche collezionista più ingenuo...), allego foto con l'esempio descritto in luce radente.
Penso di essere stato esaustivo signor Marco, e penso che abbia appreso come funziona la stampa offset, anche se non mi sono dilungato troppo sulle parti più tecniche del sistema.
Un carissimo saluto,
Franco Moscadelli
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