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Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica | ||
risponde Franco Moscadelli, Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa |
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Uno "strano retino" sul c. 50 violetto Imperiale |
Illustre e cordialissimo Roberto, buongiorno.
Risponde il perito:
Carissimo signor D’Aponte ben risentito. Si riscontrano talvolta francobolli completamente retinati anche sulle parti esterne della vignetta e non sono rari per questa serie. Sono stati stampati milioni di pezzi di questi francobolli che pure hanno avuto una validità postale di anni ed usati anche per emissioni con ristampa. L’errore sta nella incisione della matrice di stampa che è stata troppo prolungata e non corretta dall’addetto all’operazione “chimica” sul rame del cilindro di stampa, favorendo l’insorgenza di piccole cellette incise anche nelle parti che dovevano restare bianche. La racla pulitrice che elimina l’eccesso di inchiostro sulla matrice prima della stampa non può certo togliere l’inchiostro depositato nelle cellette ormai incise. Un errore di stampa, paragonabile ad una varietà perché con stampa originale dell’epoca ma non conforme al francobollo tipo. Ormai sono stati abbandonati i sistemi di formatura che utilizzavano l’incisione chimica del rame, detta incisione convenzionale o autotipica con carta pigmentata. Il metodo utilizzato oggi è esclusivamente quello elettronico-meccanico tramite computer CPU o CTP che non sto qui ad illustrare, ma posso dire che la formatura elettronico-meccanica di oggi è comparabile come qualità ottenibile dal vecchio sistema ma offre però il grande vantaggio della ripetibilità dei risultati e della rapidità di incisione, tenendo presente che vengono incise circa 4000 cellette al secondo.
Signor Nino a presto sul Postalista!. Cordiali saluti, Franco Moscadelli |
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